2 settembre 2021

PERUGIA - RIPRENDONO I CORSI DI ARTI MARZIALI PRESSO LA SCUOLA TIANLONG


Riparte la stagione sportiva 2021/2022 della scuola Tianlong di Perugia

Corsi di Kung Fu, Tai Chi, Kickboxing Cinese (Sanda) e Difesa Personale

I corsi sono rivolti a bambini, ragazzi e adulti

Le lezioni si terranno in base alle attuali norme Anti-Covid

Per informazioni o prenotazione settimana di prova puoi chiamare il numero 348 42 13 849

NOTA IMPORTANTE

Riprendere e iniziare a fare arti marziali è importante per ritrovare il giusto equilibrio, per mantenere e sviluppare una migliore condizione fisica e di salute a tutte le età e grazie ad un programma di allenamento strutturato e ad una pratica costante ognuno potrà ricevere i benefici di un buon lavoro svolto in allenamento.

30 agosto 2021

PARCO MARZIALE - KUNG FU PER TUTTI

Si è svolto sabato 28 agosto 2021 l'evento Parco Marziale - Kung Fu per tutti, promosso dai Servizi Educativi Territoriali di Comunità, un progetto legato alla valorizzazione del territorio della città di Perugia con declinazioni su tematiche sociali e culturali.

fasi iniziali del laboratorio di scrittura dove i bambini si sono divertiti a disegnare e copiare gli ideogrammi del Meihuaquan

In questa occasione la scuola Tianlong ha partecipato con il Maetro Edoardo Antolini ed alcuni allievi proponendo una giornata di pratica del kung fu cinese a tutti i bambini presenti. Le attività svolte sono andate dai laboratori di scrittura cinese, alla pratica del Meihuaquan (lo stile di kung fu che si pratica presso la scuola Tianlon di Perugia), l'approccio a due delle armi caratteristiche delle arti marziali cinesi, la spada e la sciabola ed infine anche qualche scambio di colpi e approccio al combattimento.

I bambini presenti hanno partecipato con grande entusiasmo e cosa fondamentale si sono divertiti facendo esercizi e provando di persona quello che di solito vedono solo nei film o nelle animazioni.

collage di foto della giornata con alcuni dei ragazzi che hanno partecipato

Un pomeriggio all'insegna del kung fu, del divertimento e della scoperta di una disciplina che è adatta veramente a tutti e a tutte le età. Per maggiori informazioni sui nostri corsi vi rimandiamo alla pagina apposita che trovate sul menù del nostro sito www.tianlongkungfu.com

In fine ci tengo a ringraziare tutti gli allievi che sono stati presenti e gli organizzatori e promotori di questo evento, persone con cui è stato un piacere collaborare e con cui presto ci rivedremo per un altro bellissimo appuntamento...


17 agosto 2021

IL PRIMO ESAME NAZIONALE DI GOUSHU - NANJING 1928 (parte 4)

Una Cronologia del Guokao

La cronologia che segue è una traduzione dell’articolo di Guō Ruìxiáng (2012), che è il solo a fare una ricostruzione abbastanza puntuale degli avvenimenti, anche se in alcuni casi ci sono sbagli di nomi e informazioni molto diverse da quelle degli altri materiali che ho consultato.

Il Primo Giorno ricostruito da Guō Ruìxiáng (2012):

Il 15 ottobre 1928 si è tenuto solennemente il "Il Primo Esame di Arte Nazionale di tutto lo Stato dell'Istituto Centrale di Guoshu" presso lo Stadio Comunale alla periferia orientale di Nanchino. Alle 9.00 del mattino, un certo numero di funzionari governativi e tutti i personaggi del comitato direttivo dell'Istituto Centrale, i tre grandi consulenti dell'Istituto Centrale, i sindaci delle città ed i presidenti delle province interessati all'evento si sono seduti sul palco; tutti i trecento esaminandi erano in attesa nell'arena; gli spettatori raggiunsero quasi le diecimila persone. Nel pomeriggio alle 14 in punto la macchina degli esami partì con gli esami preliminari 预赛. 

Come ho riportato in altre parti di questa dissertazione citando Guō Ruìxiáng (2012), al mattino si tenne una cerimonia di apertura che comprese una dimostrazione di esercizi marziali. Guō Ruìxiáng spiega che dopo le 14 iniziarono le competizioni-esame della Categoria Arte del Pugilato, descrivendole come combattimenti, mentre come abbiamo visto molti autori asseriscono che gli Esami Preliminari avvennero tramite confronti di Tàolù. Questo lo scritto di Guō Ruìxiáng:

Prima di tutto si andò a fare una competizione di combattimento di due persone a mano nuda e chi risultava sconfitto era eliminato, dopo di ché di nuovo dal combattimento di due vincitori in accordo con le azioni messe in atto si determinava la sconfitta e l'eliminazione che causavano l'uscita dalla competizione.

Il Secondo Giorno:

Il secondo giorno continuarono gli esami di Arte del Pugilato, assieme agli esami preliminari di Sciabola-Spada, quelli di Shuāijiāo e di Mazza Corta 短棒 e Bastone Lungo 长棍. In questa giornata ogni competizione risultò mediocre, senza scene brillanti da vedere, ma lo stesso gli esami alternati con dimostrazioni di Guoshu attirarono nell'arena più di 6000 spettatori. Come risultato dell'esame-competizione, decine di persone furono eliminate e sono risultati vincitori Hán Huìqīng 韩会清 (di Cāngzhōu) assieme ad altri 45 nella categoria di Arte del Pugilato 拳术类, Mǎ Chéngzhì 马承智 ed altri 47 nella categoria Sciabola-Spada 刀剑类, Yáng Fǎwǔ 杨法武 ed altri 51 nella categoria di Lotta 摔跤类, Tóng Zhōngyì 佟忠义 ed altri 50 nella categoria di Mazza-Bastone 棍棒类.

Altri autori in questa giornata riportano un incidente che riguardò Sūn Lùtáng, ma affronteremo meglio questo “episodio” in un capitolo successivo.  

Il Terzo Giorno narrato da Guō Ruìxiáng (2012):

Il terzo giorno, siccome i rapporti dei media giornalistici e degli esperti nazionali trasmisero l'idea che si stava entrando nella fase finale, il numero di spettatori ed ospiti raggiunse più di 10.000 presenze, facendo sì che il luogo dell'esame divenisse caotico. A seguito di ciò, il governo inviò con urgenza più di 90 poliziotti militari e più di cento soldati della Guardia Nazionale per mantenere l'ordine e prevenire disordini. Secondo un resoconto di un inviato dell'autorevole quotidiano dell'epoca "Ta Kung Pao" 大公报27, pubblicato il 19 ottobre nella terza pagina: " Alla finale dell'esame nazionale di arti marziali del 17, gli spettatori avevano raggiunto il numero di 10.000 presenti,il luogo era molto affollato e l'ordine difficilmente poteva essere mantenuto". "Ci furono moltissimi visitatori in attesa della manifestazione. Si susseguirono Tán Yánkǎi 谭延凯, Dài Jìtáo 戴季陶, Lǐ Jìchēn 李济琛, Sūn Kē 孙科, Lǐ Lièjūn 李烈钧, Chǔ Mínyì 褚民谊, Hè Yàozǔ 贺耀祖, ecc.

Alle 8 del mattino, prima che ricominciasse l'esame Zhāng Zhījiāng, presidente del Comitato nazionale per gli esami e la valutazione, tenne un discorso, che in breve spiegava che l'esame di quel momento doveva principalmente incentrarsi sulla morale, in seconda istanza doveva enfatizzare simultaneamente lo stimolare il popolo di tutta la nazione ad allenarsi e trasmettere la gloria della nazione Cinese in un momento di competizione internazionale, oltre ad altre parole.

Nello stesso giorno, nell'arena non ci furono eventi estremamente coinvolgenti da toccare il cuore e l'anima. I risultati degli esami furono che Mǎ Chéngzhì 马承智 ed altre 26 persone nella categoria di Arte del Pugilato ottennero uno dopo l'altro il permesso di accedere ai gironi delle grandi finali, cioè all'arena nel gruppo per gli esami di comparazione marziale; Hán Huìqīng 韩会清 ed altri 31 nella categoria Sciabola-Spada ottennero l'accesso alla grande finale di competizione; Yáng Fǎwǔ 杨法武 ed altri 33 nella categoria di Lotta ottennero l'accesso alla grande finale; Mǎ Yùpǔ 马裕圃 ed altri 29 ottennero l'accesso alla grande finale nella categoria Bastone-Mazza. Inoltre, quasi un centinaio di persone hanno potuto vincere le semi-finali e una finale (il perdente fu eliminato direttamente). " Vale la pena ricordare che nella terza giornata della competizione nazionale del 17 ottobre, sebbene le manifestazioni delle "quattro specialità" (cioè arte del pugilato, sciabola-spada, lotta, bastone-mazza) non siano apparse degne di applausi da parte di addetti ai lavori e spettatori, esse sono state intervallate da dimostrazioni di Guoshu che in effetti eccitarono gli spettatori e raccolsero inaspettatamente l'applauso unanime della gente! Tra le dimostrazioni più emozionanti, dobbiamo annoverare quella di Mǎ Yánqí 马延琪 di Tianjin e quella di tre fratelli e sorelle della famiglia Lǐ 李 di una non meglio menzionata provincia settentrionale. Mǎ Yánqí non è corpulento o alto, ma ha una forza fisica incredibile. L'esercizio che Mǎ Yánqí dimostrò era "la forza solleva sette blocchi di pietra"力托七石墩. Sorpresi di vederlo con la schiena a terra. Sollevò i quattro arti usando entrambe le mani ed entrambe i piedi per tenere sollevati quattro blocchi di pietra che pesavano ognuno 60 kg; dopo ciò su ogni blocco è salito un uomo robusto; alla fine ognuno di questi uomini robusti sollevò con le mani un blocco di pietra di più di cinquanta kg. Un calcolo mostra che il peso totale sollevato da Mǎ Yánqí raggiunse oltre i 600 kg! Ciò poté essere descritto come "Forzuto dei Cinquecento Kg"! Secondo i colleghi di Mǎ Yánqí, quando egli aveva 30 anni poteva sollevare dai 14 ai 18 blocchi di pietra per un totale di 750 kg. Al tempo dell'esame Mǎ aveva circa cinquanta anni, la sua forza fisica non era più quella della giovinezza che era straordinaria. La dimostrazione di Pugilato Shàolín del nord 北少林拳 dei tre fratelli e sorelle della famiglia Lǐ suscitò ammirazione e grida di approvazione da parte degli esperti. Per prima, la sorella di 22 anni Lǐ Yīngxiá 李英侠 dimostrò i "Doppi Puntali Éméi di Ōuyángchūn" 欧阳春娥眉双刺. I suoi movimenti erano potenti, vigorosi e forti, veloci e difficilmente comprensibili, caricando le persone della sensazione immediata che riapparisse qualcosa tramandata dal passato della remota antichità; seguì l'apparizione nell'arena di Lǐ Yùlián李玉莲, sorella più piccola, di soli 12 anni, che dimostrò "Nézhā disturba il mare con i cerchi Qiánkūn" 哪吒闹海乾坤圈, nel momento che la vide danzare muovendo due cerchi, in successione balzò 蹿, saltò 跳, rimbalzò longitudinalmente 蹦纵, si tuffò in avanti 前扑 e indietro con la faccia in su 后仰, sempre in sequenza allungò il corpo flessibile in avanti 前探柔身 e ritorse e agitò il corpo 转体晃躯, la pratica di questa sequenza completa di tutti i suoi percorsi fu eccelsa, fu proprio come una immortale che vibra nelle onde azzurre, con eccezionale soavità, più bella di quanto uno possa sostenere; per ultimo apparve nell'arena Lǐ Xiǎohǔ 李小虎, il fratellino di 6 anni, che dimostrò "Piccola Lancia del Fiore di Pero"小梨花枪, un arma lunga inusuale, la sua piccola forza del suo aspetto fisico che si scontrava con la lunghezza eccessiva dell'asta della lancia in aggiunta ai suoi movimenti abili e tecnicamente corretti, non poterono non essere applauditi ed acclamati dagli spettatori. 

Come vedremo in seguito, tramite la narrazione di altri autori, il terzo giorno rimase famoso per un increscioso incidente in cui Mèng Tángchūn "morde la faccia dell'avversario e facendo gocciolare il sangue".

