5 aprile 2021

PRATICA RELIGIOSA E MARZIALE NEI VILLAGGI CINESI: ASPETTI RITUALI DELLE ARTI MARZIALI CINESI TRADIZIONALI

 

“Religious and Martial Practice in Chinese Villages: Ritual Aspect of Traditional Chinese Martial Arts”, Dr. Ernest Kozin, Sourasky Central Library, Tel Aviv University, Israel

Pubblicato in origine nel libro “Traditional Martial Arts As Intangible Cultural Heritage”, Living Heritage Series, Published by ICHCAP, 95 Seohak-Ro, Wansan-Gu, Jeonju / ICM, 577, Geumneung-dong, Chungju-si, Chungcheongbuk-do, 27438 Republic of Korea, Jeollabuk-do, 55101 Republic of Korea, 2020, ISBN 979-11-969642-2-1

Tradotto da Storti Enrico, con il permesso dell’autore e della sua Università.

Il testo originale non conteneva note, né ideogrammi (a parte due), che sono un aggiunta del traduttore. Alcune immagini sono state aggiunte dal traduttore per evidenziare alcuni concetti o informazioni.

Introduzione

Le arti marziali cinesi presentano una combinazione unica di combattimento sia a mani nude che con armi, con esercizi calistenici, esercizi di respirazione, tecniche di meditazione ed elementi della medicina tradizionale cinese. Fu nel tardo periodo imperiale della storia cinese (dinastie Ming e Qing, 1368-1912) che il combattimento popolare a mano nude divenne un sistema multiforme con caratteristiche che anvano oltre la ristretta struttura del semplice combattimento. Le fonti testuali sopravvissute attestano che durante il periodo di transizione Ming-Qing, le arti marziali erano percepite da molti praticanti come una pratica religiosa. Sia i taoisti che i buddisti si sono spesso rivolti all'addestramento per il combattimento a mano nuda nel tentativo di raggiungere vari obiettivi religiosi, che si trattasse di illuminazione spirituale o immortalità. Tuttavia, come suggeriscono prove testuali scoperte di recente, è stata la religione popolare cinese a rivelare le relazioni più intime con la pratica delle arti marziali.


Quelle che precedono sono le pagine di una versione del Soushenji prese dal sito della Cambridge University che contengono la storia di Song Daxian che combatte il Fantasma 宋大贤斗鬼. Le pagine si leggono da destra a sinistra e le righe dall’alto verso il basso.


Parte inseparabile della cultura cinese, la tradizione del combattimento a mano nuda autoctono era (ed è tuttora) profondamente radicata nella vita rurale, e si manifestava in modo particolarmente vivido nelle usanze religiose e nelle attività rituali dei villaggi. La religione popolare, un sistema molto intricato a sé stante, contiene un evidente elemento marziale. Ad esempio, si crede fermamente che l'impiego della forza fisica diretta contro i poteri soprannaturali malevoli non sia solo possibile, ma a volte sia efficace quanto qualsiasi altro mezzo protettivo rituale, come zhou (incantesimi) e fu (talismani). La credenza popolare che gli esseri umani possano sconfiggere gli spiriti maligni a mani nude si riflette nelle fonti letterarie già nel IV secolo d.C. Una storia inclusa in Soushen ji 搜神记 (Alla ricerca del soprannaturale), compilata da Gan Bao 干宝 (280? –336), ne è un esempio. Secondo il racconto, durante la notte in un padiglione infestato, un certo Song Daxian 宋大贤 è stato sfidato da uno spirito malvagio a un incontro di combattimento a mano nuda ed è riuscito a uccidere il fantasma usando una tecnica di presa:

Il fantasma se ne andò, solo per tornare qualche tempo dopo. "Dobbiamo ora impegnarci nel combattimento a mano nuda?" ha detto. "Molto bene", rispose Daxian, e prima che queste parole venissero pronunciate, il fantasma era davanti a lui, ma era così stretto intorno ai lombi che poteva solo piangere per l'angoscia "Sto morendo!" Daxian procedette, uccidendolo alla fine. La mattina dopo, vide che era una vecchia volpe.

(leggermente modificato da De Groot, [1910] 1964: 595–596)

Immagine che corredava un articolo che descriveva la storia di Song Daxian che combatteva con il Fantasma 宋大贤斗鬼

La storia di Gan Bao può essere considerata un primo esempio di esorcismo eseguito mediante arti marziali. Ancora oggi, le cerimonie e le celebrazioni religiose sono accompagnate da gruppi di artisti marziali che dimostrano varie routine di combattimento a mano nuda nei cortili dei templi, purificando il suolo sacro dagli spiriti maligni. Divinità marziali come Xuanwu (Guerriero Oscuro), Sun Wukong, Guan Yu, Jingang Shen 金刚神(Divinità Attendente di Buddha), Li Nezha e molte altre sono considerate dagli abitanti dei villaggi particolarmente potenti quando invocate nel corso di rituali di esorcizzazione; questi rituali includono vari tipi di armi tradizionali, come spade, alabarde, lance e così via. I templi locali servivano spesso come terreno di addestramento popolare per gli istruttori di arti marziali e i loro discepoli. Il rapporto tra religione locale e pratica marziale durante la tarda era imperiale (cioè, nel periodo di tempo in cui le arti marziali tradizionali presero la loro forma attuale), merita particolare attenzione, poiché il problema della violenza nella Cina premoderna sta diventando un importante argomento di ricerca nel campo degli studi storici, antropologici e religiosi. Un numero crescente di pubblicazioni accademiche (vedi, ad esempio, Naquin, 1981; Esherick, 1987; Katz, 1995; Ter Haar, 1998; Shahar, 2008; Boretz, 2011; Meulenbeld, 2015) mostra un crescente interesse scientifico per le interazioni marziali ( che sono violente per definizione) e religiosa (che a volte possono apparire bellicose e sanguinose) nella Cina tardo imperiale.

Il Manoscritto dell'Henan ed i Suoi Autori

Mappa del distretto di Zhengzhou in Henan a cui appartiene la "Contea" di Gongyi che si trova nel cofine Nord Ovest

Nell'affrontare argomenti come quelli sopra menzionati, gli studiosi sono spesso ostacolati da un grave problema metodologico, vale a dire la mancanza di prove documentali affidabili. Le tecniche di combattimento a mano nuda si sono evolute tra gli strati analfabeti della popolazione e raramente sono apparse all'élite istruita cinese come materia degna di riferimento. Quindi, alla luce di tale insufficienza di dati originali, il manoscritto recentemente scoperto discusso in questo saggio potrebbe far luce sulle interrelazioni tra le arti marziali cinesi e la religione popolare nella
Cina rurale del nord.
Risalente al tardo periodo Qing (1644-1912), il manoscritto ha avuto origine in uno dei villaggi che circondano il monastero di Shaolin, il rinomato centro buddista di arti marziali nella provincia di Henan. Come mostra un'analisi testuale preliminare, il manoscritto scoperto è un frammento di una guida enciclopedica sulle arti marziali che, presumibilmente, non esiste più. A causa dei riferimenti sparpagliati nel testo, si può intuire che il titolo del libro fosse Manuale del Metodo di Combattimento del Sistema Famigliare (Quanfa tongzong pu 拳法统宗谱1). È difficile datare il Manuale con precisione: le date nel frammento superstite coprono il periodo dal 1885 al 1907.

Una parte importante del manoscritto dell'Henan include un indice del Manuale perduto e una serie di prefazioni. Secondo questa parte del testo, il Manuale conteneva informazioni dettagliate su vari stili di arti marziali, la maggior parte dei quali erano e sono tuttora ampiamente conosciuti e praticati nel nord della Cina. Il libro era illustrato con rappresentazioni di tecniche di pugni e armi, nonché con diagrammi anatomici e di agopuntura. Presentava anche formule in rima, poesie, discorsi teorici sulle categorie filosofiche tradizionali come qi-energia, yin yang e wu xing (cinque fasi). Quindi, come nuova prova testuale, il manoscritto dell'Henan fornisce materiale primario unico per un'indagine approfondita sull'addestramento marziale nella Cina settentrionale tardo imperiale.

Ancora più significativo, il manoscritto rivela l'intima relazione tra la pratica marziale e religiosa nei villaggi cinesi. Le arti marziali cinesi si sono evolute all'interno di una cornice culturale unica e in costante contrasto con le attività rituali popolari. Un esame superficiale della struttura del manoscritto fornisce una buona indicazione di questo. La parte iniziale del testo presenta una raccolta di resoconti di scrittura spirituale, incantesimi e descrizioni meticolose di cerimonie di esorcismo violento con immagini di incantesimi magici protettivi. Incantesimi simili furono impiegati dai Boxer (Yihetuan) nei rituali di invulnerabilità durante la Rivolta dello scorso XIX secolo. Inoltre, il principale insegnante di arti marziali e protagonista dell'intera opera funziona anche come un partecipante attivo di sedute spiritiche, forse come mezzo spirituale. Questo singolare fenomeno dimostra un altro tipo di legame tra credenze popolari e arti marziali tradizionali.

Il frontespizio del manoscritto dell'Henan © The Shaolin Monastery

Due dei quattro talismani allegati al manoscritto © The Shaolin Monastery

L'intero manoscritto ruota attorno alla figura di Li Jingchuan 李景川 (1835–?), Nativo del villaggio di Xiaoxiang 小相村, contea di Gongyi 巩义, provincia di Henan. Il testo ci dice che Li era un esperto artista marziale che aveva studiato combattimento a mano nuda sotto la tutela di tre maestri, due dei quali erano membri di una setta locale chiamata Huanglian Jiao 黄莲教 (Dottrina del Loto Giallo). Più tardi Li Jingchuan si dedicò alla raccolta di vecchi trattati di arti marziali e, alla fine, compilò il voluminoso Manuale Pugilistico.

Durante l'estate e l'autunno del 2016, ho fatto diversi viaggi nei distretti rurali della provincia di Henan, con l'obiettivo di trovare i discendenti delle persone menzionate nel manoscritto e conoscere la tradizione marziale e la vita religiosa della zona. Il mio principale informatore nel villaggio di Xiaoxiang era il signor Li, vicepresidente del comitato editoriale della genealogia della famiglia Li (Lishi Jiapu 李氏家谱 , 2009) e, per una fortunata coincidenza, un discendente diretto di Li Jingchuan. Secondo il signor Li, negli ultimi dieci anni la famiglia Li del luogo ha fatto molti sforzi per restaurare i vecchi edifici di famiglia e studiare la storia del clan. Questa attività comune è probabilmente ciò che ha reso noto il nome di Li Jingchuan agli attuali abitanti del villaggio: il signor Li l'ha trovato facilmente nella genealogia tra i rappresentanti della 14a generazione e mi ha guidato alla casa dove un tempo viveva il maestro. . Tra le varie reliquie di famiglia che mi sono state mostrate, l'unico oggetto esistente tra gli strumenti di allenamento di Li Jingchuan era un peso di pietra per il sollevamento di 110 libbre (50 kg) utilizzato per sviluppare forza fisica e resistenza.


