20 giugno 2014

SOCRATE, UNA RIFLESSIONE


Riprendendo un manoscritto di Bruce Lee del 1964 ho trovato interessante riportare qui per gli allievi della mia scuola, la Tianlong Kung Fu Association di Perugia e per tutti gli appassionati e interessati di Kung Fu - Wushu, alcune delle riflessioni fatte sul pensiero del filosofo greco. Il manoscritto riporta "Socrate è riuscito a convincere Callicle che entrambi sono d'accordo sul fatto che il bene è l'opposto del male e che i due non possono esistere contemporaneamente." ora qui potremmo argomentare pro e contro questa affermazione ma se dovessimo prendere in considerazione le dottrine orientali, che sempre più dagli anni '60 sono state comparate e assimilate nelle loro riflessioni ai concetti di quella che è la scienza e il pensiero filosofico/scientifico contemporaneo (vedi le implicazioni nella fisica quantistica), noteremmo che l'espressione di questo concetto così come è stato espresso non può trovare riscontro. Bruce Lee infatti continua affermando in modo concreto che "Bene e male o piacere e dolore esistono uno per l'altro. Invece che opposti, sono complementari e in funzione l'uno dell'alltro. Innanzitutto, se non ho mai provato il dolore come posso riconoscere il piacere, o viceversa?". La risposta a Socrate è quanto mai vicina al concetto del Tao e parallelamente anche a quanto si è verificato nella scienza dai primi anni del novecento ad oggi. Nel Kung Fu è necessario comprendere bene questo tipo di analisi e di pensiero che va poi riportato in quello che è il combattimento (argomento approfondito durante le lezioni agli allievi) in quanto l'approccio mentale, lo sviluppo delle componenti che sono alla base del confronto corpo a corpo in una fase che possiamo definire più profonda comporta conoscenze e competenze molto più approfondite che il semplice tirar di pugni e calci. La conclusione di Bruce Lee, tipica ed in linea con la sua visione del mondo delle arti marziali è la seguente: "Volgendo lo sguardo al cielo posso distinguere una stella più piccola, perchè ce ne sono di più grandi, e se non ci fosse il cielo nero, non ci sarebbero nemmeno le stelle. Non si tratta di una lotta tra il bene e il male, ma piuttosto del fluire come onde nell'acqua". Proprio il tema dell'acqua è il tema conduttore del pensiero di Bruce Lee, essere acqua, fluire come l'acqua, essere morbidi e forti allo stesso tempo comporta una totale partecipazione di se nell'azione, nel combattimento e nella vita di tutti i giorni scardinando il pensiero cartesiano della divisione tra l'Io e il mondo.

M. Edoardo Antolini