Questo l’andamento del Quarto Giorno (18 ottobre 1928) secondo Guō Ruìxiáng (2012):

Il quarto giorno alle 9 del mattino la competizione di esame si svolse come da programma. Féng Yùxiáng, Lǐ Jìchēn 李济琛, Sūn Kē, Lǐ Lièjūn, Shí Jìngtíng 石敬亭, Mǎ Fúxiáng, Zhāng Zhījiāng, Chǔ Mínyì e il direttore del consiglio di amministrazione dell'Istituto Centrale, consulenti e vicedirettori (direttori) delle varie divisioni erano presenti sul podio. A vedere le gare di questo giorno ci furono più di 15.000 spettatori, tra uomini, donne e bambini. Dopo che Zhāng Zhījiāng presiedette la cerimonia di inizio, il generale Féng Yùxiáng tenne un breve discorso agli esaminandi, la cui idea generale era: sebbene sia importante in questo momento nel Guokao far emergere il livello di competenza e competere per la vittoria, è più importante il senso di etica pubblica dei combattenti e la loro sensibilità al carattere morale, perchè ciò rappresenta lo standard morale che dovrebbe avere il popolo Cinese. Spero che tutti voi, collaboriate a realizzare ciò che vi è fortemente richiesto. Il direttore Zhāng Zhījiāng ha poi aggiunto anche queste parole: "le ammonizioni del generale Féng sono estremamente importanti, starò attento che voi compagni e compagne del Guokao dobbiate seguirle". Dopo ciò proseguirono le finali dell'esame nazionale, fino a mezzogiorno, ora in cui sono stati decisi 16 vincitori nella categoria di Arte di Pugilato 拳术类. 

Guō Ruìxiáng (2012) riporta che il quarto giorno (18 ottobre 1928) vinsero la Categoria Sciabola-Spada 18 persone:

Nel pomeriggio alle 14 si fece la prova di Sciabola-Spada in cui due persone si confrontavano in una sorta di duello, brandendo una Sciabola-Spada rivestita di legno (nota: le strisce di legno sono fatte per essere flessibili, inoltre possono essere utilizzate per fendere e infilzare più volte senza che si rompano facilmente) si confrontavano colpendosi e infilzando e usando i colpi andati a segno sull'avversario per accumulare punti per vincere. Come risultato emersero 18 vincitori.

Il quarto giorno si concluse così:

Circa alle 16, i talenti nazionali che vi presero parte si erano studiati e scambiati tra loro. Alle 17 un aggiornamento dell'incontro concordò che alle 9.00 dell'indomani si sarebbero continuate le finali di Arte del Pugilato e di Sciabola-Spada. Dopo tale aggiornamento Lǐ Jìchēn 李济琛 in rappresentanza del governo provinciale di Guangdong fece una donazione a questo Guokao di 1000 yuan. Oltre a ciò la Commissione degli Affari Cinesi Esteri del Guangdong contribuì con 5000 yuan.

Purtroppo Guō Ruìxiáng (2012) non è in grado di riferirci come si conclusero le competizioni di Sciabola-Bastone e di darci più particolari su come si siano svolte le gare di Mazza Corta – Bastone Lungo che aveva citato in precedenza.

Seguendo il racconto di Guō Ruìxiáng (2012) vi furono 16 vincitori della Categoria di Arte del Pugilato che già si erano qualificati il quarto giorno di gare (18 ottobre 1928) ma che continuarono la competizione e furono proclamati il Quinto Giorno (19 ottobre 1928). Al di là del numero dei vincitori, che non coincide con altre ricostruzioni, ciò sembrerebbe confermare che si decise di interrompere i confronti in questa categoria. Questo è ciò che scrive:

Alle 9 del mattino, i rappresentanti del governo nazionale Dài Jìtáo, Hé Yīngruǎn, Xuē Dǔbì e Lǐ Lièjūn hanno partecipato alla riunione. Sul palco d’onore erano seduti circa 40 membri del consiglio di amministrazione, consulenti, direttori e vicedirettori (direttori) e istruttori delle varie divisioni (uffici) dell'Istituto Centrale. Il numero di spettatori provenienti da varie località che sono venuti per assistere alla cerimonia di chiusura dell'Esame Nazionale e alle finali raggiunse quota 50.000. Si comincia con le finali di Arte del Pugilato e poiché tutti i concorrenti sono vincitori dei quarti e delle semifinali, sembra emozionante e feroce. I vincitori finali furono 16 persone28….A questo punto, il presidente esecutivo della riunione annunciò che la competizione sarebbe stata sospesa per mezz'ora.

Dopo ciò, si tennero le finali della Categoria di Lotta in cui i vincitori furono 3:

Poi si tenne la competizione di Shuāijiāo, in cui i vincitori delle precedenti gare si sono alternati per confrontarsi a turno l'uno con l'altro ed i vincitori finali furono 3: Mǎ Yùpǔ, Yáng Shìwén e Yáng Fǎwǔ. Circa alle 16 del pomeriggio l'esame nazionale si concluse. Zhāng Zhījiāng ha annunciato la cerimonia di chiusura.

Questa è la descrizione delle fasi in cui si è svolta la cerimonia di chiusura:

La cerimonia si svolse nel seguente ordine: 

Innanzitutto, tutti i candidati che hanno partecipato all'esame nazionale si disposero in gruppo sotto l'arena, tutti gli ospiti in tribuna si alzarono, quindi tutto il personale (compreso il pubblico) si alzò in piedi come segno di rispetto;

In un secondo momento, la banda (militare) suonò;

In un terzo momento, si inchinarono al ritratto del signor Sun Yat-sen;

In quarto luogo, il presidente esecutivo della riunione ha letto in testamento del Presidente (Sun Yat-sen);

In quinto luogo, Dài Chuánxián [cioè Dài Jìtáo], che rappresentava il governo centrale, ha pronunciato un discorso di chiusura….;

In sesto luogo, Hé Yīngqīn 何应钦, un rappresentante del governo nazionale, ha pronunciato un discorso di chiusura,…;

Alle 17 e 30, il Primo Esame Nazionale di Guoshu si è concluso.

Note:

27 - Nell’intestazione della rivista oltre il Wade-Gilles che abbiamo riportato, campeggia anche “L’Impartial”

28 - L’elenco che segue è quasi uguale a quello che abbiamo citato a proposito di un Comunicato Stampa del 20 ottobre 1928, solo non c’è il nome di Mǎ Yùpǔ, bensì quello di Mǎ Shānxī 马衫西

14 agosto 2021

IL PRIMO ESAME NAZIONALE DI GOUSHU - NANJING 1928 (parte 3)

In questa terza parte si conclude l'argomento dedicato a quelli che erano le disposizioni e i regolamenti riguardanti l'organizzazione di quello che è stato il primo "Esame Nazionale". Nelle prossime pubblicazioni invece verrà narrata una ricostruzione delle giornate ricostruite secondo i documenti raccolti dall'autore Enrico Storti ciò che si svolse durante le cinque giornate che videro impegnati in gare e competizioni alcuni tra i più importanti esponenti delle arti marziali cinesi dell'epoca. 

Parte 3

Pochissime sono le fonti sui nomi dei giudici. Un articolo sull’etnia Hui14 riporta: “L'incarico di Direttore degli Arbitri (评判长) fu assunto dal politico di lungo corso del Guomindang Lǐ Lièjūn 李烈钧. Come assistenti arbitri (副评判长) ci furono Yú Yòurèn 于右任, Cài Yuánpéi 蔡元培, Lǐ Jǐnglín 李景林, Mǎ Liáng 马良, ecc.”. Un trafiletto15 conferma che come capo arbitro ci fu Lǐ Lièjūn e suggerisce che furono invitati come altri giudici di gara Sūn Lùtáng 孙禄堂, Wáng Zǐpíng 王子平 e Zhū Mínyì 诸民谊.

Ma Mingda16 racconta che l'idea di Zhāng Zhījiāng e dei suoi esperti era quella di costituire una competizione strutturata in "una esibizione e tre gare" (一拼三比) che comprendeva una dimostrazione di sequenza (e acquisizione di punteggio) ed una serie di tre gare competitive di Combattimento Libero 散手, Armi Corte e Armi Lunghe. Per questo autore, le arti nazionali (guoshu 國術) propugnate da Zhāng Zhījiāng "non erano uno sport singolo, ma un sistema di sport con competizioni agonistiche a mani nude e con armi come nucleo centrale. Dalla classificazione tecnica ai principi di gestione, dalla struttura teorica alle regole di competizione, formava un sistema preliminare che si auto-conteneva. Anche se all'interno di questo sistema si potevano riscontrare alcuni difetti, e durante l'implementazione sono emersi alcuni problemi, dobbiamo riconoscere che, nelle condizioni dell'epoca, era una struttura che rappresentava al meglio gli sport cinesi e la loro principale espressione nel periodo repubblicano."

L'articolo "La Prima Conferenza Plenaria Cinese dei Circoli Marziali, i concorrenti usarono un po' di esercizi miracolosi"17 riferisce che "al fine di incentivare la partecipazione attiva dei Maestri Popolari, chi prese parte alla competizione fu spesato interamente sia per l'andata che per il ritorno dal governo locale".

tre immagini separate: Jiǎng Jièshí e Féng Yùxiáng tengono un discorso; arco di ingresso decorato della conferenza

Secondo l’Enciclopedia di Baidu il Primo Guokao avrebbe avuto luogo dal primo al sette di ottobre a Nanchino, ma Páng Yùsēn18 e Guō Ruìxiáng (2012) ne collocano l’inizio il 15 ottobre ed altri autori19 forniscono date differenti. In particolare Albert Kayter Tse (2019) racconta che “il primo esame nazionale di Guoshu iniziò il 6 ottobre 1928 e si tenne presso il Centro sportivo pubblico di Nanchino”. Egli riferisce anche che alla cerimonia di apertura Jiǎng Jièshí (蒋介石, Chiang Kai-shek), che allora era il Presidente della nazione, Féng Yùxiáng e Zhāng Zhījiāng tennero un discorso, rivolgendo parole di incoraggiamento ai candidati; per questo autore la competizione si sarebbe conclusa il 18 ottobre e circa 50.000 persone assisterono alla conclusione dell'esame.
La competizione più importante di questa prima sessione di Esame Nazionale fu il combattimento libero e gli accoppiamenti di chi saliva sul ring furono fatti tramite sorteggio. Sempre secondo l’Enciclopedia di Baidu, coloro che prendevano parte alla competizione dovevano indossare una protezione di maglia di ferro (铁丝罩) e non c'erano restrizioni di aree del corpo da colpire con qualsiasi tecnica20

Robert Louie invece riporta che le regole del torneo erano semplici.
1. Regola uno: non colpire o cavare gli occhi.
2. Regola due: non colpire o afferrare la gola.
3. Regola tre: nessun colpo all'inguine.

Il punteggio doveva essere assegnato in base a questi elementi:
1 punto ogni pugno sull'avversario andato a segno;
2 punti ogni calcio sull'avversario andato a segno;
4 punti se si mandava l'avversario al tappeto.

Chi realizzava 3 colpi (penso tra quelli indicati prima e perciò almeno tre punti) e due vittorie entrava a far parte dei primi due "Gruppi di Merito", uno composto da quindici "Eccellenti" (最优) e l'altro da trenta "prime classi"(优等).

Ai primi tre qualificati furono anche conferiti i titoli di Gentiluomo Nazionale (國士), di Gentiluomo Cavaliere (俠士) e di Gentiluomo Marziale (武士) ed attribuito un attestato scritto. Dalle fonti da me consultate, comprese molte biografie di partecipanti, sembrerebbe che questi titoli non siano poi stati assegnati. Páng Yùsēn (1996) afferma chiaramente che si decise di non proclamare i vincitori tra i quindici Eccellenti.

Tóng Xùdōng21 riporta che c'era un sistema di punteggi che si accumulavano nelle diverse specialità (Calci e Pugni, Lotta, Armi Lunghe, Armi Corte, ecc.) che avrebbero dovuto portare a determinare i crediti di ogni partecipante, quindi non solo il combattimento libero. Secondo questo autore presero parte a questo evento più di 600 persone ed all'Esame Formale (正试) 333 persone; gli Eccellenti" (最优) furono 15, le "prime classi"(优等) furono 37, e ci furono 87 "intermedi"(中等)22

Un articolo sul primo Guokao23 riferisce che nonostante il regolamento, dopo le seconde eliminatorie, rimasero 17 campioni invece di 15 ed i combattimenti furono interrotti. Ciò avvenne per tre ragioni:
indipendentemente dal risultato della competizione, i quindici personaggi selezionati avrebbero poi dovuto collaborare lavorando insieme nell’Istituto Centrale e quindi l’eccesso di agonismo sarebbe stato nocivo; in secondo luogo il tempo fissato per l’evento era finito e non c’erano abbastanza fondi per proseguire; in terza istanza, visto il carattere combattivo della competizione e la forza dei contendenti, si temette che l’agonismo eccessivo avrebbe portato a gravi infortuni e perfino a decessi.
Siccome il generale Féng Yùxiáng 冯玉祥 aveva preparato solo 15 trofei, Zhāng Zhījiāng chiese a Guō Chángshēng 郭长生e a Yáng Sōngshān 杨松山 di rinunciare a quel trofeo e alla classe di merito, ricevendo in cambio una spada Lóngquán 龙泉 ciascuno. La cosa strana è che i nomi di questi due personaggi non li ritroviamo tra le “prime classi” cioè il gruppo di merito immediatamente successivo agli “eccellenti”, ma bensì tra gli “intermedi”.