Li Jingchuan’s lifting stone weight© Gili Kozin-Ulmer

due discendenti diretti di Li Jingchuan di fronte all'ingresso della sua abitazione © Gili Kozin-Ulmer

Vestigia del cortile di addestramento di Li Jingchuan© Gili Kozin-Ulmer

Secondo i miei informatori, dalla fine dell’epoca Ming fino all’epoca Qing i rappresentanti del ricco clan Li ebbero la reputazione di filantropi locali e furono attivi promotori dell'educazione tradizionale confuciana. Come ha ricordato uno degli anziani membri del clan Li, riferendosi alle parole dei suoi genitori, alla fine dei Qing e per tutto il periodo Repubblicano la famiglia Li gestiva una scuola locale per i bambini del villaggio e un cortile per l'addestramento alle arti marziali. Li Jingchuan, che, secondo i racconti dei suoi seguaci, "fin dalla sua giovinezza imparò i classici confuciani ... ma era costantemente preoccupato per gli scritti privi di significato che sono privi di uso pratico ", probabilmente aveva solo un'istruzione limitata.

Rituali Marziali e Arti Marziali

Una caratteristica unica del manoscritto dell'Henan è che esso fornisce un singolare esempio di scritti religiosi e marziali mescolati insieme in un manuale di combattimento a mano nuda. Il manoscritto include i resoconti di tre rituali di scritture spiritiche che hanno avuto luogo nel 1903 e nel 1904 in un villaggio nella parte nord-orientale della provincia di Henan. La pratica della scrittura spirituale, che può essere fatta risalire alla dinastia Song (960-1279), occupa un posto centrale nella religione popolare cinese. Ha avuto origine come rituale di divinazione popolare e ha gradualmente guadagnato popolarità nei circoli letterari. Durante la seduta rituale, si crede che lo spirito di un essere divino (dio, immortale, eroe popolare divinizzato, ecc.) possieda il medium, che poi parla o scrive a scopo di guarigione, predizione o istruzione morale. Inoltre, la seduta richiede la presenza di un lettore che legga e richiami i caratteri tracciati dal medium su una superficie ricoperta di sabbia o farina, e di uno scrivano che registri il testo rivelato su carta (Jordan e Overmyer, 1986, p. 37 ).

Questo è un incantesimo intitolato "gli otto grandi Vajrapani chiudono la porta dell'illuminazione 八大金刚锁法门"

Come risulta dal testo del manoscritto, Li Jingchuan partecipava attivamente alle sedute spiritiche, forse in qualità di medium. Nel corso di ogni seduta spiritica, i partecipanti al rituale, la maggior parte dei quali erano licenziati - rappresentanti del rango più basso nella classe dei letterati d'élite - invocavano lo spirito di Zhang Qingdong 张清栋, il defunto mentore di boxe di Li Jingchuan. Uno degli incantesimi descritti nel manoscritto dell'Henan che è stato "conferito dall'insegnante immortale Zhang" durante la seduta spiritica recita:

I Quattro Grandi Generali Celesti, gli Otto Grandi Vajrapani, i Cinque Spiriti Sacri di Buon Auspicio, i Tredici Grandi Re, Li Cunxiao Corpo di Ferro, si uniscono per proteggermi in modo che i fantasmi non invadano il mio corpo. A nome dell'Altissimo Lord Lao1, esegui immediatamente il mio ordine, in conformità con la legge!

i quattro grandi sovrani del Cielo 四大天王

La maggior parte delle divinità menzionate nell'incantesimo sono dèi guerrieri o eroi popolari marziali divinizzati. "Quattro Grandi Generali Celesti" può riferirsi ai quattro principali Dei del Tuono, mentre "Cinque Spiriti Sacri di Buon Auspicio" probabilmente corrisponde ai Re Divini dei Cinque Quarti. Entrambi i gruppi sono venerati come comandanti degli eserciti spirituali che vengono convocati in rituali protettivi (Meulenbeld, 2015, pp. 68-69). Vajrapāṇi (cinese: Jingang shen) è una divinità marziale buddista. È ritratto come un potente guerriero dall'aspetto feroce, che brandisce un vajra (jingang) o fulmine. Vajrapāṇi appare da solo o come due spiriti guardiani che si trova/no su ciascun lato dell'ingresso del tempio. Nel monastero di Shaolin, questo dio era stato venerato come dispensatore di forza fisica (Shahar, 2008 pp. 37–42). "Tredici Grandi Re" molto probabilmente si riferisce agli eroici Tredici Sommi Protettori (Shisan Tai Bao 十三太保). Questi erano tredici valorosi guerrieri che servirono il signore della guerra Li Keyong 李克用 in qualità di figli adottivi. Li Keyong (856–908) era il governatore militare nello Shanxi settentrionale durante la tarda dinastia Tang (618–907) e il padre dell'imperatore Zhuangzong del Tardo Tang (923–937).

Rappresentazione di Li Cunxiao 李存孝 che brandisce un Pennello Stretto tra le Nocche delle Dita (笔捻挝). Questi Tredici Sommi Protettori, provenienti dalla famiglia Li, sono spesso rapprasentati nell’Opera Cinese.

Li Cunxiao 李存孝 (att. 894) era uno dei Tredici Sommi Protettori, un figlio adottivo di Li Keyong. A seguito di intrighi e rivalità con un altro figlio adottivo di Li Keyong, Li Cunxiao si unì ai nemici di suo padre, ma essendo stato sconfitto da Li Keyong fu imprigionato e giustiziato come ribelle. È straordinario che un uomo che ha apertamente violato i principi fondamentali della pietà filiale e della lealtà si sia trasformato in un eroe popolare e in una divinità invocata dai letterati confuciani. Apparentemente, sono state le abilità marziali di Li Cunxiao e la sua reputazione di combattente spietato ad attrarre i praticanti di arti marziali. La sua sfida durante un assedio esemplifica questo:

[Dopo] essere arrivato, Li Cunxiao con cinquecento cavalieri scelti circondò l'accampamento Bian e gridò: “Noi… siamo venuti per oziare. Mangeremo la carne dei tuoi soldati paffuti; ordina, quindi, ai più grassi di uscire e combattere. " (Sima [1084] 2001, p. 258: 6)

Tale spavalderia non aveva solo lo scopo di spaventare il nemico fino alla sottomissione. Come ha dimostrato Meir Shahar, il cannibalismo rituale era effettivamente praticato all'inizio della Cina come forma autorizzata di violenza politica, quando i guerrieri Zhou smembravano e mangiavano i loro nemici sconfitti. In tutta la storia cinese, compreso il periodo relativamente recente della Rivoluzione Culturale, mangiare la carne dei rivali sarebbe servito a umiliare gli avversari prostrati e allo stesso tempo a consolidare la vittoria e rafforzare i legami di fratellanza tra i guerrieri (Shahar, 2015, pp. 9-12).

Ye Chenglan 叶盛兰 interpreta Li Cunxiao 李存孝

Anche il soprannome di Li Cunxiao "Corpo di Ferro" (tieti 铁体) è significativo, poiché potrebbe indicare che l'incantesimo faceva parte della tecnica di invulnerabilità nota come camicia di tessuto di ferro (tiebushan 铁布衫). Incorporata nella pratica delle arti marziali durante il tardo periodo imperiale, questa tecnica è ancora diffusa nelle moderne scuole di combattimento a mano nuda con il nome generico di "coltivazione dura del Qi " (ying qigong 硬气功). Il metodo prevede di martellare il corpo con intensità gradualmente crescente con attrezzi di varia durezza (pestelli di legno, mattoni cotti, aste di metallo, ecc.), Accompagnati da esercizi di respirazione. Tradizionalmente si credeva che alcuni risultati potessero essere raggiunti dopo diversi anni di formazione ininterrotta.

Nella seconda metà del tardo periodo imperiale, la tecnica della Camicia di Ferro fu adottata da membri di vari gruppi di ribelli millenaristi, come i Boxer. I settari migliorarono la loro pratica della Camicia di Ferro con un appello ai poteri soprannaturali per riceverne assistenza. Si credeva che le divinità marziali e gli eroi popolari divinizzati, invocati per mezzo dei talismani e degli incantesimi, discendessero sulla persona, possedendo il suo corpo e rendendolo impenetrabile a spade, lance e persino proiettili. Di conseguenza, ci si aspettava che l'effetto desiderato si manifestasse dopo un periodo di addestramento molto più breve, a volte solo due o tre giorni dopo il rituale di iniziazione. In questi casi, battere il corpo con oggetti duri e affilati divenne, in sostanza, una prova di devozione religiosa piuttosto che un esercizio di rafforzamento di routine (Esherick, 1987, p. 106).
Nel testo del manoscritto dell'Henan, Li Jingchuan è esaltato come un abile artista marziale e un instancabile tutore. I 26 stili di combattimento a mano nuda menzionati nel testo illustrano la vasta esperienza di combattimento di Li Jingchuan, e allo stesso tempo riflettono la varietà della pratica delle arti marziali nella Cina settentrionale rurale nella tarda era imperiale. Prendendo in considerazione il lasso di tempo fornito dal Manuale, si nota che il regno di Guanxu (1875-1908) ha assistito a una cospicua proliferazione di stili di combattimento a mani nude. Nel presente saggio, a causa dei limiti di formato, mi riferisco solo agli stili più rilevanti per l'argomento principale di questa discussione.

Fuzi Quan 父子拳 (Pugilato Padre-Figlio)

Questa tecnica, comunemente conosciuta oggi come Meihua Quan 梅花拳 (Pugilato del Fiore di Prunus mume) è ancora ampiamente praticata nelle zone rurali della Cina settentrionale. Il nome "Fiore di Prunus mume" si riferisce alla caratteristica principale dello stile - una routine di allenamento che si svolge lungo cinque linee rette che si irradiano verso l'esterno da un punto centrale. Lo stile ha ricevuto il suo nome dal metodo di spostamento che sarebbe simile a un fiore e dalle cinque posizioni di base che corrispondono ai cinque petali del fiore1.

