24 dicembre 2014

AUGURI DI BUONE FESTE DALLA TIANLONG KUNG FU ASSOCIATION

La scuola di kung fu tradizionale Tianlong Kung Fu Association,
i suoi allievi e il maestro Edoado Antolini augurano a tutti Buone Feste!!! 
Ci vediamo nel 2015 per un altro anno pieno di allenamenti, 
attività, appuntamenti, stage, gare, dimostrazioni e molte altre iniziative.
Auguri per un 2015 di grande Kung Fu!!!



La scuola di Kung Fu a Perugia svolge i suoi corsi presso la Palestra dell'Istituto Blaise Pascal - zona Madonna Alta.
Tutti i nostri allenamenti sono un ottimo strumento di crescita fisica e di allenamento mentale, un connubio che porta ogni praticante ad affrontare con serietà gli allenamenti e a sviluppare un corretto equilibrio interiore e ad ottenere un corretto e sano approccio alla vita quotidiana.
I corsi sono aperti ai praticanti a partire dal sesto anno di età e coinvolgono ragazzi e che ragazze.

Le iscrizioni sono aperte tutto l'anno, per info:

Cel. 348 42 13 849

I corsi si svolgono:
Lunedì                dalle ore 19:00 alle ore 20:30
Mercoledì            dalle ore 19:00 alle ore 20:30
Venerdì               dalle ore 19:00 alle ore 20:30

22 dicembre 2014

I 5 DOVERI E LE 5 PROIBIZIONI DEL MEI HUA CHUAN

Lo stile di kung fu wushu che pratichiamo conta numerose ramificazioni sia nel nord che nel sud della Cina. Tra queste sono famose il Ganzhi Wushi Meihuazhuang (干支五势梅花桩) grazie all'opera del Maestro Han Qichang che lo ha insegnato a Pechino ed il Baijiazhi Meihuaquan 白家支梅花拳 che è stato reso popolare inItalia dal maestro Zhang Zuyao (张祖堯). Il Baijiazhi Meihuaquan 白家支梅花拳 è un ramo dello stile Meihuaquan praticato nel Sud Ovest della Provincia di Shandong in Cina, la cui nascita è dovuta al Maestro Bai Jindou (白金斗, Pai Chin-tou in Wade-Giles) da cui prende il nome. La struttura di base di questo ramo del Meihuaquan si chiama Meihuaquan laojia, ma in Italia è conosciuta con il nome di "5 shaolin" in quanto scuola del nord, appartenente allo Shaolin. A Taiwan la scuola ha preso il nome di "Beipai Shaolin Meihuaquan" 北派少林梅花拳 o "Meihuamen 梅花门" . Praticanti importanti di questa branca di Meihuaquan sono stati Wu Tipang, Zhang Wuchen, Chang Dsu Yao, Wang Songyuan, Wang Shouyi, Jia Longsheng, Yang Shiwen, ecc. A partire dalla ottava generazione, il maestro Zhang Congfu ha creato una nuova variante dello stile e nell'area dell'Hebei, soprattutto attorno a Pingxiang, Weixian e Guangzong, fino a Liaocheng e Liangshan in Shandong, questa pratica ha preso il nome di Xiaojia in contrapposizione a tutte le pratiche precedenti che prendono il nome di Dajia. Il nostro stile, il Baijiazhi Meihuaquan 白家支梅花拳 fa parte dell'antica pratica denominata Dajia. Come Struttura di Base il Baijiazhi utilizza la Struttura Antica del Pugilato del Fiore di Prugno (梅花拳老架sempl., méihuāquán lǎojiàpinyin, mei hua ch'uan lao chia Wade-Giles), ma vengono anche insegnate altre due forme ricavate da questa: la Struttura Fiorita del Fiore di Prugno (梅花拳花架sempl., méihuāquán huājiàpinyin, mei hua ch'uan hua chia Wade-Giles)e la Nuova Struttura del Pugilato del Fiore di Prugno (梅花拳新架sempl., méihuāquán xīnjiàpinyin, mei hua ch'uan hsin chia Wade-Giles).
Dopo questa doverosa introduzione a quello che è il nostro stile di Kung Fu Wushu parliamo anche della grande moralità, responsabilità e senso del dovere che sta alla base di questi insegnamenti riportando appunto quelli che sono i canoni di comportamento riportati nelle figure seguenti:

LE 5 PROIBIZIONI:


1. Non è permesso guadagnarsi da vivere dando spettacolo di pratica del pugilato ne fingersi una persona importante a scopo di truffa.
2. Non è permesso ad una guardia di corte di utilizzare la propria abilità nel combattimento per fare prepotenze.
3. Non è permesso trasmettere l’abilità marziale ad un bandito ne costituire una banda a scopo di rapina.
4. Non è permesso usare la forza con le donne ne perpetrare crimini.
5. Non è permesso creare disordini ne gettare scompiglio nel proprio paese.

I 5 DOVERI:


1. Si deve rispettare il sovrano ed obbedire alla legge, aderire strettamene al proprio dovere.
2. Si deve supportare i deboli ed aiutare i poveri.
3. Si deve unire il popolo e creare armonia fra i propri concittadini.
4. Si deve rispettare l'insegnante ed amare i discepoli, come fossero un unica famiglia.
5. Si deve mostrare amore per i fratelli, essere modesti e pazienti.

9 dicembre 2014

IL NOSTRO STILE, LA NOSTRA STORIA


Il Meihuaquan (pinyin) 梅花拳, mei hua ch'uan (in Wade-Giles), (traducibile con Pugilato del Fiore di Prugno) è uno stile di arti marziali cinesi che conta numerose ramificazioni sia nel nord che nel sud della Cina. Tra queste sono famosi il Ganzhi Wushi Meihuazhuang (干支五势梅花桩) grazie all'opera del Maestro Han Qichang che lo ha insegnato a Pechino ed il Baijiazhi Meihuaquan 白家支梅花拳 che è stato reso popolare in Italia dal maestro Chang Dsu Yao (张祖堯).
Il Meihuaquan è considerato a volte uno stile interno e a volte uno stile esterno, ma a Nanchino durante l'esperienza dello Zhongyang Guoshu Guan e di seguito negli ambienti marzialisti di Taiwan era classificato come Changquan. Meihuaquan è anche un nome molto comune nelle arti marziali cinesi dove in svariati stili va ad indicare un Taolu.

Il Baijiazhi Meihuaquan 白家支梅花拳 è un ramo dello stile Meihuaquan praticato nel Sud Ovest della Provincia di Shandong in Cina, la cui nascita è dovuta al Maestro Bai Jindou (白金斗, Pai Chin-tou in Wade-Giles) da cui prende il nome. La struttura di base di questo ramo del Meihuaquan si chiama Meihuaquan laojia, ma in Italia è conosciuta con il nome di "5 shaolin" in quanto scuola del nord, appartenente allo Shaolin, cioè alle arti marziali esterne. A Taiwan la scuola ha preso il nome di "Beipai Shaolin Meihuaquan" 北派少林梅花拳 o "Meihuamen 梅花门". Praticanti importanti di questa branca di Meihuaquan sono stati Wu Tipang, Zhang Wuchen, Chang Dsu Yao, Wang Songyuan, Wang Shouyi, Jia Longsheng, Yang Shiwen, ecc. Il Baijiazhi Meihuaquan è anche un esempio del Dajia di cui parlavamo sopra.

Questa è un'interpretazione sulla nascita del Baijiazhi e sul ruolo di Bai Jindou:
« Si tramanda che il Meihuaquan sia stato creato in epoca precedente al 213. Nella sua storia ha avuto 3 diramazioni:la prima è il Ganzhi Meihuaquan 幹支梅花拳, che dà risalto al qinggong (輕功, la forza lieve);utilizza come cardine la simmetria destra e sinistra delle 5 figure-forza (Da, Shun, Ao, Xiao e Bai); la destra e la sinistra si scambiano reciprocamente,come l’energico aprirsi del Fiore di Prugno. La seconda è il Luodi Meihua 落地梅花, che dà importanza al Dipan Dafa (底盤打法, metodo per colpire il telaio). La terza diramazione è il Zhongxin Meihua (中心梅花), che pone enfasi sul Tuifa (腿法, metodo dei calci) e sullo Shuifa (摔法, metodo delle cadute). Il Baijiazhi (白家支, Ramo della famiglia Bai) ad un certo punto ritornò a unire il Ganzhi Meihua (幹支梅花) e contemporaneamente ad assimilare la quintessenza del Luodi (落地) e dello Zhonxin Meihua (中心梅花), riuscendo a cogliere l’aspetto peculiare di questo tipo di pugilato.»