L'articolo 國術國考 (http://tc.wangchao.net.cn/baike/detail_2198055.html) spiega che la scarsità (e non l'assenza) di regole e di misure di sicurezza fece sì che in molti a causa dei colpi ebbero dei danni ai tendini e delle fratture delle ossa, oppure ferite sanguinanti al volto24. Robert Louie25 riferisce così di questa situazione: “Nella divisione di combattimento, le gare erano feroci...Con l'avvicinarsi della fine del torneo, i combattimenti diventarono ancora più violenti e sanguinosi”. Per Fàn Kèpíng, d'altro canto, nelle competizioni di Taolu (套路比赛) le regole non erano chiare, inequivocabili ed uniformi, tanto che i giudici furono spesso influenzati dalle fazioni in gara ed il loro giudizio reso poco attendibile.

Ma Mingda26, pur ammettendo “che molti difetti erano ancora presenti in questo sistema di competizioni di arti marziali - noto come 'esame di guoshu' (guoshu kaoshi 國術考試) - poiché mancava l'esperienza ed esistevano notevoli problemi riguardo alla regolamentazione, alle dotazioni di sicurezza, e nello standard di formazione”, afferma tuttavia di essere “propenso a pensare che si stesse dirigendo nella giusta direzione generale, poiché era ancorato all'antica tradizione di ‘ [ingaggiarsi] prima nella danza [praticata] individualmente e poi in un incontro competitivo' (xian zi wu, hou bi shi 先自舞,後比試) e ha tratto idee dall'esperienza di successo degli sport occidentali. Se fosse stato sostenuto da fondi adeguati e avesse avuto tempo sufficiente per svilupparsi ed evolversi, credo fermamente che il sistema guoshu sarebbe stato un successo.”

Note:

14 - 山东回族武术与近代国术国考擂台赛 (Le arti marziali dell'etnia Hui dello Shandong e le moderne competizioni sul ring degli esami nazionali di Guoshu), in http://www.duost.com/20081226/25860.html

15 - https://mall.cnki.net/Reference/ref_readerItem.aspx?bid=R201207056&recid=R2012070560000196

16 - Ma Mingda (2009):  he restructured the chaotic popular martial arts competitions into a framework of yi pin san bi (one performance and three matches), which included one set-performance (and point-scoring) and a series of three competitive matches in sanshou 散手 (barehanded combat), duanbing 短兵 (short weapon), and changbing 長兵 (long weapon)

17 - 民间高手  中国第一次「武林大会」,选手使出了咬脸神功, in http://isports.ifeng.com/66787084/news.shtml?&back 

18 - Páng Yùsēn 庞玉森 (1996), pp 45-46

19 - Di differente avviso Tóng Xùdōng (2012) che indica che "la prima sessione di esami nazionali di Guoshu dell'Istituto Centrale di Arte Nazionale si tenne dal 15 ottobre al 19 ottobre 1928 presso lo Stadio Comunale di Nanchino".

20 - Notizia riportata anche in Quánguó wǔlín gāoshǒu céng zài zhèlǐ quán lái jiǎo wǎng 85 suì "guóshùchǎng" yǒuwàng shǒucì xiūshàn 全国武林高手曾在这里拳来脚往 85岁 “国术场” 有望首次修缮, articolo in 现代快报 del 4 luglio 2016

21 - Tóng Xùdōng 童旭东, 民国时期孙氏门人与国术国考及全国擂台赛

22 - A seconda delle fonti i numeri differiscono, ad esempio Páng Yùsēn (1996) riporta 38 “prime classi” e 82 “intermedi”.

23 - 中央国术馆第一届全国武术国考

24 - Anche Fàn Kèpíng spiega che il regolamento dell'epoca, l'equipaggiamento protettivo ed altri problemi irrisolti, fecero sì che nelle Competizioni di Combattimento (对打比赛) ci furono teste rotte e sanguinanti, ossa fratturate e tendini recisi.

25 - Robert Louie, https://www.smilingtiger.net/Gu02.html: “In the combat division, the contests were fierce...As the tournament got neared its end, the fights became even more violent and bloody”

26 - (2009)

8 agosto 2021

IL PRIMO ESAME NAZIONALE DI GOUSHU - NANJING 1928 (parte 2)

Continuiamo con la pubblicazione della seconda parte dell'articolo relativo al primo esame nazionale di Goushu del 1928 proseguendo la parte relativa ai regolamenti e all'organizzazione che caratterizzarono queste giornate. Le informazioni raccolte dall'autore Enrico Storti sono frutto di ricerche su documenti e articoli che riportano nozioni e descrizioni su queste giornate e che saranno per i lettori fonti di informazione, consultazione e conoscenza per poter approfondire l'argomento.

PARTE 2

L'articolo Reconstructing China’s Indigenous Physical Culture7 riprende questa descrizione raccontando che secondo i regolamenti istituiti all'epoca i vari gradi di esami erano tutti divisi in nozioni accademiche e tecnica pratica, seguendo la tradizione Confuciana che dava eguale importanza alla coltivazione letteraria e a quella marziale. 

Molti autori8 riportano come fosse richiesta la conoscenza dei Tre Principi del Popolo, in particolare Tóng Xùdōng9 afferma che come esame finale c'era un questionario su questi principi, sulle conoscenze storiche e geografiche e chi non era in grado di scrivere fu sottoposto ad un’interrogazione. Inoltre egli riferisce che si fu sottoposti ad un esame informale (预试), prima dell’esame vero e proprio. Chi non superò l’esame informale non poté prendere parte all’esame formale (正试). 

Tóng Xùdōng10 sottolinea la suddivisione dei combattimenti sul ring nel 1928 in queste categorie:

1. Calci e Pugni (拳脚);

2. Lotta (摔跤);

3. Armi Lunghe (长兵);

4. Armi Corte (短兵);

5. Ecc.

Fàn Kèpíng 范克平11 asserisce che l'esame preliminare (egli utilizza 预考) comprendeva Sciabola (刀), Lancia (枪), Spada (剑), Bastone (棍) e Pugni (拳). Attraverso questo esame preliminare si accedeva alla Competizione di Confronto (对抗赛) che si divideva in Lotta, Combattimento Libero, Armi Lunghe ed Armi Corte. La competizione di Confronto non prevedeva la distinzione a seconda dell'età e del peso e gli accoppiamenti furono a sorteggio, come ripeteremo in seguito. Fàn Kèpíng sottolinea che risulta evidente come a quell’epoca i praticanti marziali prendevano in seria considerazione le abilità di combattimento e non solo le Strutture Infiorate dei Taolu (套路的花架子).

Dalla ricostruzione di Guō Ruìxiáng (2012) sembrerebbe che i vari tipi di competizione, cioè le "quattro categorie" di gara (Arte del Pugilato 拳术类, Sciabola-Spada 刀剑类, Mazza-Bastone 棍棒类 e Lotta 摔跤类), abbiano proceduto ognuna il proprio percorso fino alla designazione dei vincitori per ogni categoria. Al contrario da altri si evince che dalle categorie di tàolù nella fase eliminatoria e di selezione si passava alle altre.

Lan Po-wei (2010), citando "Edizione Speciale sul Primo Esame Nazionale" 第一次國考特刊, pag. 46, afferma:

Il quindici ottobre si tenne l'esame preliminare (預試) e dal 16 al 19 una serie di esami ufficiali (正試), a cui presero parte un totale di 342 candidati. 

Lo stesso Lan Po-wei (2010) aggiunge che “un totale di 333 persone superarono l'esame” totale che corrisponde alla somma dei quattro gruppi di merito.

Albert Kayter Tse (2019), che riprende le notizie di alcuni giornali dell’epoca, spiega che nel pomeriggio del primo giorno"12 oltre 400 candidati parteciparono agli esami preliminari di fronte agli esaminatori" con le sequenze sopra descritte e "333 di essi passarono con successo all'esame principale". Entro il terzo giorno, oltre 240 candidati sono stati ridotti a 28 finalisti. Furono presenti oltre 30.000 spettatori (compresi vari personaggi politici e dignitari giapponesi).”

Guō Ruìxiáng (2012) è l’unico che descrive l’inizio del Guokao con dovizia di particolari:

Quando Zhāng Zhījiāng proclamò "ora ha inizio l'Esame Nazionale di Guoshu dell'Istituto Centrale di Nanchino", sotto la guida di nove istruttori dell'Istituto Centrale, un gruppo di Guoshu di 279 persone tra maschi e femmine provenienti da nove distretti e dall'area di Wúxiàn 吴县 in Jiāngsū, dalla città a statuto speciale di Shànghǎi e da quella di Qīngdǎo, contemporaneamente, hanno dimostrato l'Essenza delle Diciotto Tipologie di Abilità Marziali 十八般武艺精华. Tra essi, nella prima linea Tóng Rénfù 童仁富13, istruttore dell'Istituto Centrale, guidò 30 persone dell'area di Wúxiàn, di Zhènjiāng 镇江 e di altre località, a dimostrare la "Sciabola Singola a Coda di Rondine di Wǔdāng" 武当燕尾单刀; nella seconda linea l' Istruttore Lǐ Yuánzhì 李元智 dell'Istituto Centrale, guidò 30 persone della provincia di Ānhuī a dimostrare "Grande e Piccolo Pugilato degli Otto Poli" 大小八极拳; nella terza linea l'struttore Lù Lín 陆林 condusse 30 persone della città a statuto speciale di Nanchino a dimostrare "pugilato degli Otto Metodi del Pugilato Hóng del Tempio Shàolín" 少林寺八法门洪拳; nella quarta linea l'istruttore con incarico speciale Zhāng Jīnjiāng 张金江 guidò 30 persone della capitale appartenenti alla Polizia Militare a dimostrare "i Doppi Puntali Éméi" 峨眉双刺; nella quinta fila l'struttore Wáng Rènfú 王任福 condusse 30 persone della città a statuto speciale di Shànghǎi a dimostrare la " Cinque Tigri Tagliano la Strada in una linea alla Lancia Divina"五虎截户一路神枪; nella sesta linea l'struttore Zhāng Běnyuán 张本源 condusse 30 persone della provincia di Guǎngdōng 广东省 a dimostrare la "Catena a Nove Sezioni" 九节鞭; nella settima linea l'istruttore Luó Yù 罗玉 condusse 30 persone dell'Università Nazionale Centrale di Nanchino a dimostrare la "Frusta del Sommo Maestro" 太师鞭; nell'ottava fila l'istruttore Xú Lìchūn 徐立春 condusse 30 persone dell'Università Femminile Jīnlíng [di Nanchino] a dimostrare "Mùlán si Arruola nell'Esercito"木兰从军; nella nona fila l'istruttore con incarico speciale Zhū Zhènyīng 朱振英 guidò 30 persone tra le guardie del corpo della Scorta del Governo Nazionale a dimostrare le "Tredici Posture del Sommo Polo di Wǔdāng" 武当太极十三势 e le "Mani che Colpiscono del Sommo Polo" 太极打手. Le splendide e variegate esibizioni di arti marziali fecero sì che gli spettatori applaudirono e gridarono entusiasti incessantemente. Di seguito Dài Jìtáo 戴季陶, rappresentante del Governo Nazionale, Chǔ Mínyì 褚民谊, rappresentante del Comitato di Educazione Fisica del Ministero dell'Educazione del Governo Nazionale, Hé Yīngqīn 何应钦, rappresentante del Governo per gli Affari Militari e Wáng Yúnpéng 王云鹏, rappresentante degli Esaminandi senza un ordine preciso fecero un discorso. Quindi, alcuni esperti e famosi maestri di arti marziali hanno dimostrato l'essenza delle abilità marziali tramandate direttamente dentro le loro rispettive scuole. La prima dimostrazione fu il Taglio con il Palmo di Mattoni a terra delle Mura di un’antica Città 掌切卧地古城墙砖 e Colpire con il Palmo Quattro Pezzi di Mattoni Neri a terra 掌打四块卧地青砖 dell'istruttore Tóng Rénfù, e le sue squisite e profonde "mani che uccidono come fulmini e tuoni le mitiche cinque creature venefiche" 神化五毒雷电殛手 che furono acclamate dal pubblico. Le dimostrazioni seguenti furono: il "Pugilato del Drago"龙拳 del Consulente dell'Istituto Centrale Liú Chóngjùn 刘崇峻; "la Quinta Sequenza del Cháquán"五路查拳 del Consulente dell'Istituto Centrale Yú Zhènshēng 于振声; "la Spada Qīngpíng" 青萍剑 del direttore del Settore Editoriale dell'Istituto Centrale Jiāng Róngqiáo 姜容樵; "il pugilato delle Nove Porte" 九门拳 del direttore dell'Ufficio per gli affari accademici dell'Istituto Centrale Xiào Zhōngguó 肖忠国; "la Spada wǔdāng" 武当剑 del Vice-direttore dell'Istituto Centrale Lǐ Jǐnglín 李景林; gli "Aghi Nascosti del Fiore di Prunus mume" 梅花隐形针 e i "Proiettili Volanti Lanciati con le Mani in Sequenza " 脱手连环飞弹 del consulente dell'Istituto Centrale Lǐ Sōngrú 李松如. Nel pomeriggio alle 14 in punto la macchina degli esami partì con gli esami preliminari 预赛. 

