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Partendo da un'approfondimento sul precedente articolo "LO SCONTRO TRA IL TAI CHI STILE YANG E LA BOXE DELLA TIGRE NERA" dove mi sono soffermato sul combattimento tra Yang Chengfu e Xiao Pinsan 萧聘三, proprio su quest'ultimo ho voluto effettuare degli approfondimenti partendo da quella che per ora è l'unica foto che sono riuscito a reperire in rete.
A questa foto però corrispondono due nomi diversi e due persone diverse, come similmente è successo per la foto che ritrae Liú Bǎichuān 刘百川 e che alcuni sostengono essere Liu Baojun 劉保軍 o Liu Pao-ch'ün.
In questo caso per quanto è stato pubblicato sul sito https://zhuanlan.zhihu.com/p/673748153 la persona nella foto corrisponderebbe a Xiao Pinsan 萧聘三 maestro di kung fu morto presumibilmente nel 1933, due anni dopo il combattimento avuto con Yang Chengfu 杨澄甫.
mentre
per il sito https://www.baike.com/wikiid/6106801369825056930 la fotografia corrisponde a 尹聘三 che è stato un agronomo cinese, nato nel 1894 a Huangzang, contea di Xiaoxian, provincia di Anhuimorto e morto nel 1966 a Xuzhou nella provincia dello Jiangsu.
Questo approfondimento porta alla luce quelle che sono alcune delle difficoltà quando si indaga su fatti, eventi e personaggi che riguardano nella fattispecie le arti marziali cinesi.
In alcuni ambienti marziali per vari motivi, vuoi la mancanza di fonti scritte, vuoi la presenza di fonti scritte ma contenenti notizie errate o incomplete diventa ancora più complesso risalire ad una ricostruzione storica attendibile.
Un esempio in merito alla ricerca storica sulle arti marziali lo riportiamo qui di seguito.
Lo scritto è una pubblicazione di Lao Tong (probabilmente uno pseudonimo utilizzato per le pubblicazioni online) che stando alla sua biografia è insegnante di arti marziali e laureato all'università di Hohai (河海大学), il quale ha scritto una serie di articoli in merito alla narrazione storica delle arti marziali.
"Recentemente, un praticante di Tai Chi di una certa scuola, ha letto un articolo scritto dall'autore (Lao Tong) intitolato "Uno studio su come sradicare le distorsioni nella ricerca sulla storia delle arti marziali""
Dopo la lettura il praticante di Tai Chi è scoppiato in una furia di insulti adducendo che i praticanti di arti marziali non devono portare le prove di nulla (presumo del contesto storico di ciò che praticano) e che volere queste prove sia solo un modo per divertire gli storici e chi fa ricerca.
Questo tipo di sfogo secondo l'autore dimostra la debolezza che sta alla base delle storie che si tramandano sui loro predecessori. Narrazioni tramandate per anni, non reggono all'analisi e alla riflessione basate sui documenti storici. Di conseguenza, questo tipo di "testimonianza storica" porta ad un degradazione del contesto culturale delle arti marziali fino al punto di distorcere la realtà. Tutto ciò, secondo Lao Tong viene chiamato "racconti orali".
Sempre l'autore prosegue "Così, si presenta un volto spregevole e disonesto, sostenendo:
"La storia delle arti marziali si basa principalmente sulle leggende, molte cose dell'antichità sono difficili da trovare nei documenti scritti, queste antiche leggende possono essere definite storia?"
I tuoi maestri ed i loro predecessori hanno vissuto in un'antichità priva di documentazione scritta?
Le leggende che state diffondendo possono essere considerate storia?
Se seguiamo questa logica, non c'è bisogno di verificare la storia delle arti marziali, quello che serve è solo la spudoratezza degli eredi, chiunque può inventare bugie sfacciate senza vergogna e trasmetterle attraverso generazioni come se fossero delle verità e farle diventare famose, così che la storia dei loro antenati risplenda."
Lao Tong afferma inoltre che la ricerca sulla storia delle arti marziali, soprattutto la storia delle arti marziali cinesi degli ultimi 200 anni, è problematica e il problema principale è la mancanza di eliminazione delle distorsioni. Tali distorsioni vanno a sostituirsi alla storia portando così a numerosi errori di comprensione delle arti marziali cinesi e al continuo deterioramento del mondo accademico della ricerca.
La soluzione proposta è la seguente: se non vogliamo che la storia delle arti marziali cinesi continui ad affogare in un diluvio di bugie, allora, per quanto straordinaria sia la storia delle arti marziali cinesi, deve rispettare uno dei principi fondamentali della ricerca storica, cioè lo sradicamento delle distorsioni ovvero eliminare o ridurre al minimo la possibilità di accreditare come vere storie inventate.
Ad esempio, per la storia delle arti marziali, i documenti storici dell'epoca, soprattutto quelle pubblici, hanno molto meno spazio per le distorsioni narrative rispetto a ciò che le persone affermano per sentito dire.
Di conseguenza, le registrazioni storiche dell'epoca sono molto più affidabili delle auto-proclamazioni delle persone che dicono di aver sentito qualcuno dire o raccontare questo o quello. Nella narrazione della storia delle arti marziali cinesi, molte distorsioni sono state inserite in quelle che sono chiamate "narrative storiche" o "storia orale" o "racconti orali".
Inoltre, riguardo alle leggende nelle arti marziali, considerate non affidabili, si possono prendere ad esempio alcune leggende in merito alla famiglia Yang (del Tai Chi Yang). Leggende molto ricche, molto popolari e che durano da molto tempo, ma alla fine è stato dimostrato dagli archivi che per lo più sono distorsioni dei fatti se non addirittura menzogne deliberate.
