(Maestro Edoardo Antolini primo da destra, Maestro Mounes Santini secondo da destra e Debora Marchesini cintura nera 2°CHIEH terza da destra)
Domenica 14 giugno 2015 si è tenuto a Bologna presso il bellissimo Parco dei Cedri lo stage di Meihuaquan operativo organizzato dai maestri Storti e Bizzi entrambi 17°generazione di Meihuaquan.
Lo stage si è svolto nella pratica del Xiaojia (uno dei sottostili del Meihuaquan) approfondendo gli aspetti che portano all’applicazione pratica in combattimento (Ying quan 赢拳, pugilato della vittoria).
Lo studio si è svolto su quegli elementi che lo contraddistinguono come “vero Tradizionale” e che in quasi la totalità degli altri stili di Wushu che si definiscono tali, a parte poche eccezioni, sono ormai andati perduti.
Oltre all'aspetto pratico si è approfondito anche l'aspetto teorico che nel Meihuaquan ha una valenza molto importante e che purtroppo pochi maestri, istruttori e praticanti studiano e approfondiscono in maniera seria.
Per quale motivo ci sono scuole dove si imparano Taolu di Tradizionale e poi per combattere si usa il Sanda? Nei taolu che praticano che tipo di forze si allenano? Come le trasformano in tecniche di combattimento ? Qual è l’anello di congiunzione di queste due pratiche?, a queste ed altre domande si è avuto modo di rispondere con esercizi pratici che hanno impegnato tutto il gruppo in applicazioni e confronti uno contro uno.
Gli argomenti sviluppati durante la pratica sono stati :
1. Wushi - Le cinque posizioni – postura, respirazione, consapevolezza delle forze allenate. Concetti di massima staticità e di massima mobilità per l’allenamento del radicamento e della forza espressa verso l’esterno . Il proverbio cita : 练拳不练功到老一场空 -Allenare il pugilato senza allenare i fondamentali e' inutile (letteramente "Un campo vuoto")2. Bafangbu, propedeutica dal piccolo, al medio al grande Bafang. – E’ Il footwork del Meihuaquan. Negli stili di combattimento sportivo, così come nella boxe, uno dei primi insegnamenti è il footwork. Come ti devi muovere sul ring? Come tieni la distanza dall’avversario, come lo controlli o come lo attacchi?
Negli stili di Wushu Tradizionale questo elemento indispensabile è spesso trascurato o semplicemente non presente. Il Meihuazhuang ne ha uno proprio e caratteristico.
3. Shoutao – sono esercizi in coppia. Servono ad allenare la fuoriuscita di specifiche forze, l’allenamento di specifiche tecniche, il condizionamento degli arti e del corpo alle tecniche di attacco e difesa. Sono fondamentali per rendere la massima efficacia e la massima velocità dei colpi.
4. Tecniche di Yingquan – sono tecniche singole di applicazione libera, senza schemi e senza direzioni. Utilizzano le forze ed i concetti teorici del Meihuaquan. Sono tecniche di attacco, di parata, di schivata, di calcio, di palmo, di pugno, di ginocchio, etc. Sono il prerequisito allo sviluppo completo della tecnica di combattimento del Meihuaquan.
A questo importante incontro hanno partecipato maestri e praticanti da Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e dall'Umbria i maestri Edoardo Antolini (Tianlong Kung Fu Association di Perugia) e Mounes Santini (Scuola Italiana Newfight di Foligno) e la cintura nera 2°CHIEH Debora Marchesini i quali insieme agli altri praticanti hanno avuto modo di affrontare insieme un grande momento di sutdio, pratica, approfondimento e miglioramento del proprio Kung Fu.
Questa esperienza come tutti gli studi fatti dai maestri Antolini e Santini sono un patrimonio prezioso che andrà sicuramente ad ampliare il loro bagaglio tecnico e culturale sulle arti marziali tradizionali cinesi.
Come nella migliore tradizione marziale tutto questo sarà trasmesso ai propri allievi che potranno così seguire i loro maestri in un percorso di crescita e allenamento tradizionale sempre più ricco e specializzato.