Per quanto riguarda l'epiteto fuzi (Padre e Figlio), secondo la tradizione del Meihua Quan è stato aggiunto per enfatizzare il modo di trasmettere le abilità di combattimento manuale esclusivamente attraverso il lignaggio dei genitori all'interno di una singola famiglia2. Il Meihua Quan era praticato nella provincia di Henan già nel XVII secolo, come risulta da un manuale sopravvissuto intitolato “Introduzione alla pratica marziale” (Xiwu xu, 1742), scritto da Yang Bing (nato nel 1672). Nel diciannovesimo secolo, il Meihua Quan apparve nei documenti ufficiali di Qing non solo come una scuola di combattimento a mano nuda, ma anche come una società religiosa con una propria dottrina e una pratica spirituale distinta. Mentre alcuni membri di questa associazione, chiamata Meihua Quan Jiao (Insegnamento del pugno dei fiori di Prunus mume), erano impegnati nelle arti marziali, altri operavano come guaritori e maestri di rituali specializzati in rituali di combustione dell'incenso (Zhou, 2015, p. 12). Durante un viaggio di ricerca sul campo nell'ottobre 2016 nelle aree rurali della contea di Guangzong, Hebei, ho avuto l'opportunità di osservare una di queste cerimonie, che si è svolta nel tempio ancestrale di una filiale locale della Società del Fiore di Pruno. Il tempio stesso era una stanza minuscola e buia nella casa privata del capo maestro del Meihua Quan. Sull'altare antico, diversi bruciatori di incenso erano posti davanti a una fila di tavolette con i nomi dei patriarchi Meihua. La cenere d'incenso ammucchiata nei bruciatori; come ho capito in seguito, la cenere è stata intenzionalmente lasciata lì per un uso rituale. Accanto al capo maestro, una persona anziana ha partecipato alla cerimonia, che sembrava piuttosto semplice: è stato acceso l'incenso e i due uomini si sono inginocchiati davanti all'altare, cantando a bassa voce.

L'altare nel vecchio tempio della Società di Meihua Quan © Gili Kozin-Ulmer

Dopo la cerimonia, quando ho tirato fuori un po 'di denaro dalla mia tasca per fare una donazione simbolica (che era una somma di denaro piuttosto piccola, ma, come mi ha detto in seguito la mia guida cinese, per gli standard locali sembrava un gesto stranamente generoso), l'uomo anziano mi ha informato che non c'era bisogno di beneficenza. Tuttavia, ha aggiunto, se lo desideravo, sarebbe stato felice di eseguire un rituale di guarigione per la mia famiglia in segno di gratitudine per la mia generosità. Poi ha chiesto l'età della persona più anziana della mia famiglia. Gli ho detto che questa era mia suocera, che a quel tempo aveva quasi 80 anni. Raccogliendo e accendendo un fascio di sottili bastoncini d'incenso, il vecchio eseguì il kow-tow 叩头 davanti all'altare, tenendo l'incenso con entrambe le mani, e recitò brevemente dei mantra. Quando il canto finì, lui si alzò ed esaminò il mozzicone di incenso fumante da tutti i lati. Indicando una serie di bastoncini luminosi, mi informò che mia suocera aveva recentemente avuto problemi con lo stomaco, le ginocchia e il rachide cervicale, sintomi che, considerando la sua età, erano abbastanza prevedibili, ma comunque sorprendentemente accurati. Se ho capito bene la sua ulteriore spiegazione, i bastoncini di incenso rappresentavano gli organi interni e varie parti del corpo umano. Il maestro rituale stimava le funzioni degli organi in base alle caratteristiche dei corrispondenti bastoncini di incenso.

Uno degli altari nel Nuovo tempio della Società di Meihua Quan © Gili Kozin-Ulmer

Quando il rituale fu finito, mi preparavo a lasciare il tempio - a quel punto l'anziano della setta mi si è avvicinato e mi ha detto: “Posso dire che al momento anche tu hai un problema; vale a dire, difficoltà finanziarie. È vero?" Questo era, ovviamente, vero. "Smettila di spendere soldi con noncuranza e la ricchezza verrà da te." E con questo, mi porse una minuscola busta di carta gialla con caratteri scritti a mano che recitavano "la santa medicina" (聖藥). “Questo è il rimedio per tua suocera. Lascia che metta un dito di questo nel suo tè ogni mattina per dieci giorni, e sicuramente migliorerà! " La busta conteneva apparentemente le ceneri dell'incenso prelevate dall'altare.

Erlang Danshan Quan 二郎担山拳(Pugilato di Erlang che Trasporta Montagne)

rappresentazione della figura mitologica Erlang Danshan

Il nome della tecnica successiva menzionata nel manoscritto, Erlang danshan quan (pugno di Erlang Trasporta Montagne), deriva dalla storia popolare "Erlang trasporta montagne e insegue il sole" 二郎担山赶太阳. Il mito racconta come un eroe di nome Erlang, portando montagne con un palo da spalla, inseguì i tanti soli che avevano bruciato la Terra. Dopo aver catturato i soli, Erlang li sottomise premendo su di loro con le montagne. Evidentemente ispirati dall'impressionante immagine iconografica di questa prodezza di forza, gli adepti delle arti marziali l'hanno usata per descrivere una tecnica di combattimento a mano nuda. Il colpo con entrambe le mani tese orizzontalmente in direzioni opposte ha richiamato nell'immaginazione del praticante il palo infrangibile da spalla del potente eroe Erlang. Una immagine mentale così potente, a prescindere dalla sua funzione mnemonica, potrebbe conferire ulteriore carica psicologica all'esecuzione della tecnica, aumentandone l'efficacia. Si potrebbe ipotizzare che questo sia un elemento delle tecniche di visualizzazione adottate dalle pratiche del buddismo tantrico. L'autoidentificazione con una divinità, in ogni caso, faceva parte delle tecniche di meditazione daoista progettate per combattere gli spiriti maligni nei rituali di esorcismo. Questo metodo differisce concettualmente dalla cerimonia della possessione spirituale, che implica che una divinità discenda dall'esterno sulla persona, sostituendo il sé umano e assumendo il controllo del corpo.

Nell'immagine il celebre maestro di Meihuaquan, Han Qichang, esegue Danbianshi 单鞭势, anche detta Shunshi 顺势 ed in alcuni casi Erlang Danshan

Esiste anche uno stile di wushu che si chiama Erlangquan 二郎拳, nell'immagine un frammento di un articolo che presenta una sequenza intitolata Erlangquan, pubblicato nel numero 8 del 1984 della rivista Wulin 武林, pp. 41-43

Rituale e Legittimazione Marziale

Nel corso del mio lavoro sul manoscritto dell'Henan, è sorto il problema del ruolo delle sedute spiritiche registrate nella loro interezza in questo manuale di arti marziali. Per rispondere a questa domanda, torniamo ancora una volta alla cerimonia (al rituale). Sembra che Li Jingchuan, un abile insegnante di arti marziali e, forse, medium, “inviti” lo spirito del suo defunto, ora immortale, insegnante Zhang Qingdong. Nel corso delle sedute spiritiche, il defunto tutore, su richiesta del suo discepolo Jingchuan, passa le dottrine, i talismani e gli incantesimi per la protezione del corpo alla ristretta cerchia dei partecipanti. È significativo che, all'inizio della prima seduta spiritica, l'immortale richiami il proprio patriarca-maestro, autorizzando con questo il lignaggio della successione: dal Patriarca – attraverso il maestro immortale Zhang – a Li Jingchuan. Tale lignaggio potrebbe essere servito come prova incontrovertibile dell'autenticità degli insegnamenti, trasmessi da Li Jingchuan ai suoi stessi studenti. In virtù della sua inclusione in un manuale di arti marziali, le rivelazioni ricevute nelle sedute spiritiche sono passate dall'essere istruttive a inestimabili, santificate da un insegnante immortale: una lettera credenziale. Il Manuale, consegnato al più vicino allievo del maestro Li, legittimava spiritualmente e consacrava il suo diritto di trasmettere l'insegnamento. Pertanto, le registrazioni della scrittura spirituale funzionano nel libro come documenti che certificano la genuinità del lignaggio di Li Jingchuan. Inoltre, ipoteticamente, questi racconti potrebbero rappresentare una cerimonia di “trasmissione genuina” 正传, documentata in situ: lo spirito, a quanto pare, nel corso della seduta spiritica sceglie e annuncia il degno successore.

Conclusioni

L'amalgama di religione e pugilato divenne una caratteristica unica delle arti marziali cinesi tardo imperiali. Il combattimento a mano nuda tradizionale cinese è stato considerato dai praticanti come potente mezzo rituale usato per raggiungere vari obiettivi religiosi. Come suggeriscono prove testuali scoperte di recente, la religione locale cinese rivela le relazioni più intime
con la pratica delle arti marziali. La tradizione del combattimento a mano nuda si intersecava con la vita rurale, con elementi di ciascuno presi in prestito e poi incorporati nell'altro. Dati testuali sopravvissuti e materiali etnografici contemporanei suggeriscono che almeno dalla tarda era imperiale fino ad oggi, le arti marziali tradizionali e la religione locale cinese sono state pratiche intrecciate.

Note del Traduttore Enrico Storti

1 - Abbiamo trovato anche questa versione del titolo: 拳法统宗绪, cioè Introduzione al Metodo di Pugilato del Sistema Famigliare

2 - Questo è un chiaro riferimento a Laozi nel suo nome deificato Taishang Laojun 太上老君

3 - In realtà nel Meihuaquan, solitamente, si utilizzano otto direzioni corrispondenti agli otto trigrammi. Quando si parla di metodi di spostamento o “footwork” si indicano nel meihuaquan i tre tipi di Xingbu (spostamenti) e i Bafangbu (passi nelle otto direzioni). Esistono sequenze che sono eseguite in cinque linee (lu) o parti (duan), così come ne esistono in sei linee, in otto, in nove. Le cinque linee le ritroviamo a Taiwan.

4 - Più che un lignaggio dei genitori, per molti autori è legato al fatto che il legame che legava maestro ed allievo era ed è come quello che lega padre e figlio. Addirittura fino al 1800 era vietato insegnare al proprio figlio lo stile. Questo nome ha poi dato adito ad alcune storpiature come Fuzi 夫子, cioè Discepolo Confuciano, utilizzato nell’area di Heze. Allo stesso modo penso che Wuzi 武子(Sun Wuzi) utilizzato per indicare una nota ramificazione dello stile possa avere questa valenza. Ma potrebbe anche darsi il contrario, cioè che Padre-Figlio sia una storpiatura di uno dei suoni appena descritti.

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17 febbraio 2021

INTERVISTA AI MAESTRI DI MEIHUAQUAN

Martedì 16 febbraio 2021 il Maestro Francesco Callegari della scuola Corpolibero ssd di Udine, ideatore del format "I segreti del Kung Fu", serie di interviste a vari maestri di arti marziali, ha intervistato i Maestri di Meihuaquan Luca Bizzi e Storti Enrico. 

I maestri in questione sono esponenti della 17° generazione di Meihuaquan e dagli anni '90 impegnati in un lavoro di studio, allenamento, viaggi e ricerca nei luoghi di origine dello stile e coautori insieme a Giuliano Furlini del primo libro italiano pubblicato sull'argomento dal titolo "Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo".

Qui di seguito vi lasciamo un estratto della loro intervista ricca di aneddoti e particolarità riguardanti il Meihuaquan, i maestri, la storia e la diffusione di questo stile di arti marziali cinesi.