Guō Ruìxiáng (2012) riferisce che dalle 14 due esaminandi alla volta iniziarono a confrontarsi in combattimenti a mano nuda e chi perse venne eliminato, chi vinse si dovette nuovamente confrontare con un altro vincitore; chi fu sconfitto dovette lasciare la competizione. Al termine della competizione uno contro uno a mano nuda, si tennero le competizioni preliminari uno contro uno di sciabola e spada. Entrambe le parti durante la gara impugnavano un’arma di legno guadagnando punti se colpivano delle parti del corpo predefinite toccando 点 e infilzando 刺. Come risultato, circa la metà (qualcuno dice un terzo) di coloro che presero parte all'esame furono eliminati e non presero parte alle qualificazioni semi-finali. Questa ricostruzione è evidentemente in contrapposizione con molte altre secondo le quali gli esami preliminari si sarebbero disputati con gare di Taolu.

Per Ma Mingda (2009) l'Esame Ufficiale era ulteriormente suddiviso in fasi preliminari, secondarie e finali e secondo lui nel test preliminare c'erano cinque categorie di peso.

Note:

9 - Tóng Xùdōng 童旭东, 民国时期孙氏门人与国术国考及全国擂台赛

10 - Tóng Xùdōng 童旭东, 民国时期孙氏门人与国术国考及全国擂台赛

11 - le cui idee sono riassunte nell'articolo 逝去的武林——民国卧虎藏龙中央国术馆纪实, in https://www.sohu.com/a/123396409_525970 

12 - Informazione che vedremo riportata come vedremo anche da Guō Ruìxiáng (2012), anche se per un giorno differente.

13 - Qui l’autore riportava un ideogramma sbagliato per il cognome Tóng Rénfù 同仁富

6 agosto 2021

IL PRIMO ESAME NAZIONALE DI GOUSHU - NANJING 1928 (parte 1)

Ricerca e articolo di Storti Enrico che pubblichiamo suddivisa in più parti. Il testo riguarda il primo esame nazionale di Goushu del 1928. Qui di seguito come nelle parti che lo succederanno riporteremo il testo integrale con le note inserite dall'autore.
Il lavoro in questione è una raccolta di informazioni e notazioni che darà ai lettori e agli appassionati di arti marziali cinesi la possibilità di conoscere uno spaccato relativamente recente di importanti eventi che hanno caratterizzato il wushu cinese.

Nota di traduzione: nel corso dell’articolo troverete spesso i termini Ring o Arena che vorrebbero tradurre il termine cinese Lèitái 擂台. Dei due, forse “arena” è quello che più si avvicina alla reale situazione, anche se in competizioni successive la “piattaforma” per la competizione assunse sempre più l’aspetto del ring del pugilato occidentale. Nel caso di questa competizione sembrerebbe invece un’arena molto simile quella del circo.

ORGANIZZAZIONE E REGOLAMENTI DEL TORNEO

Dopo la costituzione nel 1927 del Centro di Ricerca sull'Arte Nazionale (Guóshù Yánjiū Guǎn 国术研究馆), nell' ottobre del 1928 si tenne il Primo Esame Nazionale (Dìyījiè Guóshù Guókǎo 第一届国术国考). Il sistema di esami pensato all'epoca prevedeva tre livelli progressivi:

1. un esame "locale" (Xiànkǎo, 县考), che si sarebbe dovuto tenere ogni anno a dicembre;

2. un esame "provinciale" (Shěngkǎo, 省考)1, che si sarebbe dovuto tenere ogni anno nel mese di aprile;

3. un esame nazionale (Guókǎo, 国考) che si sarebbe dovuto tenere ogni anno nel mese di ottobre.

Nella voce dell’Enciclopedia di Baidu relativa a questo argomento si afferma che solo chi aveva passato le competizioni di livello inferiore poteva accedere al grado successivo. Questo sistema cercava di ricalcare grossomodo l'antico sistema imperiale di esami per l'accesso ai ranghi ufficiali Civili e Militari (科举考试)2

Da alcuni documenti sembra emergere che in questo primo “esperimento” di Guokao i tempi delle esaminazioni locali non sempre furono rispettati, ad esempio Lan Po-wei (2010) scrive:
Il primo Esame Nazionale di Guoshu 第一屆國術國考 si è tenuto il 15 ottobre 1928 (民國17 年10 月15 日) e la sede dell'esame fu lo stadio pubblico di Nanchino 南京市公共體育場. In precedenza, il 6 ottobre si svolsero le successioni di prove di selezione per scegliere i candidati all'esame; dal 7 all'8 ottobre a Shanghai si sono svolte anche prove di selezione municipali per individuare il personale. 
Purtroppo non esistono molti documenti che descrivono come e se si siano svolti gli esami “locali”. L'articolo "La Prima Conferenza Plenaria Cinese dei Circoli Marziali, ..."3 presenta un’immagine della Gazzetta del Governo Provinciale del Jiāngxī del 11 ottobre del 1928 in cui si inviano undici persone per sostenere l'esame a Nanchino. Tra questi quattro sono raccomandati per la "categoria calci pugni" 拳脚门, tre per la "categoria lancia bastone" 枪棍门, quattro per la "categoria spada sciabola" 剑刀门. Purtroppo non è specificato come e quando furono selezionati questi undici personaggi. Mǎ Xuémín (2020) racconta:

Nel 1928, il Governo Nazionale organizzò un Esame Generale Nazionale di Guoshu con Competizione sul Ring; Lǐ Jiǎnzhāi 李俭斋, preside della Scuola per Insegnanti 师范学校 di Hézé scrisse una lettera invitando Yáng Shìwén a tornare alla sua casa natale per discutere della partecipazione a quell'Esame Generale. Attraverso una selezione, alla fine si determinò che Yáng Shìwén ed altre cinque persone vi avrebbero preso parte come delegazione di Hézé. 

Ma Mingda4 spiega che Zhāng Zhījiāng 张之江 formò una squadra di esperti di Cultura Fisica Indigena con il cui supporto riformò le caotiche competizioni popolari di arti marziali sulla base dei modelli sportivi occidentali e delle arti marziali giapponesi riformate.
Páng Yùsēn (1996) racconta che la direzione dell'esame fu presa in carico da Zhāng Zhījiāng e da Lǐ Jǐnglín 李景林, inoltre furono invitati personaggi influenti dello stato come membri del comitato direttivo: Tán Yánkǎi 谭延凯, Lǐ Lièjūn 李烈钧, Zhāng Rénjié 张人杰, Gān Yòurèn 干右任5, Cài Yuánpéi 蔡元培, Niǔ Yǒngjiàn 钮永键, Qū Dǔbì 曲笃弼 e Mǎ Liáng 马良.

Lan Po-wei (2010), che riprende "Edizione Speciale sul Primo Esame Nazionale" 第一次國考特刊, pp. 48-50, scrive:
Zhāng Zhījiāng, direttore dell'Istituto Centrale di Guoshu, assunse l'incarico di capo del comitato esaminatore, in più furono in special modo invitati Lǐ Lièjūn 李烈鈞, Mǎ Liáng 馬良, Yú Yòurèn 于右任, Sūn Kē 孫科, Sòng Zǐwén 宋子文, Hú Hànmín 胡漢民, Wú Zhìhuī 吳稚暉, Hé Yīngqīn 何應欽, Niǔ Yǒngjiàn 鈕永建, ecc., che erano ufficiali del partito, dell'amministrazione governativa e dell'esercito; allo stesso modo assunsero l'incarico di membri del comitato i due co-fondatori della Associazione Chin Woo di Shanghai (上海精武體育會) Chén Gōngzhé 陳公哲 e Chén Tiěshēng 陳鐵生, cosi come lo studioso di Allenamento Sportivo Wú Yùnruì 吳蘊瑞.

Guō Ruìxiáng (2012) indica come "membri del comitato per il primo esame nazionale di Guoshu" 第一次全国国术考试评审委员会: Féng Yùxiáng 冯玉祥, Dài Jìtáo 戴季陶, Chǔ Mínyì褚民谊, Yú Yòurèn 于佑任, Zhāng Zhījiāng 张之江, Lǐ Jǐnglín 李景林, Lǐ Sōngrú 李松如, Zhāng Hóngzhī 张洪之, ed altri per un totale di 17 persone. Anche questo autore afferma che Zhāng Zhījiāng era il presidente di tale comitato.

In un vecchio articolo su Gu Ruzhang che ho letto anni or sono su una rivista di settore sembrava che questa competizione non avesse regole, in realtà già nel 1927 era stato pubblicato lo "Statuto Regolamento degli Esami Nazionali"(国术考试科条例) che divideva i campi di applicazione in due settori, con l'obiettivo di individuare le persone più talentuose con cui riempire l'Accademia Centrale6:

"settore difensivo" (卫科), che si occupava di esaminare il combattimento (搏击), la lotta (摔跤), la scherma (劈剑), lo scambio di colpi con la lancia (刺枪) e tutte le altre specialità sia di pugilato che con armi;

"settore scolastico" (学科), esaminava i "Tre Principi del Popolo" (三民主义), la letteratura cinese (国文), la matematica (算学), storia e geografia (史地), lo sviluppo dell'Arte Nazionale (国术源流), la salute mentale (生理卫生).

note:
1 - In questo caso ho trovato "省(市)考", che a mio parere indica che qualche grande città aveva ed ha lo statuto di autonomia locale paragonabile a quello della provincia cinese.
2 - tesi espressa in 国术国考的国术国考概述 (riepilogo sugli esami nazionali di guoshu) in https://zhidao.baidu.com/question/1449702840281507460.html, ma che ritengo condivisibile
3 - 民间高手  中国第一次「武林大会」,选手使出了咬脸神功
4 - Ma Mingda (2009)
5 - Penso che si tratti di un errore nel trascrivere Yú Yòurèn于右任
6 - Queste finalità della competizione sono condivise anche da Fàn Kèpíng 范克平 le cui idee sono riassunte nell'articolo 逝去的武林——民国卧虎藏龙中央国术馆纪实, in https://www.sohu.com/a/123396409_525970


CAMPO ESTIVO DI KUNG FU E SANDA 2021

Si è svolto dal 17 al 21 luglio 2021 il campo estivo di Kung Fu e Sanda della scuola Tianlong di Perugia.

(villaggio Tianlong)

Quest'anno particolare causa Covid è stato comunque possibile realizzare 5 giorni di allenamenti per gli allievi dei corsi di Meihuaquan e Sanda. Non sono mancanti gli imprevisti metereologici nei primi due giorni che però non hanno fermato le attività.

Studio della doppia sciabola

Sveglia alle ore 5, allenamenti dalle 6 alle 10 della mattina e poi dalle 17:30 alle 19:00. Ritmi serrati per i ragazzi che hanno dimostrato un grande spirito e la grinta necessaria per affrontare le sessioni mattutine e pomeridiane.

Per quanto riguarda il Meihuaquan i ragazzi e le ragazze hanno affrontato oltre che un bel riscaldamento, sia l'aspetto legato allo studio del programma tecnico che la parte dedicata allo studio dei fondamentali di sciabola e lo studio della prima parte della sequenza di sciabola. Altro aspetto del programma affrontato negli allenamenti sono stati gli scambi di colpi (Shoutao 手套)


Per il Sanda (la kickboxing cinese) allenamento incentrato sulle combinazioni e sulle proiezioni a terra dell'avversario oltre che una serie di scambi per lavorare su alcuni aspetti tecnici relativi al combattimento.

(sessione di Sanda, la Kickboxing cinese)

Il campo estivo è stato anche momenti di socialità, svago, condivisione e collaborazione in cui ogni ragazzo e ragazza ha dato il suo contributo negli aspetti riguardanti la cucina e le attività di organizzazione della vita comune.