Yang Fugui 杨福魁 conosciuto anche con il nome (Zi) Luchan (扬露禅) (1799 – 1872), è stato un artista marziale cinese, fondatore del taijiquan stile Yang
Un esempio è ciò che si racconta e scrive sul cosiddetto "Yang l'invincibile" o Yang Lu-chan nel mondo marziale di Pechino, si nota che non c'è alcuna menzione di Yang Lu-chan durante i 50 anni successivi alla sua morte in nessun tipo di documento storico, è quindi privo di fondamento storico.
Nella biografia dei maestri di arti mariziali del Nord nei tempi moderni (1923, Yang Mingyi) sebbene sia menzionato Yang Lu-chan, non c'è alcuna menzione di Yang Lu-chan che gode del titolo di "Yang l'invincibile", e nemmeno le sue abilità nelle arti marziali non sono molto apprezzate. Pertanto, è un mito che Yang Luchan fosse conosciuto come "Yang Wudi" o Yang l'invincibile durante la sua vita.
L'autore prosegue poi spiegando che in realtà, la cosiddetta "leggenda di Yang l'invincibile" è stata inventata da alcuni praticanti della terza e quarta generazione del Tai Chi Chuan stile Yang da dopo la morte di Yang Luchan per circa 50 anni.
A causa della diffusione ampia del Tai Chi Chuan stile Yang e del grande numero di studiosi e letterati tra i suoi praticanti, alcuni abili nel creare e trasmettere storie hanno dato vita alla leggenda di "Yang l'invincibile" che è stata diffusa per quasi un secolo diventando il fondamento su cui alcune persone al giorno d'oggi basano la valutazione del Tai Chi Chuan stile Yang e delle capacità di Yang Luchan.
Questo è assurdo secondo Lao Tong poiché qualsiasi scuola che abbia molti praticanti può inventarsi un antenato marziale dalla grandi capacità e chiamarlo "invincibile" seguendo la logia usata per Yang Luchan.
Quindi, le leggende prive di fonti storiche dell'epoca non possono essere utilizzate come base per valutare una figura storica, in altre parole, i documenti storici dell'epoca sono una condizione necessaria per valutare le capacità di un maestro di arti marziali.
Arrivati a questo punto sorge un ulteriore domanda:
quali criteri si devono adottare per definire un documento come documento storico dell'epoca?
Secondo l'autore tali documenti devono soddisfare almeno una delle seguenti condizioni:
- In primo luogo, i documenti o le registrazioni lasciati dal "soggetto della ricerca" durante la sua vita o da altre persone (inclusi istituti) su di lui.
- In secondo luogo, informazioni pubblicate da persone contemporanee o persone che hanno avuto contatti con il "soggetto della ricerca" durante lo stesso periodo in cui egli era in vita.
- In terzo luogo, documenti non pubblicati che, attraverso un'analisi e esami rigorosi, possono essere determinati come lasciati da persone contemporanee o da persone che hanno avuto contatti con il "soggetto della ricerca".
Pertanto l'analisi e la discriminazione della veridicità di una leggenda su un maestro di arti marziali devono essere basate principalmente sui documenti storici dell'epoca.
Prendendo ancora una volta Yang Luchan come esempio, per oltre un secolo alcuni praticanti del Tai Chi Chuan di famiglia Yang hanno continuato a glorificarlo, inventando che Yang Luchan era l'insegnante di arti marziali del Principe Rui e successivamente del Principe Duan.
La storia però ci dice che il principe Rui, era già morto nel 1829, quindi come avrebbe potuto assumere Yang Luchan come istruttore di arti marziali intorno al 1850?
Questo dimostra ancora una volta quanto siano assurde e non affidabili le leggende diffuse su Yang Luchan. Tornando ai documenti storici dell'epoca, si scopre che molte delle leggende nel mondo delle arti marziali, in particolare del Tai Chi Chuan, sono solo fandonie.
Da qui possiamo concludere che va sempre effettuata una corretta interpretazione e verifica delle fonti e bisogna porsi in modo critico davanti ai racconti, alle leggende e alle storie legate al mondo delle arti marziali poiché molte scuole pur di vantare un lignaggio o una discendenza di maestri "invincibili" tendono a raccontare menzogne e a camuffare la realtà con storie molto fantasiose su imprese mai accadute o esagerare in iperboli che vanno a glorificare antenati e praticanti.
Fonti:
https://www.zhihu.com/question/471171728
https://zhuanlan.zhihu.com/p/609988870
https://sports.sohu.com/a/453447346_120754308
https://zhuanlan.zhihu.com/p/548294106
https://tianlongkungfuassociation.blogspot.com/2024/04/scontro-tra-il-tai-chi-stile-yang-e-la.html
http://taipinginstitute.com/2021/08/05/%E5%AD%97%E9%97%A8%E6%8B%B3%E7%A7%98%E4%BC%A0%E6%8B%B3%E8%B0%B1/
https://tianlongkungfuassociation.blogspot.com/2024/04/personaggi-del-wushu-cinese-2-liu-bai.html
https://www.baike.com/wikiid/6106801369825056930
https://www.baike.com/wikiid/6106801369825056930
*gli scritti rappresentano il punto di vista degli autori cui fanno riferimento le fonti tradotte
*ogni ulteriore e migliore traduzione delle fonti è ben accetta
* le fonti consultate potrebbero contenere delle esagerazioni o non essere del tutto fedeli alla realtà storica dei fatti, invitiamo per tanto il lettore ad un'analisi critica del testo e dove possibile anche a portare elementi che possono confutare quanto riportato nel testo.