Come Struttura di Base il Baijiazhi utilizza la Struttura Antica del Pugilato del Fiore di Prugno (梅花拳老架sempl., méihuāquán lǎojiàpinyin, mei hua ch'uan lao chia Wade-Giles), ma vengono anche insegnate altre due forme ricavate da questa: la Struttura Fiorita del Fiore di Prugno (梅花拳花架sempl., méihuāquán huājiàpinyin, mei hua ch'uan hua chia Wade-Giles)e la Nuova Struttura del Pugilato del Fiore di Prugno (梅花拳新架sempl., méihuāquán xīnjiàpinyin, mei hua ch'uan hsin chia Wade-Giles)

Meihuaquan Laojia:
La Struttura Antica del Pugilato del Fiore di Prugno (梅花拳老架sempl., méihuāquán lǎojiàpinyin, mei hua ch'uan lao chia Wade-Giles)è il Jiazi del Baijiazhi Meihuaquan. Questa forma si compone di due metà pressoché identiche, che insieme vanno a riprodurre otto direzioni spaziali. Ognuna di queste metà è divisa in quattro Duan (parti) che corrispondono alle direzioni spaziali. Anche in questo ramo esistono 5 shi, ma non sono disposti in maniera sequenziale così chiara come nel Ganzhi Wushi Meihuazhuang Xiaojia. Il ritmo della forma è molto particolare alternando movimenti circolari veloci a movimenti lenti in cui si può controllare la respirazione. Come il Jiazi della Xiaojia può essere eseguita in coppia faccia faccia, o sul cerchio da un gruppo di persone che si osservano reciprocamente. La prima metà di questo esercizio a Taiwan è stata divisa in 5 Duan e ridotta della parte finale di raccordo con la seconda metà.

I Duilian a mano nuda:
Il termine che viene utilizzato per definire tali esercizi è Duida (對打). Nel lavoro in coppia vengono distinte due categorie: Quanjiao lei (拳腳類, categoria che utilizza piedi e pugni) e Ditang lei (地膛類, categoria che utilizza le cadute). Nelle rispettive categorie sono inseriti vari esercizi che vengono nominati ed insegnati secondo un numero progressivo di tecniche che contengono[23]. A questi esercizi in coppia seguono esercizi che aumentano progressivamente il numero degli avversari e contengono mescolate le applicazioni studiate in coppia nelle due categorie precedenti. In seguito si studiano i Meihua Zhen Gong Fang (梅花陣攻防, lavori di difesa delle linee strategiche del Fiore di Prugno). In ognuno di questi Duilian sono inserite delle applicazioni di Qinna.

I Duida della Categoria delle Tecniche di Pugno e di Piede:
Nella categoria Quanjiao troviamo: Liu chui (六捶, sei percosse), in questo esercizio vengono utilizzate prevalentemente tecniche di pugno e di palmo, con attacchi e difese a punti del busto e della testa; Ba chui (八捶, otto percosse), in cui prevalgono colpi con il palmo, utilizzo della forza dell'avversario e contrattacchi difficilmente prevedibili contrastati da schivate veloci; Shi chui (十捶, 10 percosse), che contiene applicazioni di tecniche combinate di mani, piedi e gomiti, l'azione di attacco è fluida ed incalzante; Shier chui (十二捶, 12 percosse), che allena le applicazioni delle tecniche dei pugni, dei palmi e di gambe, concentrandosi sulla velocità di esecuzione che deve essere molto sostenuta; Shisi chui (十四錘, 14 percosse), che applica congiuntamente tecniche di pugno, palmo, gambe e gomiti; Shiliu chui (十六捶, 26 percosse), che applica congiuntamente tecniche di pugno, palmo, gambe e gomiti, come la serie precedente; Shiba chui (十八捶, 18 percosse), che vuole allenare l'applicazione e l'incremento della potenza fisica di Danfeijiao (單飛腳), Shuangfeijiao (雙飛腳), Xuanfengjiao (旋風腳); Ershi chui (二十捶, 20 percosse), in cui si allenano i movimenti applicativi di attacco e di difesa di Titui (踢腿), Dengtui (蹬腿), Tantui (彈腿).

I Duida della Categoria delle Tecniche di Rotolamento:
Nella categoria dei Ditang ci sono: Wu tui (五腿, cinque tecniche di gambe), in cui prevale l'utilizzo di tecniche di caduta; Qi tui (七腿, sette tecniche di gambe), in cui chi attacca utilizza Dan Feijiao (單飛脚) per colpire dei punti della testa, del torace e dell'addome, chi difende reagisce con dei rotolamenti da cui si rialza portando dei colpi che seguono una linea ascendente diagonale che spiazza le normali difese; Jiu tui (九腿, nove tecniche di gambe), questo esercizio allena la capacità di sottrarsi ai colpi; Shiyi tui (十一腿, 11 tecniche di gambe), che allena l'applicazione di Guatui (掛腿), Putui (仆腿), Cetui (側腿), Hou Tantui (後彈腿) e Chaoye Puhu (超越撲虎); Shisan tui (十三腿, 13 tecniche di gambe), allena l'applicazione congiunta di cadute e movimenti marziali; Shiwu tui (十五腿, 15 tecniche di gambe), allena l'applicazione congiunta di cadute e movimenti marziali, come il precedente esercizio; Shiqi tui (十七腿, 17 tecniche di gambe), che allena le applicazioni delle cadute (Ditang) che richiedono il più alto grado di abilità e la varietà di risposte ad attacchi reali; Shijiu tui (十九腿, 19 tecniche di gambe), che allena l'applicazione congiunta di movimenti marziali e cadute e l'incremento della potenza fisica.

I Duida contro più avversari:
Nel Baijiazhi è previsto lo studio di quattro tipologie di allenamento in cui si simula il combattimento di un praticante contro due, tre, quattro e cinque avversari. Queste quattro tipologie di esercizi sono chiamate:
1 Erlong Xizhu (二龍戲珠, Due draghi giocano con una perla), che prevede che una persona debba fronteggiare la forza di due avversari, che utilizzano tecniche di pugno, di piede, di palmo, di gomito e di rotolamento.
2 San Ying Zhan Bu (三英戰布, Tre eroi diffondono la guerra), in cui una persona si difende da altre tre, utilizzando forza fisica, agilità e abilità applicativa.
3 Si Chang Chu Ba (四強除霸, Quattro potenti depongono il tiranno), in cui una persona viene messa alla prova dall'attacco di quattro, esercizio che stimola l'agilità di una rapida risposta ad un attacco e lo studio degli attacchi in gruppo.
4 Wuhu Tulong (五虎屠龍, Cinque tigri sbranano un drago[24]), che allena l'uso della forza e delle tattiche contro cinque avversari, incrementando ulteriormente l'agilità. Il praticante è pronto per il lavoro successivo.

Meihua Zhen Gong Fang:
Il lavoro di difesa delle linee strategiche del Meihua (梅花陣攻防, Meihua Zhen Gong Fang) è il livello più alto di apprendimento nel Baijiazhi. Si tratta di un complesso metodo che studia 5 tipologie di strategia di attacco e di difesa in una situazione di guerra. Queste le cinque tipologie:
1 Yi Zuo Meihuazhen 一座梅花陣, prima costellazione della disposizione strategica del Fiore di Prugno.
2 Er Zuo Meihuazhen 二座梅花陣, seconda costellazione della disposizione strategica del Fiore di Prugno.
3 San Zuo Meihuazhen 三座梅花陣, terza costellazione della disposizione strategica del Fiore di Prugno.
4 Si Zuo Meihuazhen 四座梅花陣, quarta costellazione della disposizione strategica del Fiore di Prugno.
5 Wu Zuo Meihuazhen 五座梅花陣, costellazione della disposizione strategica del Fiore di Prugno.