Molto importati sono stati anche i momenti di confronto tra i ragazzi intorno ai temi più disparati, momenti in cui ognuno partecipava esponendo i suoi pensieri, ascoltando quelli degli altri e creando un momento di crescita sia comune che individuale.

Forza ragazzi, SEMPRE AVANTI SENZA PAURA!

31 maggio 2021

L'ENIGMA DI ZHANG SANFENG: IL TAIJIQUAN COME TEATRO DELL'ILLUMINAZIONE (PRIMA PARTE)

Tradotto da Scott Park Phillips, The Zhang Sanfeng Conundrum: Taijiquan as Enlightenment

Theater, Journal of Daoist Studies, Volume 12, 2019, pag.96

Pubblicato con il permesso dell’autore

Traduzione in italiano di Storti Enrico

NOTA DEL TRADUTTORE 

La maggior parte delle immagini sono state cortesemente fornite dall’autore e sono materiale di un suo libro. In questo scritto ho trovato interessanti spunti di riflessione su Zhang Sanfeng, sul Taijiquan e sui suoi ipotetici collegamenti con il Daoismo. Naturalmente, non essendo io un traduttore professionista, non garantisco che il risultato in lingua italiana corrisponda esattamente all'originale. Mi assumo la responsabilità di eventuali errori o incomprensioni. Invito perciò ad andare anche a rileggere l'originale in lingua inglese o a contattare direttamente l'autore per chiarimenti. Potete trovare l’originale in:

https://www.academia.edu/39776753/The_Zhang_Sanfeng_Conundrum_Taijiquan_and_Ritual_Theater?sm=b”. 

Se qualcuno volesse approfondire ulteriormente il pensiero di  Scott Park Phillips può anche leggere i suoi libri "Possible Origins: A Cultural History of Chinese Martial Arts, Theater and Religion" e "Tai Chi, Baguazhang and The Golden Elixir: Internal Martial Arts Before the Boxer Uprising".

Zhang Sanfeng, dal libro del 1993 di Wong Shiu-hon, cortesia dell'autore dell’articolo

Riassunto

Questo documento si basa sull'espressione teatrale, sull'esperienza somatica e sull'analisi storica, per dimostrare che l'arte del taijiquan è una forma di teatro di illuminazione e racconta la storia della canonizzazione di Zhang Sanfeng. Questo rituale incorpora l'alchimia interiore come visualizzazione della divinità e presenta la violenza come un percorso trasgressivo per diventare un immortale daoista. I praticanti di taijiquan hanno contestato le origini dell'arte sin dall'inizio del XX secolo. Una parte sostiene che si tratta esclusivamente di un'arte di combattimento funzionale. L'altro lato sostiene che abbia origini taoiste e che sia stato inventato dall'immortale Zhang Sanfeng. Entrambi attribuiscono grande importanza alla propria mitologia come giustificazione per i modi in cui praticano ed entrambe le fazioni concordano sul fatto che si tratta di un'arte marziale interna. Tuttavia, vi è un serio disaccordo su cosa significhi esattamente interno. Propongo di risolvere il dibattito mostrando che il taijiquan ha le sue origini in rituali teatrali che incorporano abilità marziali e alchimia. In questo modo, spero anche di contribuire alle discussioni in corso sul daoismo nella cultura popolare. Il linguaggio somatico spesso richiede esperienza diretta per comprendere appieno. Per affrontare questo problema, la mia analisi incorpora i paradigmi della performance e della maestria degli esperti per rivelare intuizioni storiche e culturali che potrebbero altrimenti essere invisibili ai lettori.

Dimostrazione di wushu in un illustrazione del 1886. Cortesia dell'autore.


Nel 1977, quando avevo dieci anni, ho iniziato a praticare lo Shaolin del Nord. Ho studiato molte altre arti marziali, inclusi cinque diversi stili di taijiquan. Ho studiato lo stile Chen con il maestro George Xu a Shanghai a partire dal 1988 e con il maestro Zhang Xuexin a Pechino nel 1992. All'epoca ero un ballerino professionista, allenandomi e esibendomi nel teatro, nel balletto ed in varie forme di danza, tra cui Congolese e kathak dell'India settentrionale . Questo mi ha reso consapevole sia degli aspetti prestazionali del mio addestramento nelle arti marziali, sia degli aspetti delle abilità marziali del mio addestramento alla danza. Il Kathak è di particolare rilievo perché usa il mimo in modo simile all'opera cinese e quell'esperienza somatica mi ha ispirato a cercare le radici teatrali del taijiquan in stile Chen.

Opera Cinese. Cortesia dell'autore

Inoltre, ho seguito una formazione daoista, lavorando per dieci anni con Liu Ming, il fondatore del daoismo ortodosso in America (Phillips 2008). Tra le altre pratiche, mi ha trasmesso l'alchimia interna, cioè l’elisir d'oro (jindan), sotto forma di un rituale di visualizzazione della divinità, una pratica che si collega alle arti marziali interne. L'Elisir d'Oro è la fonte dell'abilità marziale nelle arti marziali interne e, altrettanto importante, è stato un mezzo per raggiungere questa abilità nella letteratura teatrale dal primo periodo Ming alla tarda epoca Qing. Il pubblico lo conosceva come una pratica di meditazione daoista. Ma in teatro, prendere una pillola di elisir ha funzionato come una sequenza di formazione di montaggio nel film moderno. Le lunghe sequenze di allenamento sono noiose, ma alcuni colpi alla Rocky che colpisce il sacco pesante, sparring e jogging ci dicono che il praticante ha fatto abbastanza duro lavoro per essere un grande combattente. Allo stesso modo, nella tradizione teatrale cinese, un personaggio ingerisce l'elisir d'oro come una pillola in attesa di anni di meditazione. Il teatro collega il daoismo alle arti marziali interne.

Immagine aggiunta dal Traduttore di un "Rotolo Prezioso 宝卷" intitolato "Il Sommo Imperatore spedisce il Cinabro d'Oro e Nove [fiori di] Loto con una cerimonia ortodossa per il vero ritorno alle origini" del 1763. Questo è un libro che solitamente appartiene alla Religione Popolare, più che al Daoismo. Il Jindan (cinabro d'oro o pillola dell'immortalità) è un tema dell'alchimia antica cinese assorbito anche dal Daoismo. Il fatto che esso sia accostato al Taijiquan fa parte sempre di una categoria di argomentazioni affrontata da LaRochelle.

Anche il taijiquan stile Chen partecipa a questa mitologia. Consiste in una raccolta di azioni e posture mimate, che gettano le basi per tutti gli altri stili. Esso ebbe origine nel villaggio di Chen e rimase piuttosto oscuro fino a quando Chen Fake iniziò a insegnare l'arte a Pechino nel 1928. Prima di allora, tuttavia, Yang Luchan aveva studiato con i maestri Chen nel 1850 ed in seguito rese popolare la sua versione della pratica quando si trasferì a Wuyang. Ha insegnato ai fratelli della famiglia Wu (Wile 1996) di letterati. In entrambi gli stili, più altri derivati, il taijiquan ha svolto un ruolo significativo nella ridefinizione della “Cinesità” per tutto il XX secolo ed è ancora importante nella diplomazia morbida dell'attuale governo (Frank 2007; Morris 2004; Phillips 2016). Stili nuovi e scoperti di recente, inoltre, continuano ad emergere, ognuno dei quali rivendica lignaggi per stabilire autorità e autenticità (Wiles 2016). Tutti affermano di aderire ai principi esposti nei cinque classici del taijiquan, che sono una combinazione di poesia e prosa, il primo dei quali è attribuito a Zhang Sanfeng.[1]

Nell'immagine partendo da destra Chen Yuxia, Chen Fake, Chen Zhaoxu, Zhong Tiansheng, il padre di Zhong, la moglie di Zhong. Immagine inserita dal traduttore.

Le Arti Marziali nel Ventesimo Secolo

1902. Sede di Pechino YMCA . Cortesia dell’autore

A partire dall'inizio del XX secolo, gli artisti marziali cinesi hanno inventato anche l'idea delle arti marziali come strategia per difendersi dalle sfide dei riformatori che sostenevano che le arti marziali fossero superstiziose, arretrate e piene di inganni teatrali. I luoghi principali della religione cinese sono lo stato, il tempio, il festival e il corpo. Dopo la rivolta dei Boxer (1898-1901), i movimenti di modernizzazione attaccarono tutti e quattro. Come parte della rivoluzione, rovesciarono lo stato nel 1911, distrussero mezzo milione di templi in quarant'anni (1898-1938), vietarono i festival e ridicolizzarono pratiche basate sul corpo come le arti marziali come superstiziose e inefficaci (Goossaert 2006; Nedostup 2009) . Prima della rivolta dei Boxer, i campi delle arti marziali, del teatro e della religione facevano parte di un sistema integrato (Phillips 2016). Dopo la rivolta, ci fu un movimento per separare e purificare questi tre campi che erano, insieme al legare i piedi, l’oppio e gli eunuchi, accusati della persistente arretratezza della Cina. Nel 1907 fu fondata la Società della Raffinatezza marziale (Jingwuhui) con l'obiettivo di liberare le arti marziali dalla teatralità e dalla religione. All’interno di questa associazione hanno insegnato le arti marziali attraverso lezioni di educazione fisica di gruppo sul modello dellla YMCA di evangelizzazione protestante quasi-secolare, che è stato il modello principale per la riforma durante questo periodo caotico (Goosaert e Palmer 2010). Quando i templi furono distrutti o convertiti in scuole, le arti marziali del tempio, del festival e del palcoscenico furono trasformate in un programma di educazione fisica nelle scuole e promosse a livello internazionale sia dalla YMCA che dalla Società della Raffinatezza marziale (Morris 2004).

Una rappresentazione di Yue Fei decapitato che punisce i suoi persecutori. In questa immagine le somiglianze con il mito di Garuda. da the Reed College Hell Scrolls Collection. Cortesia dell’autore

Poiché il governo nazionalista (KMT) tendeva a vedere le arti marziali, il teatro e la religione come un unico problema, il modo in cui trattavano le arti marziali e il teatro era strettamente parallelo al modo in cui trattavano la religione. Una comunità di templi, quindi, avrebbe potuto sopravvivere alle campagne anti-superstizione nazionaliste orientandosi verso una divinità che era stata un eroe vivente in passato (Nedostup 2009). Il dio Yue Fei è un buon esempio. Il suo culto è stato de-spiritualizzato e rimitizzato per adattarsi al modello dell'eroe vivente. In precedenza una reincarnazione del dio-uccello indiano Garuda, il cui viaggio all'inferno era uno dei temi principali della cultura dei festival e dei murales, ora è stato trasformato in un eroe storico e patriottico. I templi a lui dedicati divennero memoriali per l'abilità e la lealtà nazionali. Le arti marziali hanno attraversato lo stesso processo. Una volta attribuite agli dei e agli immortali, hanno dovuto reinventarsi per sopravvivere alle campagne anti-superstizione e di conseguenza hanno creato lignaggi diretti verso persone viventi. Allo stesso modo, i praticanti di taijiquan hanno tentato di estendere i loro lignaggi a Zhang Sanfeng come una persona reale piuttosto che come un immortale (Brennan 2013). Tuttavia, l'immagine dell'immortale doveva essere forte nelle menti delle persone, associandolo alla sessualità trasgressiva, alla scrittura spirituale, all'invulnerabilità, alle arti marziali magico-teatrali e all'elisir d'oro (jindan), sia nelle trasmissioni daoiste che in quelle comunitarie, come quelle insegnate dai seguaci del maestro del XVI secolo Lin Zhao'en (1517-1598) (Dean 1998; Kang 2006; Wile 1992). Quando si è rivelato impossibile disprezzare Zhang Sanfeng, una fazione di praticanti è passata a una strategia di dissociarlo dalla pratica.

Le campagne anti-superstizione nazionaliste furono particolarmente forti tra il 1927 e il 1937. In questo momento, fondarono il l’Istituto  di arte Nazionale (Guoshu) per promuovere le arti marziali come fonte di orgoglio militaristico, lealtà e unità. Esso rilevò e ampliò il modello della Società della Rafinatezza Marziale come apparato dello stato (Morris 2004). Tang Hao (1887-1954), storico delle arti marziali, comunista ed editore responsabile della pubblicazione presso l’Istituto di Arte Nazionale, lavorò attivamente per demitizzare il taijiquan. Rifiutò le origini taoiste dell'arte e la sua associazione con l'elisir d'oro, bollandole come superstiziose. Respinse anche l'idea che il Taijiquan provenisse da Zhang Sanfeng dicendo che tale personaggio non sarebbe mai esistito e, anche se lo fosse, non avrebbe mai praticato le arti marziali (Wells 2005). Ciò si scontra con una lunga tradizione che riconosce Zhang Sanfeng come un immortale invocato nella scrittura spirituale e un insegnante di sogni dell'Elisir d'Oro, del tutto indipendente dal fatto che fosse o meno una persona reale, storica.