15 febbraio 2021

NUOVO CANALE YOUTUBE DEDICATO AL MEIHUAQUAN

Per i praticanti di Meihuaquan e per gli appassionati di arti marziali cinesi che volessero approfondire uno stile articolato e complesso come appunto il Meihuaquan è disponibile su YouTube il canale 

>>>>>     Meihuaquan Files     <<<<< 

che raccoglie e mette a disposizione due differenti fonti di consultazione; la prima è caratterizzata dai video caricati sul canale mentre l'altra da una Playlist che raccoglie il materiale già presente nella piattaforma.
Il canale offre una raccolta di materiale inedito al grande pubblico con lo scopo di portare delle testimonianze diverse da quelle scritte sia del neofita che del praticante "più anziano" al fine di poter contribuire alla diffusione della conoscenza di questo metodo di arti marziali cinesi.
Per brevità condividiamo di nuovo lo schema realizzato dal Maestro Edoardo Antolini che (fonte Wikipedia) raccoglie molte delle ramificazioni di cui il Meihuaquan è parte ed espressione.
Auguriamo a tutti una buona visione e suggeriamo a chi volesse rimanere aggiornato sui nuovi video che verranno caricati di iscriversi al canale e cliccare la campanella per gli aggiornamenti.
Buona visione e buon allenamento a tutti.


10 gennaio 2021

IL MEIHUAQUAN VISTO DAI PIÙ PICCOLI

Attive da fin dall'inizio del secondo lockdown le lezioni online per tutti gli iscritti della scuola Tianlong, lezioni che proseguiranno fino alla riapertura dei corsi. Nell'attesa di riprendere al più presto il regolare svolgimento di tutte le attività oggi pubblichiamo tre elaborati grafici realizzati dagli allievi più piccoli del corso di Meihuaquan. 

I disegni in questione sono ispirati ad uno degli schemi presenti nel libro "Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo", il più completo e argomentato libro su questo stile di arti marziali cinesi scritto in Italia da Enrico Storti, Luca Bizzi e Giuliano Furlini.

Oreste, Naima e Alessandro sono gli autori di questi bellissimi disegni e tre dei tantissimi bambini e bambine che seguono con grande passione le lezioni e gli allenamenti. Qui di seguito le loro opere e l'augurio per un lungo cammino nelle arti marziali.

i cinque elementi
(Naima)

i cinque Shi di base
(Alessadro)

lo schema dei cinque shi e il diagramma del meihuaquan
(Oreste)

18 dicembre 2020

LE ARTI MARZIALI OLTRE LO SPORT - CULTURA E PRESERVAZIONE IDENTITARIA

Un patrimonio culturale immateriale (ICH - Intangible cultural heritage) è un modello per lo sviluppo sostenibile e pacifico di tutte le comunità interessate a riconoscersi in una propria pratica, una rappresentazione, un'espressione, una conoscenza o un'abilità, nonché degli strumenti, oggetti, artefatti e spazi culturali legati a questi elementi.

Il patrimonio culturale può essere legato a un luogo ma sicuramente appartiene ad una comunità che, trasmettendolo, lo mantiene vivo e dinamico. Il patrimonio culturale immateriale è considerato dagli Stati membri dell'UNESCO in relazione al patrimonio tangibile mondiale incentrato sugli aspetti immateriali della cultura.

A questo proposito è di pochissimi giorni la notizia che l'arte marziale cinese conosciuta come Tai Chi Chuan o Taijiquan è stata inserita nel programma del patrimonio culturale immateriale sostenuto dell'UNESCO.

Questa notizia rivela l'importanza della pratica, della trasmissione di questa disciplina e ne riconosce il valore in termini di cultura fisica e tradizione marziale oltre che di identità di un sempre più crescente numero di praticanti.

Il taijiquan è una pratica fisica caratterizzata da movimenti che lavorano in concerto con la regolazione del respiro e la coltivazione di una mente neutra e ad oggi è ora praticato in tutto il mondo da persone di tutte le età e da diversi gruppi etnici.

Influenzato dal pensiero taoista e confuciano e dalle teorie della medicina tradizionale cinese, il taijiquan si è sviluppato in diverse scuole (o stili) che prendono il nome da un clan o dal nome personale di un maestro.

La pratica degli esercizi viene tramandata attraverso la trasmissione basata sugli insegnamenti legati al clan o alla famiglia di appartenenza o sul modello maestro-apprendista. Quest'ultimo rapporto è stabilito attraverso la tradizionale cerimonia del baishi (pratica usuale negli stili tradizionali per garantire la linea di successione).

La sua diffusione è stata veicolata nel tempo attraverso leggende, proverbi e rituali e solo più recentemente attraverso manuali scritti. Aver inserito questa disciplina nel programma di tutela culturale aumenterà la sua visibilità e il dialogo sui diversi modi in cui il Taijiquan viene praticato dalle diverse comunità.

Il Taijiquan assieme a Meihuaquan e Shaolinquan erano già presenti nella lista degli elementi di Eredità Culturale Intangibile “ China Intangibile Cultural Heritage” redatta nel 2006 nella notifica del Consiglio di Stato Cinese riguardante l'elenco di beni culturali intangibili.

Auspichiamo ai praticanti di questa disciplina marziale un buono sviluppo della loro pratica come lo è oggi per il Meihuaquan, uno stile di arti marziali tradizionali legato alla cultura cinese e che incorpora con se aspetti marziali e civili, complementari tra loro e che vanno a costituire dei forti connotati identificativi nei diversi gruppi di pratica.

Per chi desidera approfondire l'argomento del Meihuaquan qui di seguito in descrizione è presente l'elenco delle fonti su cui poter approfondire l'argomento.

Buona pratica e buon allenamento a tutti.

di Edoardo Antolini

Fonti:

https://meihuaquan.jimdofree.com/2018/05/18/comunit%C3%A0-rurali-identit%C3%A0-di-gruppo-ed-arti-marziali-le-basi-sociali-del-meihuaquan/

https://meihuazhuang.wordpress.com/2018/11/04/comunita-rurali-identita-di-gruppo-ed-arti-marziali-le-basi-sociali-del-meihuaquan-risultati-e-discussione-la-rinascita-del-meihuaquan/

https://it.wikipedia.org/wiki/Patrimonio_culturale_immateriale

https://it.wikipedia.org/wiki/Organizzazione_delle_Nazioni_Unite_per_l'educazione,_la_scienza_e_la_cultura

https://www.facebook.com/yangfamilytaichi


5 dicembre 2020

NUOVO DOCUMENTO VIDEO SULLA NOSTRA PARTECIPAZIONE ALLA MANIFESTAZIONE DI MEIHUAQUAN IN CINA A MARZO 2019

Il documento video è una nuova testimonianza della nostra visita e partecipazione alla manifestazione di Meihuaquan che si è tenuta a marzo 2019 nello Shandong. In occasione di tale visita abbiamo potuto incontrare alcuni dei membri della nostra famiglia marziale come i maestri Wang Shouyi, Lu Jianmin e Wu Tao. Durante la manifestazione che ha raccolto praticanti di Meihuaquan provenienti dalle vicine regioni abbiamo praticato insieme alcune delle antiche sequenze del Meihuaquan e ci siamo esibiti anche con esercizi di sciabola e spada.




27 novembre 2020

LE ARTI MARZIALI CINESI PER RINVIGORIRE IL CORPO E LO SPIRITO

di Edoardo Antolini

Nel volume intitolato "Wushu Jichu Lianxi" (Esercizi di base per la pratica delle arti marziali) vengono riportati alcuni esercizi di base per educare il corpo alla pratica delle arti marziali cinesi e per conseguire una migliore forma fisica e una migliore salute.

Il volume del 1978 è una testimonianza del ruolo e dell'importanza che la pratica sportiva ha svolto e svolge anche oggi nella società come concausa di una sana formazione degli individui. La premessa del libro punta l'attenzione sull'importanza della pratica costante delle arti marziali per migliorare il corpo e lo spirito di tutti gli atleti sia che essi si allenino singolarmente sia in organizzazioni guidate da un insegnante.

Il libro specifica che gli esercizi riportati e descritti al suo interno sono da considerarsi elementi di pratica motoria e marziale di base e la ripetizione quotidiana di tali esercizi porta ad un miglioramento della propria condizione fisica per tanto viene esortato il praticante ad assumere un atteggiamento di costanza negli allenamenti. 

Nella conclusione gli autori scrivono espressamente che il volume, scritto con i migliori intenti, potrebbe contenere degli errori e che chiunque si accorgesse di qualche inesattezza li può contattare e far presente le eventuali correzioni da apportare. Qui di seguito vi lascio una mia trascrizione degli argomenti trattati dal libro. Nelle prossime pubblicazioni andremo a vedere alcuni esercizi contenuti al suo interno, esercizi che in parte sono anche presenti nel nostro programma di allenamento.

20 novembre 2020

MEIHUAQUAN ALLENAMENTO MARZIALE E BENESSERE (una breve introduzione)

di Edoardo Antolini

L'attività fisica come concausa del benessere è uno degli argomenti che caratterizzano la pratica delle arti marziali. Nel Meihuaquan pratica marziale e benessere fisico sono concetti complementari allo sviluppo dell'individuo. Nello studio delle cinque posizioni (caratteristica del Meihuaquan) la loro esecuzione in contesto statico e dinamico ha un ruolo rilevante nello sviluppo e nel mantenimento di una buona salute. Iniziamo con il porre l'attenzione a cosa sono queste cinque figure e a come siano legate ai concetti di medicina cinese.

Nel volume “Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo” questo argomento viene trattato facendo prima una precisazione sulla semantica degli ideogrammi che vanno a identificare il termine “shi” e l'associazione al termine jing nella sua accezione di condizione di vuoto mentale che si dovrebbe raggiungere con la pratica della meditazione e che dovrebbe caratterizzare i momenti di pratica statica nelle varie posizioni.

Le cinque figure o Wushi sono altresì associate alla cinque fasi di mutamento del pensiero filosofico cinese note come i cinque elementi e le loro associazioni con le cinque aperture e visceri.

Il legame tra medicina e arti marziali è un connubio che risale alla nascita delle arti marziali stesse e la loro pratica è quindi fortemente correlata al benessere fisico.

Il meihuaquan quindi adotta l'allenamento statico su queste posture come quello che potremmo definire lavoro isometrico anche se questo rappresenta solo una parte del lavoro effettuato su ciò che viene chiamato zhanzhuang ovvero stare fermi come un palo.

A questo tipo di allenamento vanno aggiunti poi dei contenuti e delle espressioni motorie che possono variare da scuola a scuola e da ramificazione a ramificazione.

Qui di seguito riportiamo un'illustrazione di quelle che sono le cinque figure che appartengono alla ramificazione Xiaojia Meihuazhuang Quan che differiscono da quelle che pratichiamo nel Baijiazhi Meihuaquan ma che comunque rientrano nel nostro programma di studio.

La pratica del Meihuaquan è quindi pratica marziale e pratica legata al concetto di miglioramento della propria condizione fisica e di benessere. Nella prossima pubblicazione andremo a vedere come Yu Kunzi tratta questo argomento e come la salute ed il benessere psicofisico siano strettamente collegati ad una buona pratica.