Il Combattimento Libero a mano nuda:
Il combattimento libero è detto Sanshou (散手) o Ziyu Boji (自由搏击). Si inizia a studiare contemporaneamente ai primi esercizi in coppia, cercando di applicare liberamente le tecniche apprese in modo più prefissato.

Le armi del Baijiazhi

Le armi allenate individualmente:
Queste sono le armi insegnate nell'ambito del Baijiazhi Meihuaquan di Taiwan: dandao (單刀), Qimeigun (齊眉棍, bastone delle sopracciglia), qiang (槍, lancia), shuangdao (雙刀, doppie sciabole), Xiao shao gun (小哨棍, piccolo bastone della sentinella), jian (劍),Da shao gun (大哨棍, grande bastone della sentinella), jiujie gangbian (九節鋼鞭, frusta di acciaio a nove sezioni, vedi jiujiebian),liuxingchui (流星錘, dardo meteora), sanjiegun (三節棍, bastone in tre sezioni), Meihua guai (梅花拐, stampelle del fiore di prugno), Bishou (匕手, pugnali), dadao (大刀, alabarda).

Le armi allenate in coppia:
Questo è un elenco di Duilian di armi insegnate a Taiwan: dandao dui gun (單刀對棍, sciabola contro bastone), shuangdao dui gun (雙刀對棍, doppia sciabola contro bastone), gun dui gun (棍對棍, bastone contro bastone), dandao dui dandao (sciabola contro sciabola單刀對單刀), shuangdao dui shuangdao (雙刀對雙刀, doppia sciabola contro doppia sciabola), bishou dui gun (匕手對棍, pugnali contro bastone), Xiao shao gun dui gun (小哨棍對棍, piccolo bastone della sentinella contro bastone), Da shao gun dui gun (大哨棍對棍, grande bastone della sentinella contro bastone), gun dui guai (bastone contro stampelle, 棍對拐), dandao dui guai (sciabola contro stampelle, 單刀對拐),jian dui jian (劍對劍, spada contro spada), sanjiegun dui gun (三節棍對棍, bastone a tre sezioni contro bastone), dadao dui qiang (大刀對槍, alabarda contro lancia), bian dui gun (鞭對棍, frusta contro bastone), dandao dui qiang (單刀對槍, sciabola contro lancia), shuangdao dui qiang (雙刀對槍, doppia sciabola contro lancia), qiang dui jian (槍對劍, lancia contro spada), Da shao gun dui qiang (大哨棍對槍, grande bastone della sentinella contro lancia), sanjiegun dui qiang (三節棍對槍, bastone a tre sezioni contro lancia), qiang dui qiang (槍對槍, lancia contro lancia).

Il combattimento libero con le armi:
L'evoluzione di questo sistema prevede di mettersi alla prova in combattimenti liberi utilizzando i movimenti fondamentali appresi nei Duilian. Questo tipo di lavoro libero è detto Bingxie Sanda (兵器散打).

Gli esercizi in coppia di combattimento mano nuda contro armi:

A Taiwan questi Duilian vengono considerati a parte e di un livello superiore: kongshou duo dao (空手奪刀, mani nude si impossessano della sciabola), kongshou duo gun (空手奪棍, mani nude si impossessano del bastone), kongshou duo bishou (空手奪匕手, mani nude si impossessano dei pugnali), kongshou duo qiang (空手奪槍, mani nude si impossessano della lancia), kongshou duo shuangdao (空手奪雙刀, mani nude si impossessano delle doppie sciabole), kongshou duo jian (空手奪劍, mani nude si impossessano della sciabola), kongshou duo Xiao shao gun (空手奪小哨棍, mani nude si impossessano del piccolo bastone dellea sentinella).

Per maggiori approfondimenti vi lascio questi link:

Meihuaquan

Maestro Chang Dsu Yao

fonte: (W.)

25 novembre 2014

NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE!

25 Novembre 2014, il Problema della giornata contro la violenza sulle donne è la mancanza di educazione al rispetto. Il mondo migliora con gli atti pratici e non con le parole, in mancanza di questi vieni a praticare il kung fu e cambia tu quello che non va!

13 ottobre 2014

IL KUNG FU A PERUGIA - Palestra Istituto Superiore Blaise Pasacal - zona Madonna Alta


La scuola di Kung Fu a Perugia (svolge i suoi corsi presso la Palestra dell'Istituto Blaise Pascal - zona Madonna Alta) Tutti i nostri allenamenti sono un ottimo strumento di crescita fisica e di allenamento mentale, un connubio che porta ogni praticante ad affrontare con serietà gli allenamenti e a sviluppare un corretto equilibrio interiore e ad ottenere un corretto e sano approccio alla vita quotidiana.
I corsi sono aperti ai praticanti a partire dal sesto anno di età e coinvolgono ragazzi e che ragazze.

Le iscrizioni sono aperte tutto l'anno, per info:




Cel. 348 42 13 849

I corsi si svolgono:

Lunedì                dalle ore 19:00 alle ore 20:30
Mercoledì            dalle ore 19:00 alle ore 20:30
Venerdì               dalle ore 19:00 alle ore 20:30

Presso Palestra dell'Istituto Superiore Blaise Pascal - Zona Madonna Alta - Perugia