Un immagine del Sanbao taijian xia xiyang ji 三宝太监下西洋记, purtroppo non siamo riusciti a reperire un immagine che si riferisse al combattimento di Zhang Sanfeng ed i riferimenti esatti a Zhang Sanfeng in questo testo. Da una copia tedesca del Xiyangji. Cortesia dell’autore.

Inoltre, Zhang Sanfeng era noto per le sue straordinarie abilità marziali teatrali. Ad esempio, sconfisse comicamente ventiquattro guardie di palazzo in trentasei movimenti nell'opera del 1597, Sanbao taijian xia xiyang ji (Memorie del viaggio nell'oceano di occidente dell'Eunuco Sanbao [Zheng He's ']) (Wong 1993, 29-30). Era abbastanza comune per Lu Xun da includerlo nel suo Zhongguo xiaoshuo shilue (Una Breve Storia della Narrativa Cinese; 1924). Nella commedia, Zhang Sanfeng combatte comicamente senza combattere, odorando di alcol e vomito. I suoi ventiquattro attaccanti si sono involontariamente picchiati a vicenda, mentre lui rimane illeso (Phillips 2019). Tuttavia, l'affermazione di Tang Hao è stata ripetuta da Seidel (1970), Henning (1999) e Lorge (2012) tra gli altri. Tang Hao avrebbe scoperto che venticinque nomi di movimenti del taijiquan hanno avuto origine con il generale Qi Jiguang (1528-1588) (Wells 2005; Gyves 1993) [2]. L'idea di Tang Hao era che, se il taijiquan avesse potuto essere ricondotto per lignaggio a un ufficiale militare, ciò avrebbe avvalorato l'affermazione che si trattasse di una pura arte marziale. Tuttavia, non menzionò che Qi  studiò l'Elisir d'Oro con Lin Zhao'en, che ha affermato di essere uno studente regolare dell'immorale Zhang Sanfeng che lo ha visitato magicamente nella notte (Dean 1998). Né ha menzionato che lo stesso Qi è stato trasformato in un personaggio teatrale all'inizio del 1600 (Mair 2005, 517-524). Nonostante le carenze della teoria di Tang Hao, la sua versione delle origini del taijiquan divenne la dottrina ufficiale sia dei governanti repubblicani che comunisti della Cina [3].

Lin Zhao'en 林兆恩(1517-1598). E' interessante notare che nonostante si trattasse di un Daoista, egli era detto "Maestro delle Tre Dottrine" (cioè Daoismo, Buddhismo e Confucianesimo) e fu molto condizionato dal pensiero di Wang Yangming. Qi Jiguang e Lin Zhao'en sono quasi coetanei. Si racconta che quando era nel Fujian, Qi Jiguang si fosse ammalato e abbia fatto visita a Lin Zhao'en il quale gli avrebbe donato la scritta "nove ordini del metodo del cuore", dopo di chè Qi prontamente sarebbe guarito. Immagine dal libro di Kenneth Dean a proposito di Lin Zhao'an _Lord of the Three in One. Immagine cortesia dell’autore.

Tuttavia, la storia di Zhang Sanfeng non morì, ma continuò a essere trasmessa da insegnante a studente, e in seguito apparve in vari film [4]. Chen Weiming, uno studente di Yang Chenfu e Sun Lutang, fondò una società redentrice del taijiquan chiamata Zhiruo Quan She ( Associazione della Ricerca della Morbidezza) nel 1925. Questo gruppo celebrava il compleanno di Zhang Sanfeng e insegnava l'elisir d'oro come parte dell'arte. Xiang Kairan 向恺然, fondatore di un movimento letterario noto come Wuxia (Cavalieri Marziali), apparteneva a questa società ed era uno studente indiretto del maestro Wu Jianquan che ha insegnato alla  YMCA di Shanghai. Il suo coinvolgimento è importante, perché è una figura centrale nella diffusione popolare delle arti marziali cinesi. Il suo Huoshao Honglian Si (Monastero del loto rosso) è stato trasformato in un film di successo (1928), completo di diciotto sequel in tre anni, prima che fosse bandito dai nazionalisti insieme all'intera industria cinematografica di arti marziali e teatrali nel 1931. Fuggì debitamente a Hong Kong, portando infine all'ascesa i film di arti marziali lì (Morris et al 2006, 193).

1930. fondazione della Comunità della zona Ovest di Shanghai della associazione cristiana YMCA (Qingnianhui 青年会). Immagine aggiunta dal traduttore.

Queste varie voci pro e contro Zhang Sanfeng hanno continuato a far parte del dibattito politico sul daoismo e sulle arti marziali sia all'interno che all'esterno della Cina [5]. All'inizio degli anni '90, senza conoscere nulla di questa storia, ho notato un parallelo diretto tra la maniera esatta e precisa in cui le arti marziali cinesi vengono trasmesse e il modo in cui insegnava il mio insegnante di kathak, Pandit Chitresh Das. Das era un perfetto improvvisatore, ma le sue istruzioni consistevano in gesti precisi e una stretta aderenza alla forma e alla struttura ritmica. Come avrei finalmente capito, la ragione per l'istruzione di precisione sia nel taijiquan che nel kathak è la stessa, questi movimenti sono un tipo di linguaggio.

La Storia di Zhang Sanfeng

La storia dell'invenzione delle arti marziali interne da parte di Zhang Sanfeng è menzionata per la prima volta nel Wang Zhengnan Muzhi Ming del XVII secolo (Epitaffio per Wang Zhengnan; 1696) di Huang Zongxi [6].

Si racconta:

Il Tempio Shaolin è famoso per i suoi monaci combattenti. Tuttavia, la loro arte sottolinea solo l'offesa, che consente a un avversario di approfittarne per un contrattacco. Poi c'è la cosiddetta Scuola Interna [Neijia] che usa l'immobilità per controllare il movimento e può facilmente lanciare un avversario. Perciò chiamiamo Shaolin la Scuola Esterna. La scuola interna ebbe origine con Zhang Sanfeng della dinastia Sung. Zhang Sanfeng era un cercatore di immortalità daoista delle montagne Wudang. L'imperatore Huizong lo convocò, ma le strade erano impraticabili e non poteva procedere. Quella notte in sogno ricevette un'arte marziale dal dio Xuanwu e la mattina dopo uccise da solo più di cento banditi. (Wile 1996, 26)

Altra raffigurazione pittorica di Zhang Sanfeng. dal libro del 1993 di Wong Shiu-hon, cortesia dell'autore dell’articolo

Negli anni '20 e '30, la storia si arrichì includendo vari nuovi elementi. Quindi, iniziarono a caratterizzare Zhang come un alchimista interno, poi raccontarono la storia che ebbe un sogno, in cui il dio Xuanwu (Guerriero Oscuro) gli insegnò una nuova arte marziale. Il giorno dopo, guardando un serpente e una gru che si rincorrevano, ha ricordato il sogno e ha riconosciuto i movimenti marziali nella loro lotta. Successivamente fu chiamato nella capitale e lungo la strada incontrò e sconfisse facilmente un centinaio di banditi. Dopo essere tornato sulla montagna, trasmise la sua conoscenza a degni discepoli.

Questa storia mi è stata raccontata quando ho imparato il taijiquan per la prima volta, come lo è per la maggior parte dei praticanti di taijiquan in tutto il mondo. Anche i coloro che sono per un interpretazione applicativa del movimento tendono a ripeterlo, sebbene affermino che sia falso e fuorviante. In termini di pratica effettiva, viene ripetutamente raccontata attraverso l'uso del mimo nella forma effettiva del taijiquan, più specificamente l'uso della mia immagine. Questa è una forma di mimo che utilizza movimenti esagerati ed allenati con precisione per comunicare gesti e azioni quotidiane senza oggetti di scena, combinati con gesti di tutto il corpo che funzionano come linguaggio dei segni che denota oggetti o idee specifici agli iniziati all'interno di un dato contesto narrativo. Il termine deriva dalla danza indiana, dove è usato per distinguere i passi di danza dall'arte della pantomima guidata dall'illusione e dalla potenza simbolica di gesti sacri delle mani o mudra.

Notare come l’emanazione sotto l’uomo seduto contenga dei riferimenti al Buddhismo, cortesia dell'autore

La precisione con cui vengono insegnate queste arti della danza conferisce loro una straordinaria continuità nel corso delle generazioni. Inoltre, i nomi delle singole mosse sia nella danza indiana che nel taijiquan sono evocativi e suggeriscono un'iconografia dal significato nascosto. Il mimo, quindi, è il fattore che sia gli studiosi che i professionisti hanno teso a trascurare nei loro studi sul taijiquan, per due ragioni. Per prima cosa, è oscurato in tutti gli stili tranne Chen, e gli stilisti Chen contemporanei non lo riconoscono o lo ignorano. Dall'altro, i primi movimenti mimati corrispondono all'apertura di un rituale di canonizzazione daoista, che è sconosciuto alla maggior parte delle persone.

Figura 1: Il Chaos o Hundun. Cortesia dell’autore

La struttura di apertura della forma inizia con il Chaos (hundun), rappresentato dalle correnti oceaniche che si muovono in dieci direzioni. Segue prima "suona la pipa", un'invocazione del femminile sciamanico primordiale, poi "terra che sale dall'acqua", un'invocazione del maschile sciamanico e un richiamo al mitico imperatore Yu che doma le inondazioni (Meulenbeld 2007, 49 ; 2015, 110-11). Entrambi servono per impostare la creazione degli dei, a cominciare da Xuanwu. La storia del taijiquan stile Chen è, quindi, un rituale per la canonizzazione di Zhang Sanfeng, che proclama le sue imprese meritorie e annuncia la sua posizione nella liturgia daoista come successore di Xuanwu [7].

Nel suo libro Demonic Warfare (2015), Mark Meulenbeld propone che storie epiche immaginarie come Viaggio ad Occidente, I Tre Regni, La Canonizzazione degli Dei e Sul Bordo dell’Acqua, si siano sviluppate da centinaia di rappresentazioni rituali, parte integrante dei festival locali e regionali. Questi spettacoli raccontavano le storie di eroi e cattivi locali, nonché di dei, demoni, spiriti e immortali. Come rituali sacri di canonizzazione, rappresentavano personaggi storici e mitici, che erano parte integrante di reti religiose, templi, santuari e altri siti di organizzazione, culto, devozione e sacrificio della comunità. Queste esibizioni rituali funzionavano anche come strutture organizzative per le milizie che addomesticavano le forze demoniache e gli spiriti minacciosi prima di arruolarli per il combattimento vero e proprio.

Il teatro in Cina prevedeva prestazioni fisiche che richiedevano un intenso allenamento sportivo. La fonte principale per addestrare sia i dilettanti che i professionisti era ciò che ora chiamiamo arti marziali (Riley 1997, Ward 1979). Entrambi gli aspetti, arti marziali e teatro, non erano categorie separate (Phillips 2016) [8]. Il taijiquan, inoltre, è il prodotto della regione appena a sud dello Shanxi, dove il teatro amatoriale era più onnipresente. Prima della Rivoluzione Culturale c'erano 10.000 tappe in questa provincia, il che significa che ce n'erano ancora di più durante la dinastia Qing. "Ogni villaggio aveva spettacoli non professionali della propria opera, chiamata 'opera di famiglia' (jiaxi). … [Una] singola contea avrebbe potuto avere più di 200 compagnie non professionali. … Ricordo che nella mia città natale, Yishi, e nei suoi sobborghi, c'erano più di ottanta palchi, ed era solo una normale cittadina ”(Du 1959, 353 in Johnson 2009, 146-47).

Taijiquan Come Narrazione Drammatica [9]

Il taijiquan stile Chen inizia con l'alzare e abbassare le braccia, che in contesti teatrali significa "avvia la musica". È simile a un direttore d'orchestra di musica classica che sorregge la bacchetta vedi (Fig. 1) (Riley 1997).

Figura 1. in cinese la prima postura è detta Qishi 起势, cioè postura iniziale

Il secondo movimento chiamato "Suona il pipa" (Fig. 2, a destra). Questo ha cinque livelli di significato. Un pipa è uno strumento a corde che emette i suoni pi e pa quando viene strimpellato. Questo inizio musicale è parallelo al modo in cui la musica è usata all'inizio dei rituali daoisti per invocare il mondo che nasce dal caos e dove la terra sorge dagli oceani (Fig. 2 e 3, a sinistra) (Lagerwey 1987). Le origini mitostoriche del rituale iniziano con una donna sciamana residente, popolarmente chiamata “divinatrice pipa”, perché suonava lo strumento in trance (Meulenbeld 2007, 49).