Fonti:

Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo di Storti, Bizzi e Furlini

materiale grafico preso dal web


19 novembre 2020

LE REGOLE NEL MEIHUAQUAN

di Edoardo Antolini
Il concetto di famiglia nel Meihuaquan organizza i ruoli e i comportamenti sia fuori che all'interno della scuola, dirige il sistema di insegnamento e regola i principi per accedere agli allenamenti riservati agli allievi.
In questo quadro si colloca, ricollegandomi alla pubblicazione precedente, l'osservazione di un codice stilato dall'insegnante o dai sui antenati marziali facenti capo alla medesima famiglia.
Qui di seguito andremo a leggere quelli che, secondo il testo redatto da Yu Kunzi, sono le regole e precetti da osservare nella scuola che fa capo al maestro Han Qichang, noto esponente del Meihuaquan.
Come già scritto in precedenza le norme che regolano la condotta all'interno di una scuola di Meihuaquan possono variare tra loro in alcuni punti ma in ogni caso riconducono al rispetto di determinati principi che regolano sia l'attività civile che marziale dei praticanti.
Ringrazio il maestro Enrico Storti per l'opera di revisione e correzione della traduzione.

1.尊师重道。不尊师重道,则失做人之根本,触犯者革出梅花门。
Rispettare l'insegnante è una via importante. Non rispettare l'insegnante fa perdere le basi per divenire una buona persona, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

2.心系祖国,以热爱祖国为荣,危害祖国为耻,触犯者革出梅花门。
Preoccupati per la tua madre patria, sii orgoglioso di amare la tua madre patria, vergognati di recare danno alla tua madre patria, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

3.练习武艺不可懈息。学习技艺要日夜勤习,勇猛精进,不可侍强凌弱,危害社会,触犯者革出梅花门。
Pratica incessantemente le arti marziali. L'apprendimento andrebbe esercitato giorno e notte, sii coraggioso, non servire chi è più forte e non maltrattare chi è più debole, non creare scompiglio o danno alla società, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

4.团结师兄弟,不可自私自利,自立门户,触犯者革出梅花门。
Crea unità tra i fratelli marziali, non essere egoista, non isolarti dalla famiglia marziale, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

5.凡传教武艺者,要诚实守信,绝不可重利轻义,欺师灭祖,更不可败名丧德,触犯者革出梅花门。
Chi insegna arti marziali deve essere onesto e rispettare le promesse. Assolutamente non si può dare importanza al profitto a scapito della giustizia. Ingannare l'insegnante è come uccidere gli antenati, inoltre non si può offuscarne la memoria perdendo la morale, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

6.勤修德行,不落武夫之名,更不可触犯法律,法规及国家的各项规定,触犯者革出梅花门。
Diligentemente coltiva la condotta morale, non perdere la tua reputazione marziale, inoltre non puoi violare la "costituzione", il codice legale e le varie regole dello stato, chi non rispetta questa regola sarà cacciato dalla scuola.

7.嫉贤妒能,造谣生事,毁人声誉者革出梅花门。
Chi è invidioso e geloso racconta menzogne e crea problemi, la persona che rovina la reputazione degli altri sarà cacciato dalla scuola. 

8.拉帮结派,破坏师兄弟和谐者,革出梅花门。
É vietato formare una banda per interessi personali, chi distrugge l'armonia tra i fratelli marziali sarà cacciato dalla scuola.

9.寻鲜滋事,打架斗殴者,视情节轻重予以惩处,如触犯法律者革出梅花门。
Cerca di creare pochi problemi, chi combatte e litiga sarà punito in base alla gravità della situazione, chi infrange la legge sarà cacciato dalla scuola.

10.滥收徒弟,乱吾拳门,或以收徒为名牟利者,视情节轻重,不知悔梅改者革出梅花门。
Un immoderata accettazione di discepoli, porta confusione nella mia scuola di pugilato,  inoltre chi utilizza la raccolta di discepoli per essere famoso e fare soldi, è un impenitente che verrà cacciato dalla scuola

11.酗酒,赌博,行为不检,有损梅花门形象者革出梅花门。
Chi beve eccessivamente, gioca d'azzardo e si comporta in modo sconsiderato è dannoso per l'immagine della scuola Meihua e sarà cacciato dalla scuola.

12.祖父讲“传教武艺者,好练之家可传也,不练之家不可言名也,不可传予匪人也”,韩氏梅花门弟子们要谨记。
Il nonno ha detto: "Per coloro che insegnano arti marziali può tramandare le buone pratiche della famiglia , non può parlare di ciò che non è pratica della famiglia e in nessun caso si possono trasmettere queste conoscenze ai banditi". I discepoli della famiglia Han devono tenerlo a mente.

Su questo ultimo punto non è chiaro se il testo rientri tra le regole della scuola o sia un aggiunta fatta da Yu Kunzi su uno schema di insegnamento trasmesso da suo nonno.

Avverto il lettore che il testo potrebbe contenere delle inesattezze che previa comunicazione sarà mia cura andare a correggere riportando la fonte della correzione.

Fonti:
Xiaojia Meihuazhuang Quan di Yu Kunzi
il materiale fotografico è preso da una biografia sul maestro Han Qichang redatta sempre da Yu Kunzi

17 novembre 2020

IL MEIHUAQUAN E I PRECETTI

di Edoardo Antolini

Nelle scuole di Meihuaquan è consuetudine conoscere e rispettare le norme dettate dall'insegnante. Questo regolamento interno è solitamente composto da alcune leggi scritte a cui ci si deve attenere. Le regole scritte possono variare nel numero e nella forma da scuola a scuola e da insegante a insegnante. Molte riportano spesso contenuti riguardanti il rispetto verso gli insegnanti, l'armonia fra gli allievi, valori di patriottismo, altruismo, collaborazione, coraggio, fratellanza e di buona condotta morale.

Nella nostra scuola il regolamento del Meihuaquan presente è quello che ci è stato donato dai maestri Luca Bizzi e Enrico Storti dopo la cerimonia dei Baishi e che rappresenta una serie di norme che ognuno è tenuto a rispettare, dal maestro all'ultimo allievo.

Questi regolamenti rappresentano le indicazioni per una corretta crescita personale e sociale e danno anche delle indicazioni su come affrontare la pratica delle arti marziali ed il suo insegnamento.

Qui di seguito riporto alcune di quelle che sono le regole della scuola di Meihuaquan del maestro Han Qichang, importante esponente della ramificazione Xiaojia. Il testo è in fase di traduzione e non appena sarà pronto sarà mia cura fornire ai lettori in un ulteriore articolo con la traduzione di ogni punto.

In foto il maestro Han Qichang

1.尊师重道。不尊师重道,则失做人之根本,触犯者革出梅花门。

2.心系祖国,以热爱祖国为荣,危害祖国为耻,触犯者革出梅花门。

3.练习武艺不可懈息。学习技艺要日夜勤习,勇猛精进,不可侍强凌弱,危害社会,触犯者革出梅花门。

4.团结师兄弟,不可自私自利,自立门户,触犯者革出梅花门。

5.凡传教武艺者,要诚实守信,绝不可重利轻义,欺师灭祖,更不可败名丧德,触犯者革出梅花门。

Fonti:
Xiaojiameihuazhuangquan di Yu Kunzi
il materiale fotografico è preso da una biografia sul maestro Han Qichang redatta sempre da Yu Kunzi


15 novembre 2020

LA VIA DELLA SPADA CINESE

di Edoardo Antolini

Fin dai tempi antichi, cavalieri e spadaccini girovagavano portando sempre con se la spada. Gli studiosi confuciani amanti della letteratura praticavano la spada per coltivare la via del cuore e fortificare il carattere. La spada era anche l'arma utilizzata dai generali per comandare gli eserciti. I taoisti utilizzavano la pratica della spada per migliorare il proprio corpo, la propria morale e per perseguire la via dell'unità tra uomo e spada. Per gli antichi la spada non era solo un simbolo di abilità marziale ma era anche il simbolo dell'essenza della cultura. La spada veniva considerata anche un'arma magica (come nella tradizione di Chongwen) per comprendere e saper gestire le emozioni e per sviluppare la moralità. Gli esercizi di spada che si studiano oggi si sono sviluppati sugli antichi principi filosofici e sulle abilità tecniche della scherma.

Il testo prosegue affrontando temi storici e filosofici che stanno alla base della pratica della spada. Molti di questi argomenti riprendono la condotta confuciana, il rispetto delle regole e l'amore verso le persone.

La spada quindi prima del suo potenziale marziale è presentata come strumento per accedere alla conoscenza di se stessi attraverso lo studio della sua filosofia e del simbolismo legato alla sua figura nelle varie epoche della storia cinese.

La pratica della spada in quest'ottica di evoluzione del pensiero cinese è anche evoluzione delle tecniche di scherma, miglioramento marziale, progresso e ricerca tecnologica nel migliorare l'arma e le organizzazioni militari.

A conclusione di questo capitolo vengono lasciati degli importanti suggerimenti ai praticanti di spada su come affrontare la pratica e sul lavoro di miglioramento che li attende.

Avverto il lettore che il testo essendo un riassunto tratto da una libera traduzione del testo cinese potrebbe contenere delle inesattezze che previa comunicazione sarà mia cura andare a correggere riportando la fonte della correzione in un'ottica di collaborazione e aiuto reciproco.

Fonti:

中华剑道 di Yu Kunzi

la foto è presa dal web e rappresenta la Spada di Goujian, un manufatto archeologico risalente al periodo delle primavere e degli autunni, rinvenuto nel 1965 nella provincia cinese dello Hebei e prende il nome da Gōujiàn, re dello stato di Yue fra il 496 a.C. e il 465 a.C.

SULLE ORIGINI DEL MEIHUAQUAN


Sulle origini del Meihuaquan

di Edoardo Antolini


Nel libro 小架梅花桩拳 (Xiaojia Meihuazhuang Quan) di Yu Kunzi viene affrontato come primo argomento l'origine dello stile Meihuaquan portando al lettore alcune delle versioni circa la sua nascita. Le varie versioni differiscono sia in termini temporali, facendo riferimento ad epoche diverse che in merito ai vari personaggi coinvolti nella creazione di questa scuola marziale.

L'autore riporta tra le tante storie intorno alle origini di questo stile di arti marziali cinesi sei diverse narrazioni.

La prima è riferita ad un incontro che suo padre Han Jianzhong ha avuto con un maestro di tredicesima generazione 王孟庚 (Wang Menggeng) il quale sostiene che il Meihuaquan sia il fondamento del mondo citando la poesia “先有武当后有天,俺比武当还占先。 开天辟地治世界, 留下树木共山川。” (Xiān yǒu wǔdāng hòu yǒu tiān, ǎn bǐ wǔdāng hái zhànxiān. Kāitiānpìdì zhì shí jiè, liú xià shùmù gòng shānchuān.) che in modo simile è anche conosciuta con i versi 混沌初開天地分,梅花武當共相存。開天劈地治世界,留下山川和樹林。(Hùndùn chū kāi tiāndì fēn, méihuā wǔdāng gòng xiàng cún. Kāi tiān pī de zhì shí jiè, liú xià shānchuān hé shùlín.) due poemi che vanno a sottolineare che la storia del Meihuaquan sia molto antica quasi come la storia del mondo paragonandola appunto alla sua genesi.

