La teoria e la filosofia che sta dietro ai cinque elementi è un altro dei metodi, dei tentativi dei pensatori cinesi per il raggiungimento della comprensione del mondo e delle sue leggi. I cinque elementi cosi come riportati in figura, e qui è importante sottolineare questo concetto, non indicano gli elementi descritti come appunto fuoco, terra, metallo etc. ma esprimono attraverso la loro corrispondenza di significato con l'elemento un concetto dinamico e di attività. I Wu Hsing che nascono dall'interazione tra Yin e Yang sono quindi l'espressione di cinque concetti attivi e non immagini statiche, il termine Hsing infatti può significare: camminare, muoversi, fare, operare, concetti che incorporano con se un'attività dinamica ed operosa nel suo essere. Potrebbero essere definite anche le cinque fasi per connotare proprio il loro carattere transitorio o meglio per descrivere il loro ruolo all'interno di un processo attivo in continuo mutamento. I cinque elementi sono dunque interdipendenti uno dall'altro e coesistono nelle loro azioni e nei loro mutamenti. Nella cultura cinese spesso sono stati associati a molti aspetti e fenomeni come le emozioni, gli organi del corpo, le direzioni, i colori, i sapori, le stagioni etc. Questo parallelismo di pensiero, questo legare i cinque elementi a determinati fenomeni della natura come della vita umana ha portato il pensiero cinese a sviluppare un metodo di analisi, percezione e comprensione del mondo che vede l'uomo non più come essere isolato ma come facente parte di un microcosmo in stretta relazione con il macrocosmo.
Il processo di interdipendenza tra i cinque elementi è poi regolato da quattro grandi principi che sono: mutua creazione, reciproca vicinanza, mutua distruzione e reciproca paura. Nel prossimo scritto vedremo meglio le interazioni tra le cinque fasi e le spiegheremo meglio le loro relazioni e dipendenze.
M. Edoardo Antolini