Figura 2
Shouhui Pipa dello stile Yang. Immagine aggiunta dal traduttore

La più antica attività divinazione in Cina, inoltre, fu eseguita con l'aiuto di ossa particolari del bestiame, chiamate anche pipa. Aggiungendo un elemento di umorismo, questo movimento del taijiquan mima anche una punizione popolare per i combattimenti pubblici, cioè rompere la scapola dei belligeranti, inoltre il pipa è anche il suono delle ossa rotte.

Figura 3

Il movimento successivo consiste nel mettere le mani sul lato destro del corpo mantenendo la sinistra in posizione verticale, seguito da un trascinamento del piede destro e una battuta a terra. Questo rappresenta l'antenato maschio di tutti gli sciamani, il mitico imperatore Yu che doma le inondazioni. Unifica le nove province e trascina il piede perché è metà uomo e metà orso (Fig. 3, al centro) (Riley 1997, 105-10). In alternativa, questo potrebbe essere Pangu, che indossa anche una pelle d'orso ed emerge nel rituale daoista dal caos per creare gli dei (Meulenbeld 2015, 200-02).

Figura 4
Il terzo movimento è chiamato "il Jingang pesta il mortaio". Il nome, letteralmente “duro come il metallo”, si riferisce ai guardiani del Vajra nel Buddismo esoterico o a qualsiasi divinità che abbia raggiunto l'invulnerabilità marziale (Fig.3, a destra). Colpire il terreno con un pugno destro nella mano sinistra segna un'improvvisa trasformazione, una convenzione teatrale comune con radici nel rituale buddista esoterico e taoista, dove le divinità vengono invocate una dopo l'altra come intermediari per avvicinarsi a Dao (Robinet 1993, 153- 169). Successivamente, i praticanti mimano la macinatura e l'assunzione di medicine, che rappresentano Xuanwu che ingerisce l'elisir dell'immortalità (Fig. 4, 5).

Chen Zhenglei dimostra Jingang Daodui. Immagine aggiunta dal traduttore.

Segue un incrocio dei palmi aperti a forma di farfalla (Fig. 6). Questo gesto significa "risveglio da un sogno" nell'opera Kunqu, ed è altrimenti una convenzione comune nella narrazione cinese (Melvin 2012; Chen 2007), che richiama il famoso "sogno della farfalla" nello Zhuangzi.


Figura 5                                                            Figura 6

Chen Zhenglei dimostra il movimento iniziale della postura Lanzhayi. Immagine aggiunta dal traduttore.

Da qui, una figura marziale nella posizione di cavaliere trascina le dita lungo la parte anteriore del corpo e fa un movimento circolare in corrispondenza dell'elisir depositato nell'addome inferiore mentre apre le dita una per una (Fig. 7). Questo movimento circolare è come i danzatori del mimo Kathak eseguono dove significa "aprire il cuore in tutte le direzioni come un fiore di loto" (Fig. 8). Come semplice mimo, questo comunica le parole: "Affonda il qi nel campo dell'elisir e rilascia il suo potere in tutte le direzioni". In un'interpretazione più umoristica, mima il mostrare il risvolto di una veste e poi legarsi i pantaloni. Questo non è altro che Zhang Sanfeng che si sveglia dal suo sogno di Xuanwu e si mette i pantaloni.

Figura 7. Questa è sempre Lanzhayi

Chen Zhenglei dimostra il secondo ed il terzo movimento di Lanzhayi, immagine aggiunta dal traduttore

Figura 8

Il movimento successivo mima l’indossare un grande cappello e poi accarezzare una barba a forma di lama di alabarda (Fig. 9). Questi due corrispondono alle prime descrizioni di Zhang Sanfeng (Wong 1993, 3). Questo è seguito dall'allacciamento di una cintura (Fig. 10), che mostra Zhang Sanfeng sta mettendo via il suo righello magico ed è simile a uno in kathak che mostra il Signore Krishna che mette il suo flauto nella cintura (guarda il video).

Figura 9

Figura 10

Chen Zhenglei dimostra Liufeng Sibi 六封四闭, cioè “sei invii e quattro chiusure”. Immagine aggiunta dal traduttore

Figura 11

Chen Zhenglei dimostra Danbian, immagine aggiunta dal traduttore

Chen Zhenglei dimostra Baihe Liangchi 白鹅亮翅, immagine aggiunta dal traduttore. Questa è la settima postura della Laojia dello stile Chen. Come sesta postura di cui non proponiamo le immagini si ripete Jingang Daodui.

La prossima è la "frusta singola", in cui una sola mano sposta la barba da parte mentre solleva la gamba in aria ed esce in una posizione ampia (Fig.10, a destra). Questo movimento è usato nell'opera di Pechino per presentare un nuovo personaggio (Fig. 11, a sinistra). Mima un palo con una corda legata a un'estremità chiamata "fustigazione" in gergo nautico, usata per caricare e scaricare cestini da una barca. Una caratteristica distintiva del taijiquan è l'uso della massa corporea come contrappeso alle forze esterne piuttosto che usare la forza direttamente contro la forza. “Frusta singola” è quindi una dimostrazione simbolica del principio del controbilanciamento in azione, e secondo Xiang Kairan a Pechino nel 1928 era chiamata “trasformazione dell'elisir”, usando parole della stessa pronuncia (danbian) (Brennan 2016).

La mossa utilizza inoltre le dita estese nella direzione dello sguardo come un modo per mimare "guardare in lontananza" (Fig. 11, a sinistra), dove Zhang Sanfeng non vedrebbe altro che un serpente che combatte contro una gru, che conduce direttamente alla mossa successiva, chiamata “la gru bianca allarga le ali (Fig. 11, a destra)”, non a caso preceduta da un movimento di serpente (Fig. 11, al centro). Segue “spazzolare il ginocchio”, dove ogni mano si alterna all'inseguimento dell'altra, mimando l'inseguimento di gru e serpente (Fig.12).

Figura 12

Chen Zhenglei dimosta Xiexing 斜形, cioè "muoversi obliquamente", che è l'ottava postura della Laojia stile Chen, prima di "Spazzolare il gionocchio". Immagine aggiunta dal traduttore.

Chen Zhenglei dimostra Louxi 搂膝, cioè "spazzolare il ginocchio". Immagine aggiunta dal traduttore

Tutte le varianti della prima routine Chen seguono questo schema. Alcune forme quindi ripetono "Jingang colpisce il mortaio", seguito da una "singola frusta" sull'altro lato, mentre altre aggiungono un movimento ulteriore di una farfalla che si muove in cerchio. In linea con la trama, Zhang Sanfeng parte quindi per un viaggio nella capitale attraverso le montagne, dove incontra e combatte i banditi. Il taijiquan muove il combattimento mimico, quindi il resto della routine potrebbe benissimo mostrare il passo successivo nella narrazione di Zhang Sanfeng. Ma ci sono altre possibilità.

Teatro Rituale

Postura "ago in fondo al mare" (Haidizhen 海底针) dello stile Wu di Taijiquan, immagine inserita dal traduttore.

Molti nomi di mosse del taijiquan provengono dalla letteratura. Ad esempio, "l'ago in fondo al mare" è un riferimento a Sun Wukong che prende un pilastro dal palazzo in acque profonde del Re Drago, imitando Sun che mette l'arma magica dietro l'orecchio come un ago. "La bella signora lavora con la spola" (玉女穿梭) proviene dalla commedia Beiyouji (Viaggio al nord) e imita come "il sole e la luna sorgono e cadono come le spole del telaio di un tessitore", il che significa che il tempo scorre veloce. "Il gallo d'oro sta su una gamba" si riferisce alla storia degli dei guardiani delle porte Yu e Lü, che stavano sotto un albero sacro su cui sedeva un gallo d'oro prima che arrivassero a proteggere le porte di comunicazione tra gli umani e gli dei. Il movimento mima due figure speculari scolpite nel legno di pesco, come la spada di un esorcista, che trasportano corde di canna per catturare i fantasmi (Esposito 2004, 361).

Yunu Chuansuo玉女穿梭, cioè la Ragazza di Giada lavora con la spola, dello stile Chen. Immagine inserita dal traduttore.

Molto probabilmente, Zhang Sanfeng affronta ogni sorta di avventure e combatte contro un certo numero di dei per ottenere la canonizzazione. Forse i cento banditi sono in realtà dei e demoni che guadagnano meriti attraverso il gioco della battaglia. Mentre Zhang Sanfeng viaggia attraverso le fasi della trasformazione al suo ritorno al Dao, i banditi che sconfigge potrebbero essere trasformati insieme a lui. Se è così, questo seguirebbe il modello generale dell'esorcismo teatrale e avrebbe una stretta relazione con il rituale daoista (Meulenbeld 2015, 10-15). Le guide rituali dello Shanxi descritte da David Johnson (2009) contengono diverse routine di movimento che raccontano una storia senza narrazione. Laddove la mimica dell'immagine è nota al pubblico, essa è capita come un linguaggio. Quando questo è il caso del taijiquan, è parallelo al teatro narrato, come il teatro con i battagli di legno, dove lunghe stringhe di testo stilisticamente parlato sono accompagnate da battagli di legno (Thorpe 2005). Esso recita esibizioni marziali con onomatopea, narrando funzionalmente scene di combattimento con "swooshes" (i rumori del surf sull’acqua) della spada e i "clangori" dell'armatura (Keulemans 2007) [10]. Nei miei esperimenti con performance pubbliche, il taijiquan è notevolmente migliorato dalla narrazione dal vivo. Ad esempio, a volte aggiungo la seguente narrazione alla sequenza delle "mani come nuvole", "Improvvisamente la nebbia è arrivata. Incapace di vedere, Zhang Sanfeng ha continuato a combattere. Mentre la nebbia si diradava, i banditi giacevano intorno a lui in un mucchio. "

L'Elisir d'Oro

Schematizzazione della Teoria Jing-Qi-Shen. Inserita dal traduttore

Un'altra dimensione della performance collega il taijiquan alla pratica daoista dell’ Elisir d’Oro, che ha la forma di un uovo: il suo corpo è il tuorlo, chiamato essenza (jing), il suo guscio è l'albume, chiamato qi. Al di là c'è lo spirito (shen), il guscio metaforico, l'immaginazione spaziale che si irradia in tutte le direzioni. Per ottenere l'elisir, bisogna distillare essenza e qi, che sono separati ma in contatto. Il corpo fisico deve essere vuoto: qualsiasi intenzione che entri nel corpo farà sì che i due si mescolino. A volte descritto in termini di scartare il desiderio, significa specificamente non iniziare l'azione dall'interno del corpo. Raggiungere il vuoto è un'abilità preliminare standard per gli attori in Cina, nonché la fonte di potenza per gli esorcisti daoisti. Non sorprende quindi che alle star dell'opera sia stato permesso di studiare direttamente con gli abati al Tempio della Nuvola Bianca di Pechino (Goossaert 2012, 136) [11].

Questa è una schematizzazione del Jindan in cui si possono notare il Wuji (non polarità) ed il Taiji (somma polarità). Inserita dal traduttore.

La distillazione dell'essenza, qui definita come il corpo fisico vuoto di intenti, e il qi, avviene spontaneamente nel vuoto e nella quiete. Per mantenerlo in movimento è necessaria un'inversione o un'inversione del normale ordinamento percezione-azione. Normalmente il qi si mescola liberamente con l'essenza mentre la nostra immaginazione spaziale ci muove intorno alla tessitura dentro e fuori dal corpo. Il Qi qui è chiaramente definito come il meccanismo sensoriale dell'animazione, che fluttua via dal corpo come nuvole quando il corpo è fermo.

In questo particolare ordine inverso di percezione-azione, l'immaginazione spaziale (shen), inseparabile dal campo divino, avvia il movimento e il qi funge da cuscinetto tra esso e il corpo fisico. L'Elisir d'Oro, quindi, è inizialmente una sequenza in postnatale o postcreazione esistente, ma successivamente viene sperimentata come avvenuta in prenatale o pre-creazione, cioè al di fuori del tempo. In ogni ciclo di tempo si “ritorna al campo dell'elisir”, che è una risorsa di potenzialità indifferenziata, aperta e vuota. Tuttavia, è percepito spazialmente. Mentre si fa taijiquan, il campo dell'elisir è come un palcoscenico in cui gli oggetti in movimento immaginati e quelli percepiti si manifestano fisicamente insieme. Viene spesso indicato come posizione del corpo nei testi medici e religiosi, ma qui è lo spazio stabilito per eseguire rituali.