La seconda fa riferimento alla leggenda di Yun Pan vissuto presso la catena montuosa di Kunlun il quale creò due sistemi il Bagua (che non va confuso con il baugazhang) ed il Meihuaquan. L'origine può essere datata circa intorno all'anno 1000 a.C..

La terza fa riferimento al Periodo degli Stati Combattenti ad opera di 王秋白 (Wáng Qiūbái).

La quarta storia invece raccoglie le fonti che riportano l'origine del Meihuaquan alle dinastie Qin e Han e narra anche una serie di sei riorganizzazioni che si sono avute all'interno del Meihuaquan in quel periodo datando la prima intorno all'anno 213 a.C. in cui il Meihuaquan fu conosciuto come il pugilato del fiore di pruno dei sette fratelli.

La quinta invece fa risalire la nascita del Meihuaquan durante la dinastia Song secondo alcune fonti consultate in Henan e Zhejiang che attribuiscono la creazione di questo stile alla famiglia Yang e affermano che lo stile sia stato tramandato fino alla prima Repubblica di Cina da almeno 80 generazioni di maestri.

La sesta ed ultima parla invece di una linea temporale che ha avuto inizio durante la dinastia Ming. Una prima narrazione vuole che lo stile sia stato creato commemorare l'imperatore Chongzhen (崇禎, 6 gennaio 1611 – Pechino, 25 aprile 1644) da parte di alcuni sostenitori della dinastia Ming in lotta contro i Qing mentre una seconda narrazione sempre riferita allo stesso periodo vuole che sia stato un monaco (il libro non specifica se taoista o buddista) ad insegnare alle persone della provincia di Jiangsu il Meihuaquan.

Questa prima parte su quelle che sono alcune storie legate alla genesi del Meihuaquan si conclude con la descrizione delle verifiche delle fonti ancora in corso da parte di storici e maestri in merito a queste ed altre narrazioni raccolte durante le ricerche nei luoghi di origine dello stile.

Il capitolo prosegue poi con una dettagliata analisi fatta da Han Jianzhong su quelle che sono state le sette riorganizzazioni del Meihuaquan e l'importanza dei lignaggi o linee di trasmissione delle conoscenze marziali. Indaga ancora più approfonditamente la leggenda legata a Yun Pan e al monte Kunlun ed espone anche quella che è la relazione tra il Meihuaquan, le credenze popolari e le credenze religiose delle aree dove questo stile si è maggiormente diffuso per poi passare al legame e al ruolo che alcuni praticanti di Meihuaquan hanno avuto nella rivolta dei Boxer. A conclusione del primo capitolo abbiamo tre brevi biografie riguardanti Han Qichang, Han Jianzhong e di Yu Kunzi.

Il libro 小架梅花桩拳 (Xiaojia Meihuazhuang Quan) di Yu Kunzi è interessante ed affronta in questa prima parte molte tematiche importanti e utili per iniziare a comprendere il Meihuaquan e alcuni dei suoi tratti distintivi.

Avverto il lettore che il testo essendo un riassunto tratto da una libera traduzione del testo cinese potrebbe contenere delle inesattezze che previa comunicazione sarà mia cura andare a correggere riportando la fonte della correzione in un'ottica di collaborazione e aiuto reciproco.

Fonti:

小架梅花桩拳 volume 1 di Yu Kunzi

www.xn--duuw7jkyz.tw per l'aggiunta della variante del poema narrato dal maestro 王孟庚


9 novembre 2020

LIU BAOJIUN OPPURE LIU BAICHUAN?

 

In alcuni ambienti marziali al personaggio in foto viene attribuita l'identità di Liu Baojun 劉保軍 Caozhou 1892–1947) il cui secondo nome (Nome cinese di cortesia, non è chiaro se si tratti di uno Zi o di un hao) fu Liu Jinchen 刘尽臣. Se così fosse si potrebbe avvalorare la tesi che il personaggio in questione sia stato l'insegnante di arti marziali del maestro Chang Dsu Yao.

Dalle altre fonti però si evince una realtà diversa ovvero che il personaggio in questione sia il maestro Liu Baichuan 刘百川 (Liuanxian, 1870 – 1964), maestro di Luohanquan famoso nei circoli marziali cinesi del 1900.

A questo punto sarebbe interessante sapere quali siano le fonti consultabili che avvalorano la prima tesi e ne danno conferma.

Qui di seguito riporto le fonti che avvalorano la seconda ipotesi e che identificano il personaggio in Liu Baichuan 刘百川:

The Major Methods of Wudang Sword di Huang Yuan Xiou

Fu Zhen Song's Dragon Bagua Zhang di Lin Chao Zhen

https://meihuazhuang.wordpress.com/2020/03/20/liu-baichuan/

https://it.wikipedia.org/wiki/Liu_Baichuan

https://it.wikipedia.org/wiki/Liu_Pao_Ch%27%C3%BCn

https://chinesefightingarts.weebly.com/liu-bai-chuan.html

http://www.naturalstylekungfu.com/lineage.html

https://sites.google.com/site/traditionalchinesemartialarts/liu

http://www.guoxuedashi.com/b/5/275499/

https://kknews.cc/zh-my/history/qo68vo.html

http://baijiahao.baidu.com/s?id=1629330575278382683

http://www.400jk.com/s/133345.shtml

https://read01.com/6By23y7.html#.X6hhxGhKjIU

http://www.hangchow.org/index.php/base/news_show/cid/4393

http://www.bucuo.me/v/news_9368695150085719580

https://www.guancha.cn/yibenzhengjingshuolishi/2017_05_04_406637.shtml?s=fwckhffhxw

https://kuaibao.qq.com/s/20190329A03UMZ00?refer=spider

https://www.360kuai.com/pc/97c7dcfa3fe82487b?cota=3&kuai_so=1&sign=360_7bc3b157


Edoardo Antolini

24 agosto 2020

PERUGIA, RIPARTONO I CORSI DI ARTI MARZIALI DELLA SCUOLA TIANLONG

Mercoledì 2 Settembre a Perugia ripartono i corsi di arti marziali della scuola Tianlong del Maestro Edoardo Antolini. Qui di seguito vi lasciamo la locandina di tutti i nostri corsi e degli orari.

Corsi che riprenderanno linea con le nuove misure di igiene dettate dal momento e in accordo con le disposizioni governative e regionali al fine di garantire la massima sicurezza.

clicca sulle immagini per ingrandire









*la prenotazione delle lezioni siano esse individuali o di gruppo non potrà essere effettuata in sovrapposizione a quelle già programmate nei corsi accademici.

13 agosto 2020

PERUGIA, CONTINUANO GLI ALLENAMENTI DI KUNG FU PRESSO LA SCUOLA TIANLONG

(In foto il Maestro Edoardo Antolini con l'allievo e cintura nera Paolo)

Perugia, continuano anche ad Agosto gli allenamenti di kung fu wushu presso la scuola Tianlong del maestro Edoardo Antolini. Questa mattina abbiamo affrontato lo studio e la pratica di un esercizio di bastone presente nello stile Meihuaquan.
L'esercizio o forma in questione è il Fengmo Yechagun o bastone del demone pazzo Yecha, sequenza praticata negli ambienti della ramificazione Xiaojia ed entrato a far parte del programma didattico della scuola Tianlong di Perugia grazie al maestro Bizzi della Meihuaquan Italia di Bologna.
Qui di seguito un video di una delle pratiche della sequenza Fengmo Yechagun eseguita da uno dei praticanti dello stile Meihuaquan.



2 agosto 2020

PERUGIA IL KUNG FU DELLA SCUOLA TIANLONG ALL'ISOLA POLVESE

Nuova iniziativa della scuola di arti marziali di Perugia, la Tianlong del maestro Edoardo Antolini che nella giornata del 1 Agosto 2020 ha organizzato con alcuni allievi una splendida giornata di allenamenti all'aperto, precisamente all'isola Polvese.

L'arrivo all'isola è stato effettuato in canoa dove già prima della giornata di allenamenti sono iniziate le avventure.Alcuni ragazzi alla loro prima esperienza con questo mezzo hanno, dopo le prime difficoltà, preso confidenza e iniziato la loro traversata. Una volta arrivati all'isola tutta la squadra ha proceduto al giro in canoa della stessa per poi fermarsi nella spiaggia adiacente all'area verde di allenamento.
Gli allenamenti di kung fu stile Meihuaquan hanno riguardato l'aspetto connesso alla pratica delle armi tradizionali e alcune armi particolari tra cui: sciabole, spade e catene a nove sezioni.
Gli allievi quindi dopo circa un ora e mezza di pagaiate in canoa si sono predisposti per la lezione e gli allenamenti dove hanno potuto perfezionare e studiare alcuni aspetti tecnici relativi alle varie armi.
La giornata poi è proseguita con il ritorno alla base di partenza ed un mezzo pomeriggio in piscina dove hanno potuto rifocillarsi prima della cena.
Una bella giornata di sport, kung fu e divertimento che ha entusiasmato tutti e che ha dato il via alla stagione di allenamenti di Agosto in visione della ripartenza della nuova stagione a Settembre.

La scuola Tianlong del maestro Edoardo Antolini è già al lavoro per la grande ripartenza di tutti i suoi corsi e con tantissime novità per i propri allievi e per chi da settembre vorrà intraprendere un nuovo e più entusiasmante percorso nelle arti marziali.

7 luglio 2020

UMBRIA - PERUGIA - ARTI MARZIALI - RIPARTONO GLI SPORT DI CONTATTO

Dal giorno 8 luglio 2020 ripartiranno gli sport di contatto in Umbria e questo non può che rallegrarci, già in accordo con le misure di tutela dalla salute avevamo ripreso gli allenamenti di preparazione e con questo ulteriore passo verso la normalità, sempre rispettando le regole possiamo tornare a praticare in modo completo e con contatto fisico.
Questo per noi si traduce nel ritorno ai combattimenti e alla pratica applicativa di Kung Fu, Kickboxing Cinese e  Tai Chi Chuan.
Nel rispetto delle disposizione indicate dalla Regione Umbria quindi sarà possibile per tutti i praticanti riprendere il normale allenamento di arti marziali composto per quanto riguarda la nostra scuola anche di moltissimi esercizi di contatto, scambi di colpi e combattimenti.
Ora non ci resta che aspettare domani per la ripartenza del 100% delle nostre attività.