con ampio parcheggio interno

30 settembre 2014

lL MAESTRO CHANG DSU YAO

Nel documento seguente è riportata la copia di un articolo precedentemente scritto dal maestro Chang Dsu Yao a pubblicato sulla rivista 武壇.In tutta la mia vita ho sempre amato le arti marziali e spero che i miei connazionali coltivino simili interessi al fine di promuovere lo spirito del paese. Per raggiungere tale scopo bisogna incoraggiare l’attività delle arti marziali, tener viva la cultura tradizionale cinese, dedicare tutta la vita allo studio e alla pratica del Meihua Quan, fare nostri gli obiettivi perseguiti dai circoli delle arti marziali, farli conoscere a tutto il mondo, pubblicarli uno dopo l’altro, promuoverli attraverso discussioni pubbliche. Oggi, dopo circa 10 anni di esperienza e osservazioni personali maturate nella pratica delle arti marziali, vorrei presentarvi alcuni punti brevi e concisi che le persone interessate all’argomento potranno prendere come spunto di riflessione o come oggetto di critica.
1. Imparare le arti marziali è come imparare qualsiasi altra disciplina, bisogna prima avere una conoscenza delle arti marziali, solo con la conoscenza si può sviluppare interesse, si può creare un’incomparabile determinazione ad apprendere, si può arrivare alla perseveranza. In base a questa perseveranza, si possono sormontare le amarezze e difficoltà psicologiche, raggiungere i traguardi artistici più alti delle arti marziali.2. Nonostante la loro grande varietà, le arti marziali cinesi hanno la stessa origine e si basano sugli stessi principi. Quando si inizia ad imparare basta scegliere uno stile in base al proprio interesse, poi una volta che si è ben preparati si può imparare un altro stile. L’importante è non imparare più di uno stile allo stesso tempo. Allenarsi con le arti marziali è come praticare la calligrafia (cinese), se si scrivono due caratteri allo stesso tempo alla fine non si ottiene nessun risultato.3. Nel periodo iniziale della pratica bisogna prima di tutto raccogliere materiale di riferimento o andare a trovare un maestro che possa dare delle valide indicazioni, inoltre bisogna scegliere lo stile con cui sentirsi a nostro agio.4. Per imparare le arti marziali bisogna avere un programma, determinazione, volontà, coraggio, non lasciarsi distrarre da altre cose, non imporsi alcuna restrizione di tempo o di spazio.5. Per imparare le arti marziali bisogna prima di tutto fare bene i compiti, tenere una condotta morale, portare rispetto alla famiglia, onorare il maestro e i suoi insegnamenti, rispettare sia i compagni di scuola più anziani che quelli più giovani, essere amichevoli e compassionevoli verso gli altri.6. Per imparare le arti marziali bisogna avere una vita regolare, fatta di principi, lavorare e riposarsi ad orari fissi, non si devono avere abitudini deleterie per la salute [penso che si riferisca all’eccesso di desideri].7. Tempo per l’allenamento: a parte il tempo dedicato alla lezione, all’allenamento personale, ai pasti, e al riposo, nel tempo rimanente ogni minuto ed ogni secondo deve essere dedicato all’apprendimento delle arti marziali; colui che pratica le arti marziali non conosce “il tempo per lo svago” (espresso dai quattro caratteri cinesi 休閒玩樂)8. Il tempo più consono alla pratica è il primo mattino, seguito dalla sera. Ci si può allenare dopo i pasti purchè sia trascorsa almeno un’ora. Dopo l’allenamento non si devono bere bevande ghiacciate, ancora peggio è sedersi o sdraiarsi, l’ideale è fare qualche movimento di rilassamento o camminare intorno.9. L’estate è la stagione migliore per la pratica che dovrebbe essere fatta al chiuso. Un verso di questa scuola recita: “Un’estate vale più di tre autunni, un autunno vale più di tre inverni”. Ciò significa: i risultati di una stagione estiva di pratica equivalgono a quelli di tre autunni, mentre i risultati di un autunno sono pari a quelli di tre inverni. Questo perché nella stagione estiva le articolazioni si aprono più facilmente, le ossa e i muscoli sono più distesi, la forza fisica è superiore, i calci, i pugni, e la respirazione diaframmatica hanno effetti inaspettati.10. Imparare le arti marziali è come imparare un linguaggio, si procede dal superficiale al profondo, dal facile al difficile. Bisogna mantenere un certo grado di progressione, un ordine, un insieme di priorità, sapere quali siano le urgenze, cercare la naturalezza; non si può parlare con impazienza, la frenesia non porta ad alcun risultato.11. Per imparare le arti marziali bisogna saper accettare con modestia, praticare e studiare con perseveranza, domandare se si hanno dubbi, auto-­‐correggersi nella maniera giusta.12. Per imparare le arti marziali bisogna avere lo spirito dell’imitazione [un modello di riferimento], abitudini e caratteristiche vantaggiose, esuberanti ambizioni.13. Colui che impara le arti marziali deve essere gentile e modesto con le altre persone, equanime nel gestire gli affari di ogni genere. Quando incontra un problema deve dimostrare pazienza ed auto-controllo, non parlare è sbagliato, non mettersi in mostra invece è un punto di forza, bisogna agire secondo la via universale dell’amore.14. Per imparare le arti marziali è importante prima ricordarsi la posizione, poi il nome, e a seguire la forma. Una volta che si è appreso bene un pezzo della forma si può passare a quello successivo, non si può pretendere troppo tutto insieme.15. Nella fase iniziale della pratica è inevitabile che i muscoli siano indolenziti, ma non è consigliato sospendere l’allenamento, si deve continuare, poi dopo due o tre settimane tutto tornerà alla normalità in maniera naturale.16. Quando alleniamo i calci bisogna mantenere la calma e la naturalezza, senza essere precipitosi, la foga può causare danni muscolari, se comunque accidentalmente ci si dovesse far male ai muscoli o nervi delle gambe si dovrebbe continuare l’allenamento, senza fermarsi. Se ci si ferma si complica ulteriormente il danno.17. Quando si pratica la respirazione diaframmatica bisogna ricordarsi i metodi di protezione. Si deve imparare senza paura ma con cautela, in base al proprio grado di apprendimento, non si deve assolutamente superare il proprio livello. 318. Riguardo al qigong, è importante prima allenarlo da fermi, poi da seduti, poi in movimento. Il qigong accompagna il movimento (sia il movimento che la postura), se praticato costantemente aiuta a combattere la fatica anche dopo un lungo allenamento.19. Allenamento in coppia: a mani nude o con armi, bisogna allenare una forma meticolosamente, poi allenarla di nuovo, eseguendola in base al proprio livello, non si deve strafare.20. Durante la pratica è importante rilassare la struttura corporea scaricando il peso a terra. Inoltre è importante concentrarsi, fare degli stimoli interni e di quelli esterni un unico oggetto di attenzione, mantenere la calma e la pacatezza.

(fonte K.N.)

19 settembre 2014

PERUGIA, APERTE ISCRIZIONI CORSI DI KUNG FU

A Perugia sono aperte le iscrizioni ai corsi di Kung Fu per bambini e ragazzi
presso la Palestra Istituto Blaise Pascal a Madonna Alta (Perugia).
I corsi si tengono lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 19:00 alle ore 20:30.

Per maggiori informazioni: Tel. 348 421 3849


18 settembre 2014

PERUGIA RIPARTE CON IL KUNG FU

La scuola Tianlong Kung Fu Association è lieta di informarvi che:

SONO APERTE LE ISCRIZIONI AI NUOVI CORSI DI KUNG FU
ANNO 2014/2015
PER BAMBINI, BAMBINE, RAGAZZI E RAGAZZE

Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle 19:00 alle 20:30


Per maggiori info consultate la nostra pagina facebook 

!!!   VI ASPETTIAMO   !!!

Palestra Istituto Blaise Pascal Via della Madonna Alta (Perugia)

24 luglio 2014

NOTE DI MEDICINA TRADIZIONALE CINESE

(In foto esemplari di Cordyceps - di cui parleremo nei prossimi articoli)

Lo studio cinese delle erbe riconosce più di 3200 differenti tipi di erbe. Alcuni esempi famosi sono il ginseng e l’astragalus (di cui usa la radice).Ma non è tutto. La medicina cinese delle erbe utilizza anche poco meno di 300 differenti minerali, insetti, creature marine e estratti di animali. Alcuni esempi sono il cinabro (minerale di mercurio), il baco da seta, il cavalluccio marino, e il corno di rinoceronte. I differenti ingredienti di erbe e non-erbe sono spesso composti, e sono conosciute più di 400 differenti combinazioni. Come i farmaci e le vitamine occidentali, le erbe cinesi sono agenti chimici con proprietà curative. Ma la componente chimica delle erbe cinesi non è la sola cosa che viene presa in considerazione per un trattamento efficace. Piuttosto la chiave determinante è il livello di produzione di energia di ogni ricetta, che conduce a ristabilire l’equilibrio di yin e yang nel corpo. Nella maggior parte dei casi, nella ricetta sono incluse quattro tipi di erbe, comprese nelle categorie: “imperatore”, “ministro”, “assistente” e “ambasciatore”. Può esserci più di un’erba per tipo.I nomi non sono attribuiti alle erbe in modo casuale. L’”imperatore” prende di mira i sintomi maggiori delle malattie e le cause sottostanti, mentre il “ministro” tratta i sintomi secondari e le loro cause sottostanti. L’”assistente” armonizza la ricetta e elimina le possibili tossine e gli effetti collaterali. Infine l’”ambasciatore” ha la funzione di condurre la ricetta ai meridiani e agli organi colpiti. Prima di essere somministrate ad un paziente, tutte queste erbe sono trasformate in decotto o in pastiglie. Dopo di che, proprio come accade nel funzionamento della burocrazia, queste erbe svolgono i propri ruoli, e si combinano per un efficiente "governo" delle malattie. Senza un medico specializzato è molto pericoloso curarsi o peggio autocurarsi perchè se assumete delle erbe “sbagliate” nel momento “sbagliato”, la medicina erboristica cinese può essere dannosa. Prendiamo l’astragalus come esempio. Di per sé l’astragalus è eccellente per rinvigorire il sistema immunitario e prevenire infezioni batteriche o virali. Eppure se una persona ha la pressione alta o una forte febbre, dovrebbe evitare l’astragalus perchè in questo caso potrebbe essere la causa di infezioni acute.
Quindi un paziente descrive i propri sintomi, poi il medico cinese si accerta del problema usando ad esempio le tecniche di ascoltare il polso e leggere la lingua. Il medico cercherà anche di determinare lo stato emozionale del paziente, dal momento che la medicina cinese riconosce un legame tra mente e corpo nella comparsa delle malattie. In ultimo, dopo aver determinato il livello di disequilibrio dei yin-yang e del qi (energia vitale), il medico formulerà la giusta ricetta individuale.
(Fonte: TET)

13 luglio 2014

CAMPO KUNG FU 2014

(In foto le squadre dei cinque elementi che si sono fronteggiate durante gli allenamenti)