Una volta che questa piattaforma rituale di consapevolezza spaziale è stata impostata, il corpo viene spostato indirettamente ad opera della visualizzazione attualizzata delle forze dinamiche al di fuori di esso. Quando il vuoto è stabilito in movimento, l'immaginazione sostituisce la sensazione del proprio corpo. Incarna l'espressione: il reale diventa falso e il falso diventa reale. L'Elisir d'Oro in movimento applicato nel taijiquan, quindi, è un'illusione somatica. Una persona che tocca un corpo privo di intenzioni sperimenterà una direzione errata: sarà sbilanciato senza saperlo e potrebbe persino percepire erroneamente l'attore come inspiegabilmente potente. Da questa base, si possono costruire illusioni corporee o abilità marziali più sostanziali [12].

Immagine delle 55 trasformazioni del corpo (化身五五图) dal testo Xingming Guizhi 性命圭旨. Inserita dal traduttore.

La versione taoista del rituale Elisir d'Oro come insegnato da Liu Ming inizia con la visualizzazione degli attributi di Xuanwu. Prima al di fuori del corpo, la figura sostituisce presto il corpo sentito, manifestandosi in una serie di attributi percepiti somaticamente. Ad esempio, la pelle del dio è nera e infinitamente profonda come il cielo notturno; la sua armatura brilla verso l'esterno in tutte e dieci le direzioni e i suoi piedi sono nudi. Successivamente, come Xuanwu, i praticanti visualizzano Lord Lao circondato da arcobaleni, che iniziano di nuovo fuori dal corpo. I suoi attributi sostituiscono quelli del dio guerriero, aprendo la strada all'impiego di divinità immaginarie come intermediari per avvicinarsi al Dao. Shin-yi Chao (2011) ha trovato pratiche di visualizzazione di Xuanwu simili guardando le fonti della dinastia Song e Ming e ha anche identificato Xuanwu come un dio del tuono nei rituali daoisti. I rituali del dio del tuono erano parte integrante della guerra e della creazione della milizia, e venivano anche usati per la guarigione e per controllare il tempo (Meulenbeld 2007). I templi della torre di guardia di Xuanwu furono costruiti sul muro settentrionale dei villaggi nel nord della Cina nel 1500 (Taubes 2016). Chao descrive rituali di "trasformazione in divinità attraverso il raffinamento interiore", in cui un sacerdote daoista si trasforma temporaneamente in Xuanwu per appropriarsi dei suoi poteri (2011, 53). L'Elisir d'Oro inizia stabilendo il vuoto. Un dettaglio interessante della pratica di Song-Ming è che il corpo viene prima visualizzato come un albero o un tronco, quindi ridotto in cenere, lasciando il vuoto completo prima che la divinità venga visualizzata. Le visualizzazioni completamente attualizzate sono identiche alla pratica dello svuotamento perché il corpo sostanziale viene trasformato (capovolto) in uno immaginato. Ciò che si visualizza è meno importante del fatto che l'immagine sia spazialmente viva. Zhang Sanfeng, senza peso come una nuvola, circondato da arcobaleni può sostituire Lord Lao quando viene eseguito il taijiquan. Ai fini dell'Elisir d'Oro in movimento, i particolari della visualizzazione sono intercambiabili.

Immagine dello Spirito Yang che si Manifesta (阳神出现图)

L’Elisir d’Oro come rituale individuale, attualizza le visualizzazioni per ricreare spontaneamente la cosmologia del sé originale (ziran) e diventare uno con il Dao (Phillips 2009). La versione taijiquan del Golden Elixir è un processo di inversione e alternanza dei cicli di percezione-azione.

L'Epitaffio per Wang Zhengnan (1669) menzionato in precedenza è continuato da suo figlio Huang Baijia (1676). Paul Brennan traduce: “Shaolin è l'apice della raffinatezza per le arti esterne. Zhang Sanfeng era un esperto di Shaolin, ma capovolse l'arte e creò così la scuola interna. Ottenendone solo un po 'è sufficiente per sconfiggere Shaolin ”(2014). Meir Shahar dice: "Avendo imparato a conoscere Shaolin, ne ha invertito i principi" (2008, 176). Questo è il linguaggio dell'Elisir d'Oro e il motivo per cui Isabelle Robinet ha intitolato il suo lavoro sull'alchimia, The World Upside Down (Il Mondo Sottosopra, 2011). La storia di Zhang Sanfeng e la sua performance sono le stesse. Nella storia del taijiquan raccontata attraverso il mimo, il qi emerge dal caos prima come luce e la musica poi prende forma come essenza emergente, prima acqua, poi terra. Questo è seguito dalle trasformazioni improvvise del mitico imperatore Yu in Xuanwu, poi di Xuanwu in Zhang Sanfeng.

Conclusioni

Locandina del film intitolato Shenda 神打, Colpi Spirituali. Questo bigramma è riscontrabile in numerosi contesti anche legati a Shaolin. immagine inserita dal traduttore.

Mi sono immerso in uno studio comparativo del taijiquan come teatro-danza in un contesto culturale così come nella pratica dell'Elisir d'Oro. La fruizione trasformativa di questo viaggio (di ritorno) apre fiumi di esplorazione ben oltre il mio mestiere personale. A Hong Kong negli anni '80, Daniel Amos fu testimone di una forma di colpire lo spirito (shenda) in cui i partecipanti improvvisavano combattimenti mentre erano posseduti da personaggi divinizzati di opere popolari come Viaggio a Occidente (Amos 1983). Questo combattimento di tipo trascendentale è stato inquadrato dai suoi informatori come un trampolino di lancio verso l'iniziazione alle bande della Triade (Tiandihui). Quando le arti marziali sono praticate teatralmente possono produrre personaggi fisici capaci di trascendere i limiti della personalità e i vincoli dell'identità [13]. Questo approccio trasgressivo all'illuminazione può essere trovato anche nelle storie di Lü Dongbin e nel suo uso di spade magiche assassine (Eskildsen 2008).

Custodia di un DVD intitolato Ziran Shenda 自然神打, Colpi Spirituali Naturali. Questo video appartiene ad una serie sul Wudang. Immagine inserita dal traduttore.

Il ruolo di Zhang Sanfeng nel teatro è un dominio in gran parte inesplorato. Zhang Sanfeng che combatte cento banditi nella forma del taijiquan implica la connessione tra l'esecuzione di violenza da parte di un esperto e il processo per diventare un immortale. Tali storie mitologiche eseguite ritualmente erano una volta esperienze di religione molto diffuse in Cina (Cohen 1997; Shahar e Weller 1996; Johnson, 1989). Prima della rivolta dei Boxer, era comune per le arti marziali cinesi

da eseguire nel personaggio. Questo vecchio modo di fare le cose aveva enormi vantaggi psicologici, educativi, sociali e persino di abilità di combattimento che meritano di essere esplorati.

Una delle esecuzioni di Boxers seguiti alla vittoria delle Otto Nazioni Alleate. immagine inserita dal traduttore.

Meir Shahar ha sottolineato la probabilità che le arti marziali prima del XX secolo fossero strutturate attorno a nozioni di invulnerabilità, come spesso accade nel teatro (2012). L'elisir d'oro come fonte di abilità marziali e illuminazione era un tipo unico di allenamento per l'invulnerabilità, che faceva parte sia della cultura popolare che delle società segrete e che rimane in gran parte inesplorato. I rituali marziali di trasformazione in esseri trascendenti di ispirazione teatrale costituivano un percorso immortale accessibile al di fuori delle istituzioni formali del daoismo. La presenza di immortali taoisti nel teatro popolare ha esposto persone di tutte le classi sociali alle idee e ai metodi daoisti per diventare immortali. In questo regno, innumerevoli immortali, dei e altri esseri illuminati erano dotati di abilità magiche marziali. La connessione tra violenza e illuminazione è stata ampiamente messa in atto, se non riconosciuta. L'idea che le esperienze con la violenza possano portare all'illuminazione oa qualcosa di positivo dal punto di vista personale o sociale è di per sé un'idea trasgressiva nella maggior parte delle società contemporanee; tuttavia è uno che merita profonda considerazione. Riconoscere le origini del taijiquan in un rituale teatrale di canonizzazione che utilizza l'elisir d'oro per produrre abilità marziali è un buon punto per iniziare a ripensare ciò che sappiamo sulle arti marziali cinesi, in particolare il ruolo che svolgono nella religione.

NOTE

[1] I classici del taijiquan sono: 1) il Taijiquan jing, attribuito a Zhang Sanfeng, 2) il Taijiquan lun, attribuito a Wang Zongyue, 3) lo Shisan shi xinggong xin jue, attribuito a Wu Yuxiang, 4) lo Shisan shi ge, 5) il Dashou ge. Per una traduzione eccellente, vedere Swaim 1999. Probabilmente composti a metà del XIX secolo, divennero ampiamente disponibili nel 1912 (Wile 1996). Oggi sono fonte di controversia, poiché sono state "scoperte" versioni leggermente diverse, alcune attribuite a Zhang Sanfeng (Wile 2016).

[2] Il numero è stato aumentato a ventinove dallo storico Xu Zhen, da un esame più approfondito. Il numero è contestabile, perché Qi Jiguang scriveva in versi, mentre la forma taijiquan è un elenco di nomi per posture e movimenti (Wells 2005).

[3] Il movimento Wushu, creato dopo il 1949, ha proceduto a dare la priorità a uno stile di arti marziali virtuosistico, non narrativo, non rituale, atletico, che includeva balletto e acrobazie con l'esclusione dell'abilità marziale. La promozione e il controllo statale del Wushu ha inavvertitamente creato un movimento marziale puro sotterraneo, che è riemerso dopo la Rivoluzione Culturale (Amos 1983). I praticanti hanno nuovamente affermato l'idea delle arti marziali pure per distinguersi dai culti del qigong, che sono saliti alla ribalta e sono stati successivamente soppressi negli anni '90 (Palmer 2007).

[4] Primo in “L’Avventura di Shaolin” (1976), realizzato a Taiwan; più in particolare, in "Tai-Chi Master" di Jet Li (1993), originariamente intitolato Tai ji: Zhang San Feng.

[5] Vedi Docherty 1997; Favraud 2008; Henning 1999; Hsu 1998; Wile 2007; Wong 1993.

[6] Molti resoconti non marziali di Zhang Sanfeng sono anteriori all'epitaffio; il primo resoconto scritto è datato 1431 (Wong 1993, 3).

[7] Zhang Sanfeng fu canonizzato da tre diversi imperatori Ming (Wong 1993,57). Per un esempio di un rituale di canonizzazione per Guandi, vedere Johnson 2009, 120-22.

[8] Alcune forme di teatro rituale amatoriale, come il nuoxi 傩戏, una forma di possessione o trance mascherata, erano probabilmente migliorate da un artista con abilità marziali. Altre forme di teatro rituale, come le truppe dei demoni di Songjiang, attingono ancora all'addestramento alle arti marziali come base per l'espressione del movimento (Boretz 2010).

[9] This section is available as an annotated video: https://youtu.be/CAKBqB5vUeE

[10] Sotto i Qing, c'erano diversi tipi di teatro rituale, i cui copioni erano poemi epici in forma riassuntiva che i narratori usavano per ricordare versi fondamentali di storie che abbracciano centinaia di anni e richiedevano settimane per esibirsi.

[11] Attingendo alla mia esperienza personale, il vuoto non è esclusivo dei contesti religiosi cinesi. Può derivare da un profondo rilassamento, dall'assunzione di droghe o da stati di adrenalina. Gli incontri violenti e le esibizioni davanti a un pubblico hanno entrambi il potenziale per produrre stati adrenalinici. In Occidente, è più probabile che usiamo espressioni come stato alterato, perdita dell'orientamento del corpo, perdita della propriocezione o perdita di sensibilità, piuttosto che il "vuoto" generico cinese. Non sto suggerendo una perfetta sovrapposizione di termini. qui, solo che c'è un potenziale per il discorso interculturale (Wegner 2002; Blakeslee, 2007; Miller 2008).

[12] Questo è il cugino dei trucchi da salotto dei maghi occidentali della fine del 1800 chiamato "magnetismo" (Barton-Wright 1899). Il mio insegnante interno di arti marziali George Xu si riferisce a questo in modo stravagante come "potere spaziale".

[13] Miller (2012) elenca altri autori che hanno affrontato gli effetti psicosociali e fisiologici della violenza in un'appendice, altrove chiamata oplologia. Vedi anche Grossman 2002.

Appendici

Hong Junsheng dimostra la terza postura, di cui offre però un nome leggermente diverso Lancayi 拦擦衣, cioè "bloccare e sfiorare il vestito", immagine aggiunta dal traduttore

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