Se qualcuno è interessato ai nostri corsi può prenotare il suo mese di allenamento estivo con un messaggio WhatsApp al numero 348.42.13.849

26 giugno 2020

CORSI ESTIVI DI ARTI MARZIALI A PERUGIA

Luglio 2020, partono i nuovi corsi estivi di kung fu, kickboxing cinese e tai chi chuan per bambini, ragazzi e adulti presso la scuola Tianlong di Perugia. Un'ottima occasione per conoscere e praticare le antiche arti marziali cinesi con il Maestro Edoardo Antolini.
Per prenotazioni contattare il numero 348 42 13 849


1 giugno 2020

PANORAMICA SUL MEIHUAZHUANG

Il Meihuazhuang梅花桩, tradotto in italiano come "Pali del fiore di pruno", è un termine che sta ad indicare una serie di esercizi, forme e combattimenti a mani nude e con armi che rientrano nel panorama delle arti marziali cinesi e che vengono eseguiti sui pali.
Il nome è dovuto al fatto che il modello più comune di disposizione dei pali nel terreno è detto proprio Meihua perché si compone di 5 pali, 4 posizionati agli angoli di un quadrato ed il quinto al centro.
Questo termine viene anche utilizzato per indicare un ramo di Meihuaquan il cui nome più completo è Ganzhi Wushi Meihuazhuang.
Nella nostra esperienza in Cina a marzo 2019 abbiamo avuto l'occasione di poter studiare e praticare alcuni esercizi relativi al Meihuazhuang梅花桩 grazie al maestro Meng che ci ha guidato nella pratica e nello studio del Jazi da lui insegnato e con cui abbiamo approfondito anche altre peculiarità dello stile.
Questo metodo contiene inoltre al suo interno anche numerosi altri esercizi e forme sia a mani nude che con armi di cui si studia anche il carattere applicativo e di combattimento.
Nel video che segue questa breve introduzione a questo aspetto fondamentale dello stile del fiore di pruno possiamo vedere una parte della pratica per come viene svolta a Liangshan, nella provincia dello Shandong
Ricordiamo al lettore che nelle varie zone di pratica dello stile in Cina è facile incontrare interpretazioni differenti della stessa forma o esercizio, prassi comune e che, mantenendo fede alla tradizione della metodologia di allenamento, contribuisce a definirne la ricchezza e le particolarità.
Per quanto riguarda gli allenamenti questi favoriscono il miglioramento dell'equilibrio e della stabilità andando a stimolare le capacità propriocettive.
Gli schemi dei pali sono molto variegati come è differente anche l'altezza a cui ci si allena e il diametro dei singoli pali.
Gli schemi di disposizione quindi sono molteplici ed hanno funzioni diverse in fasi di allenamento.
Fra i vari schemi vi è quello chiamato Meihua Leitai o ring del Meihuaquan schema composto da circa 40 pali sotto ai quali venivano posti punte acuminate. Questa rappresentazione di schema rappresenta quello che è il ring del Meihuaquan.
Tornando alla nostra esperienza lo schema su cui abbiamo studiato è formato da 64 pali con caratteristiche bene definite per ognuno come l'abbinamento a figure di animali e le varie associazioni con lo schema Bagua.
Nel nostro programma di studio e allenamento sono presenti anche alcuni degli esercizi di Meihauzhuang come trasmessi dal mestro Meng che pratichiamo in una struttura base formata da 9 pali che richiama molto la struttura utilizzata a Taiwan denominata Jiugongzhuang o Pali dei Nove Palazzi.

Edoardo Antolini

fonti:
Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo di Storti, Bizzi e Furlini
Meihuazhuangquan del maestro Meng
wikipedia.org/wiki/Meihuazhuang

INTRODUZIONE ALLA SPADA CINESE

La spada cinese 劍 o 剑 - Jian rappresenta una delle quattro armi fondamentali del Kung Fu Wushu cinese e vanta una lunghissima storia a partire dalla dinastia Shang (商朝) o dinastia Yin (殷代) che governò la Cina settentrionale dal 1675 a.C. al 1046 a.C. fino ad arrivare ai giorni nostri.

Famose poi, nella storia cinese, furono alcune spade le cui storie sono legate ai loro possessori o ai loro committenti e molte sono anche le leggende che riguardano alcune di esse e la loro origine.
Fra le spade più note abbiamo: la spada Xuan Yuan, la spada Jia, la spada Yue Ba e la spada An Ding per citarne alcune.
In questo video abbiamo la dimostrazione delle tecniche basilari di spada come codificate e pubblicate nel 初级剑术- Chūjí jiànshù o livello iniziale di spada. Questo manuale tecnico è stato stampato per la prima volta nel 1958, in seconda edizione nel 1974 ed è stato pubblicato da: 人民体育出版社 - Rénmín tǐyù chūbǎn shè o Casa Editrice per lo Sport Popolare.

Qui di seguito lascio a chi ci segue l'elenco di alcuni nomi delle prime tecniche oltre che un filmato di una versione dell'esecuzione completa.

弓步直刺 - Gōng bù zhí cì
回身后劈 - huíshēnhòu pī
弓步平抹 - gōng bù píng mǒ
弓步左撩 - gōng bù zuǒ liāo
提膝平斩 - tí xī píng zhǎn
回身下刺 - huí shēn xià cì
挂剑直刺 - guà jiàn zhí cì
虚步架剑 - xū bù jià jiàn

Edoardo Antolini

Fonti:
初级剑术 (libro)
The Major Methods of Wudang Sword
wikipedia.org/wiki/Jian
wikipedia.org/wiki/Spade_cinesi
wikipedia.org/wiki/Dinastia_Shang

LE ARMI E IL MEIHUAQUAN

Fra le armi principali del Meihuaquan abbiamo il Da Dao 大刀 o grande lama conosciuta anche con il nome di Guand Dao o Sciabola di Guan in onore del grande generale guerriro.
In realtà quest'arma era conosciuta come "Lama (a forma) di luna crescente del Drago Verde" (Qing Long Yan Yue Dao – 青龙偃月刀.
Sebbene il Romanzo dei Tre Regni ne descriva l'uso nel periodo che va dal 169 al 280 da parte di Guan Yu (162-219), i documenti storici ne riscontrano l'esistenza solo a partire dall'epoca della Dinastia Song (960-1279). Ciò non è strano se si pensa che il Romanzo dei Tre Regni è stato scritto durante la Dinastia Ming (1368-1644).
Conosciuta anche con il nome di “alabarda cinese” a livello tecnico è un'arma inastata cinese equivalente al falcione in uso alle forze di fanteria dell'Europa medievale. È composto da una massiccia lama monofilare, con dorso dalla linea frastagliata, inastata su di un'impugnatura in legno o ferro.
Nel Meihuaquan quelle che vengono praticate come sequenze o “forme” con armi di vario tipo rappresentano codifiche di recente costituzione in quanto storicamente nello stile Meihuaquan venivano insegnate solo le tecniche di scherma.
La codifica dei movimenti quindi è un opera di recente creazione (1800-1900) e nella nostra ramificazione di Meihuaquan questa è avvenuta grazie all'opera di due importanti maestri, Yang e Wu dopo la loro partecipazione all'esame di “arte nazionale” a Nanchino nel 1928.
Ad oggi una delle sequenze che si tramandano è quella denominata 梅花拳春秋大刀Meihuaquan ChunQiu DaDao o grande lama delle primavere e degli autunni del Pugilato del Fiore di Pruno.
Nel video che segue condividiamo con chi ci segue una parte di questa sequenza come viene praticata presso la contea di Neihuang (Henan) – regione che insieme a Shandong e Hebei rappresentano i luoghi di nascita e sviluppo dello stile Meihuaquan.

Edoardo Antolini

Fonti:
wikipedia.org/wiki/Guan_dao
wikipedia.org/wiki/Meihuaquan
“Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo” di Storti, Bizzi e Furlini – ISBN 978-88-31643-23-8

18 maggio 2020

MEIHUAQUAN - INTRODUZIONE GENERALE ALLO STILE

Il Meihuaquan o Pugilato del Fiore di Pruno è un’antichissima scuola di wushu tipica delle province del nord della Cina e che può essere considerata una radice essenziale della cultura tradizionale cinese.

Lo stile è anche denominato Meihuazhuang o Pali del Fiore di Pruno poiché viene praticato anche su dei pali infissi nel terreno, sviluppando un formidabile equilibrio nelle posizioni statiche, elasticità e forza.

La pratica è stata poi nel tempo anche adattata al suolo, pur mantenendo le caratteristiche posizioni statiche dall'equilibrio molto preciso e ricercato.

Nel tempo, molte generazioni di praticanti trasmisero, segretamente nelle campagne, di padre in figlio la tecnica e la teoria del Fiore di Pruno, così che questa scuola è giunta intatta fino ai nostri giorni, attraverso una storia movimentata e complessa.

Sebbene le leggende sulla genesi dello stile risalgano ad un periodo precedente al 1100 a.C (dinastia Zhou occidentale) la sua origine storica è anteriore alla dinastia Han (202 a.c. - 220 d.c.) come affermano gli antichi testi dell'epoca.

I luoghi di origine del Meihuaquan e di molte delle sue ramificaizoni sono situati nelle provincie Hebei, Shandong ed Henan.

In Italia invece questo stile si è diffuso in vari periodi e in vari modi, a partire dai suoi luoghi di origine, in alcune delle sue ramificazioni come il Baijiazhi Meihuaquan e il Meihuazhuang Xiaojia e in altre espressioni che richiamano quello riformato a Taiwan dopo il 1950.

Per quanto riguarda il nostro metodo e gli insegnamenti trasmessi al suo interno provengono da quella che è la nostra famiglia marziale originaria dello Shandong e che appartiene alla ramificazione Baijiazhi Meihuaquan secondo il seguente lignaggio ufficiale:

15esima generazione - Wang Shouyi
16esima generaizone - Lu Jianmin
17esima generazione - Bizzi Luca - Storti Enrico
18esima generazione - Antolini Edoardo - Santini Mounes

Fonti:
web
kungfubologna.weebly.com
wikipedia.org/wiki/Meihuaquan
meihuaquan.it

bibliografiche
Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo - Bizzi, Storti e Furlini

10 maggio 2020

TIANLONG PERUGIA E IL KUNG FU ONLINE

Da Marzo 2019 ad oggi non si sono mai interrotte le lezioni della scuola Tianlong Kung Fu Association di Perugia del maestro Edoardo Antolini.

É di qualche giorno il lavoro di gruppo dei giovani allievi della scuola di arti marziali di Perugia, ancora in fase di completamento della rappresentazione del quaderno tecnico per quanto riguarda la sequenza denominata Meihuaquan Shi Liu Shi o Sedici Forze del Meihuaquan codificata dal maestro Wang Shouyi e trasmessa in Italia per la prima volta dai maestri Bizzi Luca e Storti Enrico.

Il lavoro in questione è stato realizzato dagli allievi Chiara, Francesco e Adelaide che assieme agli altri bambini e bambine del corso di kung fu stanno proseguendo i loro allenamenti per ora online fino a quando non sarà possibile rivedersi e riprendere il normale svolgimento delle lezioni e dei corsi.

Con affetto saluto tutti i giovani allievi ed allieve che stanno lavorando con passione in questi giorni e nella speranza di rivederci tutti prestissimo vi do appuntamento alla prossima lezione dove avremo come sempre bellissime novità.

