2 novembre 2019

UNA RICERCA SULL'ORIGINE DEL TAI CHI CHUAN STILE YANG DEL METODO CHANG DSU YAO




A cura del Maestro Edoardo Antolini

Il Tai Chi Chuan che può essere scritto (o traslitterato) anche come: Taijiquan ed abbreviato come Taiji o Tai Chi è una delle branche del kung fu wushu cinese o arti marziali cinesi e si suddivide in vari stili (modi diversi di muoversi e concepire il combattimento).

Lo stile Yang (o della famiglia Yang) del Tai Chi Chuan è sicuramente lo stile più noto ed insegnato, tanto da essere spesso identificato col Tai Chi Chuan stesso per la minore diffusione degli altri stili principali quali Chen, Wu/Hao, Wu e Sun e di molti altri meno conosciuti e diffusi.

Data la sua ampia diffusione in Europa ed in America negli ultimi anni sono state codificate moltissime forme semplificate per agevolare lo studio di questa disciplina ai neofiti.

La versione contemporanea della Grande Forma di Yang Chengfu è nota con molti nomi a seconda del modo di contare il numero di movimenti che la compongono come: Forma 85, Forma 96, Forma 103 o Forma 108.

Molte scuole oggi utilizzano impropriamente sia il termine "Tradizionale" sia la denominazione di stile Yang "Originale", in quanto ormai è praticamente impossibile riconoscere quale sia lo stile originale poiché è documentato che fin dai tempi di Yang Lu Chan (fondatore dello stile Yang) sia lui che i suoi figli Yang Ban Hou e Yang Chien You, insegnarono la sequenza in modi diversi, in tempi diversi e a persone diverse.

La sequenza che viene definita "originale" è in realtà quella modificata più volte verso il 1930 da Yang Cheng Fu e tuttora presa come riferimento per identificare lo stile Yang e che è diversa dalla variante insegnata in Italia dal maestro Chang Dsu Yao.

Ad oggi il solo stile "Originale" è depositato e gestito esclusivamente dalla Famiglia Yang, nella quale è ben delineata la linea dei suoi appartenenti circa la responsabilità nel tempo della tradizione dello stile. Tale cronologia è condivisa da tutti gli esponenti passati e presenti della famiglia.

Il lignaggio ufficiale è:

1ª Generazione: Yang Luchan

2ª Generazione: Yang Jian Hou

3ª Generazione: Yang Chenfu

4ª Generazione: Yang Zhenduo

5ª Generazione: Yang Jun

Se da un lato all'interno del lignaggio ufficiale della famiglia Yang abbiamo un certo grado di chiarezza, in merito invece allo stile Yang insegnato dal Maestro Chang Dsu Yao abbiamo molte più difficoltà a delineare il lignaggio del suo insegnante o dei suoi insegnanti di Tai Chi Chuan in quanto fonti diverse riportano origini diverse. Da un lato abbiamo il maestro Chang Ching Po张庆朴1903-1963 e dall'altro il maestro Liu Baojun 劉保軍 1892-1947.

Il maestro Chang Ching Po 张庆朴o Zhang Qingpo nato nel 1903 e morto 1963 è stato un maestro di arti marziali cinesi che avrebbe insegnato a Chang Dsu Yao e ad altri commilitoni dell'accademia Militare di Guilin alcune forme di stili interni come: Xingyiquan, Baguazhang e Liangyiquan da quanto riportano alcuni testi italiani, poi alcune fonti si spingono fino ad ipotizzare l'insegnamento e la trasmissione del Tai Chi Chuan stile Yang.

Persa la guerra contro l'esercito maoista Chang Dsu Yao e altri membri dell'esercito Nazionalista fra cui anche Chang Ching Po, si sarebbero rifugiati a Taiwan a seguito della disastrosa sconfitta subita dalla loro fazione.

Secondo i libri italiani il maestro Chang Ching Po sarebbe stato un allievo di Yang Chengfu e avrebbe studiato anche con il Maestro Sun Lutang. Sempre secondo i testi italiani Chang Ching Po sarebbe morto negli anni settanta a Taiwan ma di lui oggi non sono reperibili tracce significative.

Da una ricerca effettuata in tal senso nel libro Taijiquan shiyongfa, tra i vari discepoli di Yang Chengfu c'è un tale Zhang Qinglin 张庆麟, che potrebbe essere identificato con Chang Ching Po, ma ancora una volta i dati non coincidono in quanto la biografia di Zhang Qinglin 张庆麟 non parla di fughe a Taiwan come scritto nei libri italiani ma afferma che sia nato nel 1913 e morto nel 1947 più verosimilmente in Cina e l'unico fragile elemento di collegamento fra i due personaggi è il cognome che in entrambi i casi è 张 Zhang o Chang.

Altre fonti invece indicano Liu Baojun (1892-1947) come insegnante di Tai Chi Chuan stile Yang del Maestro Chang ma anche qui non si hanno fonti o documenti che attestino questa trasmissione di insegnamenti tranne un presunto secondo nome di Liu Baojun 劉保軍 che i testi italiani sostengono essere Liu Jinchen 刘尽臣. Questo ultimo nome che corrisponde ad un allievo di Yang Chengfu è uno di quelli di cui però non si hanno notizie o foto da poter comparare e dove l'unico fragile elemento di collegamento è l'assonanza fra i due cognomi 劉 e 刘ovvero Liu.

Chiudo con una serie di domande aperte:

Chang Ching Po 张庆朴 con il suo presunto secondo nome Zhang Qinglin 张庆麟 è stato o non è stato un allievo di Yang Cheng Fu?

Liu Baojun 劉保軍 con il suo presunto secondo nome Liu Jinchen 刘尽臣 è stato o non è stato un allievo di Yang Cheng Fu?

Il maestro Chang Dsu Yao da chi ha imparato il Tai Chi Chuan stile Yang che ancora oggi viene trasmesso nelle scuole che adottano il suo metodo?

Quale variante della forma 108 è quella trasmessa nelle scuole che adottano il metodo Chang?

Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Chang_Dsu_Yao
https://it.wikipedia.org/wiki/Chang_Ch%27ing_P%27o
https://it.wikipedia.org/wiki/Liu_Pao_Ch%27%C3%BCn
https://it.wikipedia.org/wiki/Yang_Chengfu
https://it.wikipedia.org/wiki/Sun_Lutang
https://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan
https://it.wikipedia.org/wiki/Taijiquan_stile_Yang
Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 1°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1986. ISBN 88-272-0016-9
Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 2°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1987. ISBN 88-272-0211-0
Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. L'enciclopedia del Kung Fu Shaolin, Volume 3°. Roma, Edizioni Mediterranee, 1989. ISBN 88-272-0356-7
Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Il Tai Chi Chuan, il segreto dell'energia vitale. Milano, De Vecchi Editore, 1996 (ris.). ISBN 88-412-2013-9
Chang Dsu Yao, Roberto Fassi. Corso pratico di Tai Chi Chuan. Milano, De Vecchi Editore, 1993. ISBN 88-412-1364-7 ISBN 88-412-2019-8