Un 2014 pieno di iniziative per la scuola Tianlong Kung Fu Association guidata dal maestro Edoardo Antolini. La seconda settimana di Luglio ha visto gran parte degli allievi della scuola impegnati nel Campo estivo di Kung Fu. Durante questa settimana ogni allievo ha avuto modo di studiare a approfondire lo studio delle armi classiche del Kung Fu. Il tema del Campo è stato quello dei "cinque elementi": fuoco, terra, metallo, acqua e legno, elementi o meglio concetti dinamici utilizzati dal pensiero cinese per spiegare alcuni dei fenomeni del mondo e della medicina. Questo tema ha accompagnato ragazzi e ragazze anche nello studio delle dispense preparate dal maestro sui concetti fondamentali del Wu Hsing. Il campo prevedeva; sveglia alle ore 05:30, due serie di allenamenti, una da quattro ore la mattina ed una da due ore il pomeriggio e l'impegno dei ragazzi nella preparazione di pranzi e cene per tutti. Un piccolo villaggio dove ognuno ha contribuito con on il proprio impegno alla vita giornaliera e con molta serietà ha partecipato agli allenamenti e allo studio. A breve vi aggiorneremo sulle nostre altre iniziative che già sono in programma. Un saluto va a tutti gli allievi che hanno dimostrato responsabilità e passione nello studio e nella pratica del Kung Fu e l'augurio di una buona estate e buone vacanze.
M. Edoardo Antolini

29 giugno 2014

PERUGIA, KUNG FU E PASSAGGI DI GRADO



Venerdì, 27 Giugno 2014 si sono svolti, presso la nostra sede, Palestra Scuole Medie di Ferro di Cavallo (Perugia) gli esami per i passaggi di grado di una parte degli allievi della Tianlong Kung Fu Association, la scuola di Kung Fu tradizionale guidata dal Maestro Edoardo Antolini. Questo anno ha avuto due importanti momenti che si sono conclusi nell'esame di 2° Chieh e 1° Chieh per quattro allievi che hanno lavorato molto per concludere il loro lungo e duro programma. Buone sono state anche le valutazioni per le nuove cinture azzurre che hanno portato a termine un percoroso iniziale che li porterà da settembre ad affrontare lo studio dello Shaolin Classico e di molte altre tecniche di Kung Fu tradizionale. In preparazione poi ci sarà un programma per altre tre nuove cinture nere che si dovranno cimentare in uno studio molto particolareggiato e un allenamento importante. Al termine di questo secondo anno di attività possiamo tirare un bilancio più che positivo per tutte le attività svolte tra gare, stage, dimostrazioni, lezioni, workout e ovviamente gli allenamenti che sono alla base di ogni nostro buon risultato. Vorrei concludere questo breve articolo ringraziando tutti coloro che in questo anno di studio, allenamento e duro lavoro hanno collaborato con noi per la realizzazione di molti progetti, dagli allievi, ai loro genitori, ai maestri, ai collaboratori, alle società sportive, amici, e tutti coloro che a vario titolo hanno, con il loro contributo, reso possibile per la Tianlong Kung Fu Association la realizzazione di importati traguardi, sportivi e non solo.
Ora sono già in cantiere alcuni importati progetti che vedranno la scuola impegnata in molte iniziative, per rimanere aggiornati sulle nostre attività vi invitiamo a seguire il nostro sito e la nostra pagina facebook.
Un saluto a tutti.
M. Edoardo Antolini

22 giugno 2014

WU HSING - I CINQUE ELEMENTI



La teoria e la filosofia che sta dietro ai cinque elementi è un altro dei metodi, dei tentativi dei pensatori cinesi per il raggiungimento della comprensione del mondo e delle sue leggi. I cinque elementi cosi come riportati in figura, e qui è importante sottolineare questo concetto, non indicano gli elementi descritti come appunto fuoco, terra, metallo etc. ma esprimono attraverso la loro corrispondenza di significato con l'elemento un concetto dinamico e di attività. I Wu Hsing che nascono dall'interazione tra Yin e Yang sono quindi l'espressione di cinque concetti attivi e non immagini statiche, il termine Hsing infatti può significare: camminare, muoversi, fare, operare, concetti che incorporano con se un'attività dinamica ed operosa nel suo essere. Potrebbero essere definite anche le cinque fasi per connotare proprio il loro carattere transitorio o meglio per descrivere il loro ruolo all'interno di un processo attivo in continuo mutamento. I cinque elementi sono dunque interdipendenti uno dall'altro e coesistono nelle loro azioni e nei loro mutamenti. Nella cultura cinese spesso sono stati associati a molti aspetti e fenomeni come le emozioni, gli organi del corpo, le direzioni, i colori, i sapori, le stagioni etc. Questo parallelismo di pensiero, questo legare i cinque elementi a determinati fenomeni della natura come della vita umana ha portato il pensiero cinese a sviluppare un metodo di analisi, percezione e comprensione del mondo che vede l'uomo non più come essere isolato ma come facente parte di un microcosmo in stretta relazione con il macrocosmo.
Il processo di interdipendenza tra i cinque elementi è poi regolato da quattro grandi principi che sono: mutua creazione, reciproca vicinanza, mutua distruzione e reciproca paura. Nel prossimo scritto vedremo meglio le interazioni tra le cinque fasi e le spiegheremo meglio le loro relazioni e dipendenze.

M. Edoardo Antolini

20 giugno 2014

SOCRATE, UNA RIFLESSIONE


Riprendendo un manoscritto di Bruce Lee del 1964 ho trovato interessante riportare qui per gli allievi della mia scuola, la Tianlong Kung Fu Association di Perugia e per tutti gli appassionati e interessati di Kung Fu - Wushu, alcune delle riflessioni fatte sul pensiero del filosofo greco. Il manoscritto riporta "Socrate è riuscito a convincere Callicle che entrambi sono d'accordo sul fatto che il bene è l'opposto del male e che i due non possono esistere contemporaneamente." ora qui potremmo argomentare pro e contro questa affermazione ma se dovessimo prendere in considerazione le dottrine orientali, che sempre più dagli anni '60 sono state comparate e assimilate nelle loro riflessioni ai concetti di quella che è la scienza e il pensiero filosofico/scientifico contemporaneo (vedi le implicazioni nella fisica quantistica), noteremmo che l'espressione di questo concetto così come è stato espresso non può trovare riscontro. Bruce Lee infatti continua affermando in modo concreto che "Bene e male o piacere e dolore esistono uno per l'altro. Invece che opposti, sono complementari e in funzione l'uno dell'alltro. Innanzitutto, se non ho mai provato il dolore come posso riconoscere il piacere, o viceversa?". La risposta a Socrate è quanto mai vicina al concetto del Tao e parallelamente anche a quanto si è verificato nella scienza dai primi anni del novecento ad oggi. Nel Kung Fu è necessario comprendere bene questo tipo di analisi e di pensiero che va poi riportato in quello che è il combattimento (argomento approfondito durante le lezioni agli allievi) in quanto l'approccio mentale, lo sviluppo delle componenti che sono alla base del confronto corpo a corpo in una fase che possiamo definire più profonda comporta conoscenze e competenze molto più approfondite che il semplice tirar di pugni e calci. La conclusione di Bruce Lee, tipica ed in linea con la sua visione del mondo delle arti marziali è la seguente: "Volgendo lo sguardo al cielo posso distinguere una stella più piccola, perchè ce ne sono di più grandi, e se non ci fosse il cielo nero, non ci sarebbero nemmeno le stelle. Non si tratta di una lotta tra il bene e il male, ma piuttosto del fluire come onde nell'acqua". Proprio il tema dell'acqua è il tema conduttore del pensiero di Bruce Lee, essere acqua, fluire come l'acqua, essere morbidi e forti allo stesso tempo comporta una totale partecipazione di se nell'azione, nel combattimento e nella vita di tutti i giorni scardinando il pensiero cartesiano della divisione tra l'Io e il mondo.

