2 giugno 2014

IL TAOISMO, LA FILOSOFIA, LA FISICA, IL KUNG FU (parte 2)


Il grande interesse nel Kung Fu tradizionale e in tutto quello che lo circonda e lo compone mi ha portato ad approfondire anche aspetti che vanno oltre quello che erroneamente viene considerato e venduto come "sport". In questa seconda parte affronteremo in maniera sempre leggera ma più precisa alcuni dei legami tra il taoismo e la meccanica quantistica per porre un ulteriore tassello in quel ponte che va da occidente ad oriente e che lega in modo stupendo pensieri molto lontani tra loro.
Nei testi buddhisti e taoisti il mondo è concepito in termini di movimento, flusso e mutamento. Queste caratteristiche dinamiche delle filosofie orientali ne sono la componente fondamentale e portante. La visione dell'universo da parte dei filosofi e pensatori orientali, era intesa come una rete inestricabile fatta di interconnessioni dinamiche e mai statiche. Una rete cosmica viva, in perenne respiro, che cresce e mutua continuamente. La fisica moderna è giunta alla medesima conclusione e descrivere l'universo come una rete di relazioni intrinsecamente dinamica. Nella meccanica quantistica l'aspetto dinamico della materia lo vediamo manifestato nella natura ondulatoria delle particelle subatomiche. Un ulteriore passo verso il congiungimento di questi due mondi, la filosofia orientale e la scienza moderna si ha considerando anche la teoria della relatività nella quale l'inseparabilità dello spazio-tempo comporta che la materia non può essere separata dalla sua attività. Nel mondo del molto piccolo quindi le proprietà delle particelle subatomiche sono comprese in un contesto dinamico, di interazione e di trasformazione. Come già scritto nel precedente articolo, le particelle sono anche onde e il loro comportamento è di fatto molto singolare. E' interessante notare infatti come più si costringe una particella in uno spazio definito molto piccolo più questa "si agita" e si muove velocemente. Quindi ogni particella è intrinsecamente "agitata" e portata a muoversi, la materia, gli oggetti, basti pensare ad un pezzo di metallo se visto da molto vicino brulica di attività. La materia non è dunque mai inerte e ferma, le forme molecolari con cui si legano gli atomi sono sempre in movimento ed oscillano alle vibrazioni del loro ambiente.

Maestro Edoardo Antolini

"La quiete in quiete non è la vera quiete. Soltanto quando c'è quiete in movimento può apparire il ritmo spirituale che pervade cielo e terra." (da uno scritto taoista - T.K.T.)

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