Buono studio e buon allenamento a tutti!

4 maggio 2020

IL MEIHUAQUAN E LE OLIMPIADI DEL 1936

Nel 1936 si svolse in Germania l'undicesima edizione dei Giochi Olimpici che vide la partecipazione di una squadra per la dimostrazione delle arti marziali cinesi che fu appunto la 中国武术表演队- Zhongguo Wushu Biaoyan Dui.

La squadra aveva il compito di presentare e dimostrare in sede internazionale la valenza delle arti marziali cinesi e rappresentare al meglio anche quelli che erano i cambiamenti di una Cina che stava vivendo una fase di transizione a livello politico e sociale.

In questo quadro anche le arti marziali furono in larga parte riformate in seguito alla costituzione del 中央国术馆 -  Zhongyang Guoshu Guan o Palestra Centrale di Arte Nazionale) di Nanchino.

La scelta degli atleti per la squadra venne effettuata tra i 100 migliori praticanti di arti marziali di tutta la Cina, scelti dopo una lunga preselezione, superata la quale si passò alla vera e propria selezione attraverso venti di giorni di competizioni faticosissime.

La squadra di nove elementi era così composta:

Squadra maschile
Hao Ming 郝铭 – capo squadra
Zhang Wenguang 张文广
Wen Jingming 温敬铭
Jin Shisheng 金石生
Zheng Huaixian 郑怀贤
Kou Yunxing 寇运兴
Zhang Er’ding 张尔鼎

Squadra femminile
Fu Shuyun 傅淑云
Liu Yuhua 刘玉华
Zhai Lianyuan 翟连源

In questa foto abbiamo la squadra maschile ed alcuni accompagnatori, da sinistra: Zhang Wenguang, Jin Shisheng, Kou Yunxing, Hao Ming, Gu Shunhua, Wen Jingming, Zheng Huaixian e Zhang Er’ding

Nota per noi rilevante è che due su nove dei membri di questo gruppo erano praticanti di Meihuaquan, il che non è poco dato l'alto numero di partecipanti appartenenti a stili diversi che si sono dati battaglia nelle lunghe fasi di selezione.

La prima esibizione ufficiale si tenne il giorno dopo la cerimonia di apertura delle Olimpiadi e iniziò con Zhang Wenguang che si esibì in una sequenza di Chaquan, immediatamente dopo toccò a Liu Yuhua che eseguì una sequenza di Doppie Sciabole, Shuangdao. Poi arrivò il turno di Zheng Huaixian e Kou Yunxing che presentarono l’esercizio in coppia detto: Long Hu Dui Gun, Bastone in Coppia del Drago e della Tigre. L’esibizione della squadra proseguì con Jin Shisheng che eseguì una sequenza di Catena a Nove Sezioni Jiujiebian e Wen Jingming e Zhang Wenguang praticarono un esercizio in coppia con le armi, Kongshou Duo Qiang, Mano Vuota sconfigge la Lancia. A seguire Fu Shuyun vestita con un abito di seta bianca, praticò il Palmo Cotone Mianzhang. La dimostrazione venne conclusa da Zhai Lianyuan che eseguì il Pugilato del Fiore Huaquan.

(Manifesto della undicesima edizione dei Giochi Olimpici)

Altre esibizioni si alternarono nei giorni a seguire ma per quanto ci riguarda le figure di spicco che hanno rappresentato il Meihuaquan alle Olimpiadi del 1936 sono state:

Kou Yunxing, nato il 12 marzo 1898 a Kouzhuang nella provincia dell'Hebei. Nel 1925 iniziò a praticare con Cao Zhenpu della Scuola Meihua. Nel 1928 partecipa al primo Guokao, il torneo fu interrotto prima che tutti gli incontri fossero portati a termine a causa del grande numero di gravi infortuni e per mancanza di regole, perciò tra coloro che non furono sconfitti si decidette chi era primo ad acclamazione (da quanto si evince da un articolo pubblicato da Pernatsh in un articolo sulla rivista Samurai). Kou Yunxing venne inserito assieme a  Liu Pixian nella seconda classe di merito. Ricordiamo sempre in relazione ai praticanti di Meihuaquan che nella prima classe figura di Yan Shiwen. Wu Tipang invece, altro importante praticante e maestro di Meihuaquan rientrò presumibilmente nella classe di merito degli "intermedi". Nel 1929 Kou Yunxing assume l'incarico di allenatore della Palestra di Arti Marziali della Provincia di Henan, spostandosi a vivere con tutta la famiglia a Kaifeng. In merito a questo personaggio ricordiamo anche alcuni degli esercizi che gli furono assegnati da portare in dimostrazione:

WuziMeihua 五子梅花 esercizio del fiore di prugno del Maestro Wu
Meihuaqiang 梅花枪 lancia del fiore di prugno
Meihuadao 梅花刀 sciabola del fiore di Prugno
Meihuagou 梅花钩uncino del fiore di prugno

In questa foto abbiamo la squadra femminile composta da sinistra: Liu Yuhua, Zhai Lianyuan e Fu Shuyun

Il secondo personaggio invece è Jin Shisheng , il cui nome era Jin Ligui, nato nel 1907 a Lingbao. A 10 anni iniziò a praticare Hongquan con un insegnante di Xi'an. Nel 1932 entra a far parte della Palestra di Arti Marziali della Provincia di Henan diventando il discepolo preferito del Direttore della Palestra Liu Pixian. Liu Pixian era un praticante di dodicesima generazione di Meihuaquan, che era stato vice direttore dello Zhongyang Guoshu Guan. Jin Shisheng sposò la figlia di Liu Pixian , Liu Zixia ed è considerato tredicesima generazione di Meihuaquan e seconda generazione di Shaomoquan. Nel 1935 Jin Shisheng conquistò la prima posizione nell'Esame Nazionale di Guoshu potendo proseguire così i suoi studi presso lo Zhongyang Guoshu Guan.
A questo maestro furono affidate fra le tante le seguenti forme:

Meihuadao 梅花刀 sciabola del fiore di prugno
MeihuaDadao 梅花大刀 alabarda del fiore di prugno
MeihuaShuangqiang 梅花双枪 doppie lance del fiore di prugno

Il meihuaquan è stato ed è ancora oggi grazie all'opera di tanti maestri ed allievi uno stile fra i più importanti nel panorama delle arti marziali cinesi e mondiali con praticanti sparsi in molti paesi. La sua storia e le sue radici affondano nella antica cultura cinese ma i suoi rami si sono aperti verso il mondo.

In Italia oggi abbiamo due importanti insegnanti ufficiali del ramo Baijiazhi Meihuaquan che sono Bizzi Luca e Storti Enrico che appartengono alla diciassettesima generazione di Meihuaquan e proprio grazie alla loro opera e al loro lavoro oggi in molti possiamo praticare, studiare e comprendere questo stile di arti marziali. A chi vuole approfondire l'argomento e la conoscenza del Meihuaquan consiglio sia l'articolo scritto da Storti Enrico sul Meihuaquan alle olimpiadi di Berlino sia la lettura del libro scritto dai maestri Bizzi, Storti e Furlini: Meihuaquan, l'uomo in comunione con il cielo.

Buona pratica e buono studio a tutti.

Di seguito in piccolo estratto di una delle dimostrazioni che furono effettuate da parte della squadra di arti marziali cinesi nel 1936 durante i giochi Olimpici.


*tutti i diritti del materiale foto e video è da ritenersi di proprietà dei rispettivi titolari e sono stati usati ed integrati nel testo senza nessuno scopo commerciale ma solo informativo e divulgativo.

*Correzioni alla biografia di Kou Yunxing a cura di Enrico Storti.

2 maggio 2020

LA GRANDE FAMIGLIA DEL MEIHUAQUAN

Quando di parla di famiglia marziale nell'ambito del Meihuaquan si intende la linea di trasmissione ufficiale alla quale appartengono i membri entrati dopo la cerimonia dei saluti denominata Baishi (拜師). Oltre a questo ambito possiamo intendere come famiglia del Meihuaquan in senso lato anche i praticanti delle varie famiglie marziali che appartengono allo stile.
Nel Marzo del 2019 in occasione del nostro viaggio/studio in Cina abbiamo avuto la possibilità e l'opportunità di visitare i luoghi di origine del Meihuaquan e conoscere quelli che sono gli esponenti della nostra famiglia marziale e conoscere anche gli esponenti ed i praticanti di altre famiglie marziali del nostro stile.
In un occasione in particolare abbiamo avuto il piacere di partecipare sia come ospiti d'onore che come praticanti ad uno dei più importanti raduni che periodicamente vengono organizzati fra i vari praticanti del Meihuaquan.
La manifestazione si svolge in un piccolo villaggio nella regione dello Shandong e richiama sia le scuole di Meihuaquan della regione stessa sia quelle provenienti dalle regioni limitrofe che da Taiwan.
In questa importante occasione abbiamo potuto così conoscere realtà diverse ed assistere oltre che partecipare alla variegata espressione del Meihuaquan.
(in foto con noi alcuni allievi e rappresentanti della scuola di Meihuaquan di Taiwan - Cina, Marzo 2019)

In questo articolo parlerò della scuola Zhonghua minguo meihua quan wenwu dafa tuizhan xiehui, presente all'evento con molti ragazzi di giovane età guidati dal loro insegnante.
Le loro dimostrazioni sono state molto seguite ed apprezzate da tutti ed è stato interessante vedere, al contrario di come sostenevano alcune fonti italiane, come sia viva l'interazione fra i vari gruppi di praticanti proveniente dai due paesi, la Repubblica Popolare di Cina e la Repubblica di Cina.
Nel sito della scuola di Taiwan viene inoltre sottolineata l'importanza per le scuole di Meihuaquan dell'isola di sviluppare questa rete di rapporti e di scambi con la Cina continentale per accrescere le proprie competenze ed ampliare il panorama delle conoscenze fino a poco tempo fa relegato a quelli che furono gli insegnamenti dei maestri Wu Tipang e Chang Wuchen.
Deduco quindi che per chi pratica lo stile Meihuaquan sia quanto mai fondamentale approfondire i propri studi ed il proprio percorso marziale tramite il confronto, praticando gli aspetti marziali e civili della disciplina per arrivare ad una maggiore e più completa conoscenza.
Per me e credo anche per tutti noi esponenti italiani della famiglia del Baijiazhi Meihuaquan di Heze è stato un piacere aver fatto la conoscenza di altri membri della più grande famiglia del Meihuaquan.
Auguro a tutti gli insegnanti e praticanti buon lavoro e di poter proseguire sempre nell'opera di sviluppo, pratica e divulgazione del Meihuaquan.
(Nel video abbiamo una dimostrazione di Guan Dao effettuata dalla scuola di Taiwan in occasione della manifestazione del Meihuaquan a cui abbiamo partecipato come ospiti e praticanti a marzo 2019 in Cina)