M. Edoardo Antolini

18 giugno 2014

ESSERE COME LA GIADA


In Cina, gli studiosi chiamano il fiore prugna, l'orchidea, il bambù, e il crisantemo "i quattro signori." Infatti, questi quattro signori hanno le loro caratteristiche uniche: il fiore della prugna sfida la neve e il gelo con la nobiltà e la fede; l'orchidea è simbolo di magnificenza e splendore con il suo profumo delicato; il bamboo rappresenta la persistenza, la cortesia e la modestia; e il crisantemo, un recluso puro e ribelle. Quindi hanno guadagnato l'alto titolo "signori". A livello di culutra cinese tradizionale la giada è utilizzata per descrivere le caratteristiche nobili di una persona. La giada è diverso dagli altri materiali. In origine, si tratta solo di una pietra tra le montagne che nessuno conosce. Senza un'attento taglio e la lucidatura, è inutile. Tuttavia, dopo essere stato scolpito con attenzione, emanerà brillantezza e attirerà l'attenzione del mondo. A differenza dei diamanti, oro e argento con la loro troppo abbagliante luminosità o come il cristallo trasparente come il vetro che manca di essenza, la giada è modesta e porta a ripensamenti significativi con il passare del tempo. Il temperamento della giada è come un signore erudito in isolamento, quindi è molto adatto per paragonare la giada ad un gentiluomo.
Nel mondo umano, un gentiluomo è paragonato alla giada e questo conferisce una connotazione più sublime il titolo di "gentiluomo". Nel libro antico Guan Zi Shui Di, è scritto: "Il motivo per cui la giada è prezioso perché ha nove tipi di virtù: la lucentezza brillante è la sua benevolenza; linea limpida è la sua saggezza; rigidità è la sua giustizia; rettitudine è la sua integrità; la chiarezza e la luminosità sono la sua purezza; essere interrotto senza essere scoraggiati è il suo coraggio; mostrando entrambi i meriti e demeriti è la sua onestà; la magnificenza e lo splendore permeati insieme senza reciproca violazione è la sua tolleranza; un suono chiaro e puro quando è utilizzato è il suo ordine; la sua durezza senza ferire le persone è la sua nobiltà. "Questo è il valore della giada e anche la virtù di un gentiluomo.
Confrontando il carattere di giada al virtù di un signore, la scuola confuciana conferisce la connotazione di virtù di giada e dà una spiegazione dettagliata. Si ritiene che le persone dovrebbero migliorare se stessi riflettendo e seguendo gli attributi di giada. "La scuola Taoista dice:" Il Saggio
indossa abiti semplici, ma porta la giada sotto il suo vestito ", che implica che le persone non perdono la loro natura innata.
La giada quindi è amata non per la sua bellezza esteriore, ma piuttosto il suo significato interno. Pertanto, portando una giada, la gente si ricorda di esercitare autocontrollo. Il Libro dei canti di Wei Feng dice: "Il signore raffinato è proprio come una giada ben tagliata, levigata e intagliata "Questo delinea anche che l'eleganza di un signore può essere raggiunta coltivando se stessi e sopportando un difficile processo di affinamento. Quindi, la molatura e la lucidatura della giada è simile alla coltivazione del carattere umano. Un signore è come grazioso come la lucentezza della giada, ma una giada ha anche un proprio principio e carattere. Pertanto, un signore è modesto e amabile, ma è anche cuore aperto e in posizione verticale. Prende l'interesse personale e il guadagno alla leggera e pensa prima agli altri e non si lascia prevaricare.
La brillantezza della giada è al suo interno, e il talento di un gentiluomo è non è rivelato e reso noto per tutto il tempo. Tuttavia, come una spada affilata estratta dal fodero nel momento del bisogno, questo talento non può essere trattenuto da nessuna forza quando è necessario. Le persone semplici e con un cuore aperto che si preoccupano di meno piccoli interessi personali e pensano prima agli altri si possono chiamare gentiluomini e si possono paragonare gli attributi della giada.
Un carattere nobile è la manifestazione del Tao e può portare genuino beneficio per il popolo. "Se giada rimane in una piscina profonda, l'acqua diventa incantata, se la giada rimane su una montagna, l'erba diventa fiorente."

(fonte: G.Ming)

16 giugno 2014

UNO


Il Numero Yi (Uno) - simbolo della creazione dell'universo

Tra le decine di migliaia di complicatissimi caratteri cinesi, 一 (yī) è il più semplice, e viene insegnato anche ai bambini piccoli. La maggioranza dei cinesi usa più comunemente 一 come carattere per il numero uno. Al giorno d'oggi pochissimi sono consapevoli della profonda filosofia che è nascosta dietro a quello che è appunto il più semplice di tutti i caratteri. 一 in realtà rappresenta la comprensione della filosofia cinese sulla creazione dell'universo. Secondo la mitologia, prima della creazione del mondo, esisteva una massa senza forma ed inspiegabile. Questa massa esplose a formare parti separate, dalle quali emersero diversi tipi di materia. É la teoria taoista che spiega così la creazione del cosmo. I Taoisti sostengono infatti, che la vita si è generata dall'Uno, il quale è in eterna armonia, e appunto da questo ogni cosa è stata creata. Prima del femminile 陰 yīn e del maschile 陽 yáng, esisteva solo l'Uno come la potenza originale, l'Interezza, il Tao. Quando l'universo si divise in yin e yang, l'energia leggera 陰 yīn risalì verso l'alto, e l'energia pesante 陽 yáng discese verso il basso. Questa separazione è tuttora evidente in natura: ad esempio se guardiamo all'orizzonte, vediamo la netta separazione tra cielo e terra. Sulla base degli insegnamenti di Lao Zi (l'autore del libro classico Taoista Tao Te Ching), gli esseri umani non possono separarsi dal Tao, che è all'origine della vita. La conseguenza è che l'esistenza dell'essere umano che ignora questa verità verrebbe distrutta, annientata. Il Tao viene visto come la sorgente dell'universo, e questo significa che l'essere umano e la società devono cercare di tendere verso il Tao, per essere veri nella vita di ogni giorno e per fare ogni cosa in base alla verità. Solamente in questo l'essere umano ritornerà alla propria origine e finalmente diventerà un 真人 zhēnrén, un uomo vero.
(fonte: TET)

2 giugno 2014

IL TAOISMO, LA FILOSOFIA, LA FISICA, IL KUNG FU (parte 2)


Il grande interesse nel Kung Fu tradizionale e in tutto quello che lo circonda e lo compone mi ha portato ad approfondire anche aspetti che vanno oltre quello che erroneamente viene considerato e venduto come "sport". In questa seconda parte affronteremo in maniera sempre leggera ma più precisa alcuni dei legami tra il taoismo e la meccanica quantistica per porre un ulteriore tassello in quel ponte che va da occidente ad oriente e che lega in modo stupendo pensieri molto lontani tra loro.
Nei testi buddhisti e taoisti il mondo è concepito in termini di movimento, flusso e mutamento. Queste caratteristiche dinamiche delle filosofie orientali ne sono la componente fondamentale e portante. La visione dell'universo da parte dei filosofi e pensatori orientali, era intesa come una rete inestricabile fatta di interconnessioni dinamiche e mai statiche. Una rete cosmica viva, in perenne respiro, che cresce e mutua continuamente. La fisica moderna è giunta alla medesima conclusione e descrivere l'universo come una rete di relazioni intrinsecamente dinamica. Nella meccanica quantistica l'aspetto dinamico della materia lo vediamo manifestato nella natura ondulatoria delle particelle subatomiche. Un ulteriore passo verso il congiungimento di questi due mondi, la filosofia orientale e la scienza moderna si ha considerando anche la teoria della relatività nella quale l'inseparabilità dello spazio-tempo comporta che la materia non può essere separata dalla sua attività. Nel mondo del molto piccolo quindi le proprietà delle particelle subatomiche sono comprese in un contesto dinamico, di interazione e di trasformazione. Come già scritto nel precedente articolo, le particelle sono anche onde e il loro comportamento è di fatto molto singolare. E' interessante notare infatti come più si costringe una particella in uno spazio definito molto piccolo più questa "si agita" e si muove velocemente. Quindi ogni particella è intrinsecamente "agitata" e portata a muoversi, la materia, gli oggetti, basti pensare ad un pezzo di metallo se visto da molto vicino brulica di attività. La materia non è dunque mai inerte e ferma, le forme molecolari con cui si legano gli atomi sono sempre in movimento ed oscillano alle vibrazioni del loro ambiente.

Maestro Edoardo Antolini

"La quiete in quiete non è la vera quiete. Soltanto quando c'è quiete in movimento può apparire il ritmo spirituale che pervade cielo e terra." (da uno scritto taoista - T.K.T.)

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1 giugno 2014

STUDIARE IL KUNG FU - WUSHU

La scuola Tianlong Kung Fu Association di Perugia guidata dal Maestro Edoardo Antolini si impegna nello studio, nella pratica e nella diffusione del Kung Fu tradizionale metodo Chang Dsu Yao approfondendo in maniera molto seria ogni aspetto legato alle arti marziali tradizionali cinesi. Oggi riportiamo in questa pagina la traduzione di un articolo di una delle nostre fonti (T.E.T.) sullo studio della cultura cinese che deve andare di pari passo con la pratica del Kung Fu - Wushu. Per la nostra scuola le uniche cose che contano sono la pratica, l'allenamento e lo studio, perchè conoscere da dove veniamo ci da solide radici per essere ciò che siamo.
(Maestro Edoardo Antolini)


武 (wǔ) marziale, militare:

Il carattere cinese 武 (wǔ) è comunemente usato come aggettivo con il significato di “militare”, “combattivo” o “maziale” e significa anche bellicoso, così come coraggioso, valoroso, potente o formidabile. E’ usato anche come sostantivo con il significato di passo, orma o sentiero. 武 (wǔ) è formato dalla combinazione dei caratteri 止 (zhǐ) e 戈 (gē). 戈 (gē) è un’antica lancia o alabarda, mentre 止 (zhǐ) significa “fermare” e si riferisce anche a un piede. Una intepretazione di 武 (wǔ) è che originariamente si riferisse a un uomo a piedi che regge una lancia, tuttavia una definizione trovata nell’antico testo storico “Annali della Primavera e dell’Autunno” fa riferimento ai principi morali associati alle arti marziali, che sono centrali nella cultura tradizionale cinese. 止戈為武 (zhǐ gē wéi wǔ), letteramente “fermare la lancia costituisce le arti marziali,” esprime il concetto cinese che le genuine arti marziali hanno la capacità di fermare o prevenire il conflitto e la violenza. Questa frase in seguito ha assunto il significato che le vere arti marziali sono capaci di convincere l’altra parte ad arrendersi senza l’uso della forza. Le arti marziali cinesi non riguardano solo le tecniche fisiche e le strategie di combattimento e di auto-difesa, ma includono il nutrimento della salute, il benessere, la longevità e la capacità di auto-guarigione. Centrale a questo riguardo è la coltivazione della virtù e la manifestazione di nobili principi che sono onorati durante il combattimento. Il carattere 武 (wǔ) è usato in molte combinazioni con altri caratteri con riferimento alle arti marziali o alle azioni di guerra. Ad esempio 武術 (wǔ shù) o 武藝 (wǔ yì), arti marziali; 武士 (wǔ shì), guerriero; 武器 (wǔ qì), armi; 英武 (yīng wǔ), avere un portamento o un aspetto marziale; 武功 (wǔ gōng), conquista militare; 武俠 (wǔ xiá), un eroe delle arti marziali o la qualità di essere cavalleresco; e 武德 (wǔ dé), virtù marziale. Un concetto cinese tradizionale mette in relazione 武 (wǔ) e 文 (wén). Mentre 武 si riferisce agli affari militare e alle arti marziali, 文 si riferisce alle aspirazioni culturali e erudite. Questi due concetti complementari rappresentano la perfetta combinazione di abilità e qualità che un essere umano può avere. La frase 文武雙全 (wén wǔ shuāng quán) descrive qualcuno che è molto capace sia come studioso che come soldato - qualcuno che padronaggia sia la penna che la spada.

(fonte: t.e.t.)

The Chinese character 武 (wǔ) is commonly used as an adjective referring to “military,” “combative,” or “martial,” and also means being warlike or fierce, as well as brave, courageous, valiant, powerful, or formidable.
It is also used as a noun that refers to a footstep, footprint, or trail.
武 (wǔ) is formed by combining the characters 止 (zhǐ) and 戈 (gē). 戈 (gē) is an ancient Chinese halberd or spear, while 止 (zhǐ) means “to stop” and also refers to a foot.
While one interpretation of 武 (wǔ) is that it may have originally referred to a man on foot holding a spear, a definition found in the ancient Chinese historical text “Spring and Autumn Annals” speaks directly to the moral principles associated with martial arts that lie at the heart of traditional Chinese culture.
止戈為武 (zhǐ gē wéi wǔ), literally “stopping the spear constitutes martial arts,” expresses the Chinese concept that genuine martial arts have the ability to stop or prevent warfare or violence.
The phrase later also took on the meaning that true martial arts are capable of compelling the other side to surrender without the use of force.
Chinese martial arts are not only concerned with physical techniques and strategies in fighting, warfare, and self-defence, but also encompass the nurturing of health, fitness, longevity, and one’s capacity for self-healing. Central to these themes is the cultivation of virtue and the manifestation of noble principles that are honoured during combat.
The character 武 (wǔ) is used in many character combinations that refer to martial arts and military action.
Examples include 武術 (wǔ shù) or 武藝 (wǔ yì), martial arts; 武士 (wǔ shì), warrior or knight; 武器 (wǔ qì), weapons; 英武 (yīng wǔ), having a martial look or bearing; 武功 (wǔ gōng), military merit or achievement; 武俠 (wǔ xiá), a martial arts hero or the quality of being knightly or chivalrous; and 武德 (wǔ dé), martial virtue or a chivalrous spirit.
A traditional Chinese concept that is often referred to in relation to 武 (wǔ) is 文 (wén). While 武 refers to military affairs and martial arts, 文 relates to scholarly and cultural pursuits. These two complementary concepts represent the perfect combination of skills and qualities that a human being can have.

The phrase 文武雙全 (wén wǔ shuāng quán) describes someone who is highly capable both as a scholar and a soldier—one who has mastered both the pen and the sword.
Note: The “Spring and Autumn Annals,” or “Chunqui” (春秋), is one of the Five Classics of Confucianism and covers the history of the feudal state of Lu (魯), the home state of Confucius, between the 8th century and 5th century B.C. during the early part of the Eastern Zhou Dynasty (東周) (770–221 B.C.). This period was named the Spring and Autumn Period (770–476 B.C.) due to the prominence gained by the “Spring and Autumn Annals” in Chinese literature.

28 maggio 2014

LA GESTALT E IL KUNG FU


Avventurarsi in certi campi del sapere per cercare e trovare collegamenti, per avere una visione comprensiva e simultanea  a volte può risultare arduo, funambolesco e paradossale, poiché nella formazione classica è ancora predominante l'idea che tutto sia e debba essere suddiviso in rigidi modelli per offrire una maggiore sicurezza riguardo all'ambiente esterno. La sociologia e al psicologia hanno nel corso del tempo avuto modo di spiegare questi tipi di relazioni tra l'individuo e la società e hanno negli anni formulato una serie di teorie, correnti di pensiero diverse tra loro. La storia del pensiero, della filosofia e della conoscenza "occidentale" (termine che è solo una mera convenzione) ha le sue origini tra i pensatori dell'antica Grecia tra cui Cartesio che affronteremo in separata sede nei prossimi articoli. Facendo subito un bel balzo in avanti nel tempo passiamo al ventennio che va dal 1950 al 1970, anni in cui si è formata e sviluppata la Terapia della Gestalt. Questa scuola di psicoterapia prende il suo nome proprio dalla psicologia della Gestalt, corrente psicologica che nacque e si sviluppo nei primi anni del XX secolo in Germania. La PdG ha come temi portanti del suo sistema la percezione e l'esperienza, da queste basi e da altri tratti fondamentali della PdG in America a metà del '900 si sviluppo la TdG (Terapia della Gestalt). Gestalt significa "mettere in forma" o "dare una struttura significante" quindi creare una forma strutturata completa e dotata di un senso. Aspetto fondante della Gestalt è il suo sottolineare che IL TUTTO E' DIFFERENTE DALLA SOMMA DELLE SUE PARTI ovvero nella TdG si assume che per comprendere un comportamento è importante una visione nell'insieme del contesto globale, diciamo quasi un approccio olistico alla percezione e allo studio. Ogni individuo quindi viene costantemente bombardato da stimoli che riorganizza in maniera sensata in base alla sua esperienza di percezione dell'ambiente. E' ovvio che le peculiarità della TdG nel suo voler mettere in forma e dare una struttura significate e dare maggiore valore all'esperienza che all'interpretazione della stessa abbia stimolato le riflessioni di personaggi come Bruce Lee noto per i suoi film sul Kung Fu e per aver diffuso in occidente la cultura marziale cinese. In alcuni dei suoi scritti o meglio dei suoi appunti riguardo la TdG scrive: "Un organismo lavora come un insieme. Noi non siamo la somma di più parti, ma una coordinazione molto sottile di tutti i diversi pezzettini che insieme costituiscono l'organismo: noi non ABBIAMO un fegato o un cuore, noi SIAMO fegato, cuore, cervello ecc." Per Bruce Lee l'esperienza diretta era tra le più efficaci vie per la comprensione di se stessi e del mondo circostante e del proprio pensiero. A tale proposito possiamo aggiungere l'importanza per la crescita personale di promuovere tale processo attraverso due momenti importanti, il passaggio attraverso un ruolo sociale (importante è il termine passaggio) e colmare le lacune della personalità al fine di raggiungere integrità e completezza per poi essere naturalmente se stessi, divenendo reali sviluppando il nostro centro per muoverci nell'ambiente. Quindi è importante oltre che l'esperienza diretta, trovare il proprio centro ma non fissarsi sul proprio carattere o su modelli percettivi ed interpretativi rigidi per non arrivare alla pietrificazione e alla prevedibilità del proprio essere e questo vale anche nel combattimento, come nelle strategie militari.

27 maggio 2014

IL TAOISMO, LA FILOSOFIA, LA FISICA, IL KUNG FU


Introduzione:

In questo breve articolo verrà esposto come queste discipline apparentemente lontane tra loro sono in realtà correlate in maniera molto profonda nel loro senso originario. Il taoismo affrontato non tanto come religione ma come sistema filosofico ha nella sua natura un senso di ricerca e di comprensione attraverso i suoi principi anche se il suo approccio non è sempre esplicabile tramite la terminologia classica e in questo senso saranno compresi anche, in maniera molto superficiale per ora, parte dei concetti della fisica quantistica e ad accompagnare queste riflessioni ci saranno anche delle brevi note sul Kung Fu e sull’approccio a tale arte. Un piccolo passo verso la costruzione di quel ponte tra oriente e occidente, tra filosofia e arti marziali che avrà poi con gli allievi della scuola Tianlong Kung Fu Association di Perugia momenti di approfondimento e spiegazioni ulteriori durante le lezioni e gli allenamenti.

Il taoismo, la filosofia, la fisica, il kung fu:

Tra il IV e III secolo a.C. Lao Tzu e Chuang Tzu posero le basi del Taoismo attraverso i loro scritti; Tao Te Ching e l’omonimo Chuang Tzu. Tralasciando i riferimenti all’alchimia e alla ricerca alchemica taoista che poneva al centro del suo interesse la crescita spirituale unita alle ricerche sull’elisir dell’immortalità, la meditazione e le altre pratiche spirituali in relazione all’approccio filosofico del sistema di pensiero hanno nei millenni cercato di sviluppare nei praticanti l’esperienza e la consapevolezza che tutti i fenomeni siano legati tra loro in una rete infinita di forze che interagiscono in un flusso continuo e infinito. In questo tipo di esperienza-conoscenza-consapevolezza l’individuo non è osservatore del processo ma parte del processo stesso. Queste forze, questi principi primi sono enunciati e rappresentati graficamente nel simbolo denominato T’ai chi (Tao) una cerchio diviso in due parti una bianca ed una nera al cui interno vengono rappresentai altri cerchi di colore opposto. Solitamente i colori usati sono il bianco ed il nero. In questa rappresentazione grafica c’è enunciato il carattere del taoismo, la teoria Yin e Yang usata dai filosofi cinesi per spiegare l’origine dell’universo. I due poli, Yang (Bianco) principio positivo e Yin (nero) principio negativo, sono considerati due elementi complementari. 
La loro manifestazione è contemporanea e palesa i due opposti in alternanza, in moto ed in equilibrio tra loro, valori che non saranno mai assoluti come i due particolari di segno opposto al loro interno stanno ad indicare. Presi separatamente non potrebbero indicare nulla in quanto la loro complementarietà e compresenza è fondamentale per la loro determinazione ed identificazione. La somma delle due parti, considerate separatamente quindi non potrebbe valere quanto la manifestazione e la visione dell’insieme nella comprensione di entrambi gli aspetti in maniera simultanea. A tale proposito è importante sottolineare come nell’esperienza del Kung Fu (Wushu è il termine più corretto) ogni praticante è e dovrebbe essere cosciente e consapevole durante l’esecuzione di ogni tecnica, di questo principio che tutto regola e determina, in modo da sviluppare un esperienza di compresenza nell’azione. Questo concetto ovviamente sottintende una serie di insegnamenti ed esperienze sulla consapevolezza dell’essere e sullo sviluppo individuale. Il linguaggio in questo caso risulta molto limitante in quanto le parole per loro natura determinano un solo aspetto del concetto e questo rende difficile comunicare l’esperienza interiore, la quale per sua natura non implica linguaggio in quanto è compresenza del se nell’azione e viceversa, trascendendo così le possibilità espressive del linguaggio. Heisenberg, fisico e tra i fondatori della meccanica quantistica si trovò già dall’inizio delle sue ricerche nella stessa condizione di limitatezza dell’espressività del linguaggio di fronte alla necessità di mettere “in rapporto i simboli matematici con i concetti del linguaggio ordinario” e continua Fritjiof Capra “da un punto di vista filosofico, questo è stato senz’altro lo sviluppo più interessante della fisica moderna, e qui sta una delle radici del suo rapporto con la filosofia orientale. Nelle scuole filosofiche occidentali, la logica e il ragionamento sono sempre stati i principali strumenti usati per formulare le idee filosofiche e ciò vale, secondo Bertrand Russel, anche per le filosofie religiose. Nel misticismo orientale, viceversa, ci si è sempre resi conto che la realtà trascende il linguaggio ordinario e i saggi dell’Oriente non ebbero timore di andare al di là della logica e dei concetti comuni. Credo che questa sia la ragione principale per la quale i modelli della realtà costituiscono per la fisica moderna un riferimento filosofico più appropriato di quanto non lo siano i modelli della filosofia occidentale.”. Un esempio di tale argomentazione si pose ai primi fisici nello studio della teoria atomica poiché dovevano definire la radiazione elettromagnetica contemporaneamente sia come costituita da particelle e quindi entità seppur di volume molto piccolo, sia come onde distese nello spazio. Questo connubio tra filosofia orientale e approccio alla fisica moderna porta con se lo sviluppo di un “nuovo” modello di realtà dove il modello meccanicistico newtoniano, la geometria euclidea e l’approccio cartesiano sono in gran parte, se non del tutto superate. Nell’approccio alla meccanica quantistica, allo studio del taoismo come la pratica del kung fu occore utilizzare un approccio completamente differente a quello a cui eravamo abituati. Bisogna porsi le giuste domande per evitare risposte incomprensibili ed evitare le contraddizioni che possono caratterizzare un errato inizio della fase conoscitiva. Il simbolo del Tao quindi è complementarietà e compresenza degli opposti e rappresenta simultaneamente i concetti di bene-male, alto-basso, uomo-donna, giorno-notte e così via, questo simbolo venne anche usato da Niels Bohr nella costruzione del suo stemma nobiliare (titolo acquisito per i suoi meriti in campo scientifico) dove aggiunse anche la frase “Contraria Sunt Complementa” ovvero gli opposti sono complementari e qui il riferimento è al suo campo di studio, particella-onda, i due elementi che costituiscono insieme l’unità della realtà atomica. Nel Kung Fu la coppia di elementi rappresentabili, l’unità della realtà è mente-corpo, ne consegue che la separazione dei due elementi rende impossibile realizzare la fenomenologia delle arti marziali in quanto per essere tali necessitano la compresenza di entrambi i fattori, dovutamente sviluppati, studiati ed allenati in modo equilibrato nella consapevolezza del continuo e perpetuo mutamento a cui tutto sottostà.

Con sincero affetto e passione M. Edoardo Antolini