29 giugno 2014

PERUGIA, KUNG FU E PASSAGGI DI GRADO



Venerdì, 27 Giugno 2014 si sono svolti, presso la nostra sede, Palestra Scuole Medie di Ferro di Cavallo (Perugia) gli esami per i passaggi di grado di una parte degli allievi della Tianlong Kung Fu Association, la scuola di Kung Fu tradizionale guidata dal Maestro Edoardo Antolini. Questo anno ha avuto due importanti momenti che si sono conclusi nell'esame di 2° Chieh e 1° Chieh per quattro allievi che hanno lavorato molto per concludere il loro lungo e duro programma. Buone sono state anche le valutazioni per le nuove cinture azzurre che hanno portato a termine un percoroso iniziale che li porterà da settembre ad affrontare lo studio dello Shaolin Classico e di molte altre tecniche di Kung Fu tradizionale. In preparazione poi ci sarà un programma per altre tre nuove cinture nere che si dovranno cimentare in uno studio molto particolareggiato e un allenamento importante. Al termine di questo secondo anno di attività possiamo tirare un bilancio più che positivo per tutte le attività svolte tra gare, stage, dimostrazioni, lezioni, workout e ovviamente gli allenamenti che sono alla base di ogni nostro buon risultato. Vorrei concludere questo breve articolo ringraziando tutti coloro che in questo anno di studio, allenamento e duro lavoro hanno collaborato con noi per la realizzazione di molti progetti, dagli allievi, ai loro genitori, ai maestri, ai collaboratori, alle società sportive, amici, e tutti coloro che a vario titolo hanno, con il loro contributo, reso possibile per la Tianlong Kung Fu Association la realizzazione di importati traguardi, sportivi e non solo.
Ora sono già in cantiere alcuni importati progetti che vedranno la scuola impegnata in molte iniziative, per rimanere aggiornati sulle nostre attività vi invitiamo a seguire il nostro sito e la nostra pagina facebook.
Un saluto a tutti.
M. Edoardo Antolini

22 giugno 2014

WU HSING - I CINQUE ELEMENTI



La teoria e la filosofia che sta dietro ai cinque elementi è un altro dei metodi, dei tentativi dei pensatori cinesi per il raggiungimento della comprensione del mondo e delle sue leggi. I cinque elementi cosi come riportati in figura, e qui è importante sottolineare questo concetto, non indicano gli elementi descritti come appunto fuoco, terra, metallo etc. ma esprimono attraverso la loro corrispondenza di significato con l'elemento un concetto dinamico e di attività. I Wu Hsing che nascono dall'interazione tra Yin e Yang sono quindi l'espressione di cinque concetti attivi e non immagini statiche, il termine Hsing infatti può significare: camminare, muoversi, fare, operare, concetti che incorporano con se un'attività dinamica ed operosa nel suo essere. Potrebbero essere definite anche le cinque fasi per connotare proprio il loro carattere transitorio o meglio per descrivere il loro ruolo all'interno di un processo attivo in continuo mutamento. I cinque elementi sono dunque interdipendenti uno dall'altro e coesistono nelle loro azioni e nei loro mutamenti. Nella cultura cinese spesso sono stati associati a molti aspetti e fenomeni come le emozioni, gli organi del corpo, le direzioni, i colori, i sapori, le stagioni etc. Questo parallelismo di pensiero, questo legare i cinque elementi a determinati fenomeni della natura come della vita umana ha portato il pensiero cinese a sviluppare un metodo di analisi, percezione e comprensione del mondo che vede l'uomo non più come essere isolato ma come facente parte di un microcosmo in stretta relazione con il macrocosmo.
Il processo di interdipendenza tra i cinque elementi è poi regolato da quattro grandi principi che sono: mutua creazione, reciproca vicinanza, mutua distruzione e reciproca paura. Nel prossimo scritto vedremo meglio le interazioni tra le cinque fasi e le spiegheremo meglio le loro relazioni e dipendenze.

M. Edoardo Antolini

20 giugno 2014

SOCRATE, UNA RIFLESSIONE


Riprendendo un manoscritto di Bruce Lee del 1964 ho trovato interessante riportare qui per gli allievi della mia scuola, la Tianlong Kung Fu Association di Perugia e per tutti gli appassionati e interessati di Kung Fu - Wushu, alcune delle riflessioni fatte sul pensiero del filosofo greco. Il manoscritto riporta "Socrate è riuscito a convincere Callicle che entrambi sono d'accordo sul fatto che il bene è l'opposto del male e che i due non possono esistere contemporaneamente." ora qui potremmo argomentare pro e contro questa affermazione ma se dovessimo prendere in considerazione le dottrine orientali, che sempre più dagli anni '60 sono state comparate e assimilate nelle loro riflessioni ai concetti di quella che è la scienza e il pensiero filosofico/scientifico contemporaneo (vedi le implicazioni nella fisica quantistica), noteremmo che l'espressione di questo concetto così come è stato espresso non può trovare riscontro. Bruce Lee infatti continua affermando in modo concreto che "Bene e male o piacere e dolore esistono uno per l'altro. Invece che opposti, sono complementari e in funzione l'uno dell'alltro. Innanzitutto, se non ho mai provato il dolore come posso riconoscere il piacere, o viceversa?". La risposta a Socrate è quanto mai vicina al concetto del Tao e parallelamente anche a quanto si è verificato nella scienza dai primi anni del novecento ad oggi. Nel Kung Fu è necessario comprendere bene questo tipo di analisi e di pensiero che va poi riportato in quello che è il combattimento (argomento approfondito durante le lezioni agli allievi) in quanto l'approccio mentale, lo sviluppo delle componenti che sono alla base del confronto corpo a corpo in una fase che possiamo definire più profonda comporta conoscenze e competenze molto più approfondite che il semplice tirar di pugni e calci. La conclusione di Bruce Lee, tipica ed in linea con la sua visione del mondo delle arti marziali è la seguente: "Volgendo lo sguardo al cielo posso distinguere una stella più piccola, perchè ce ne sono di più grandi, e se non ci fosse il cielo nero, non ci sarebbero nemmeno le stelle. Non si tratta di una lotta tra il bene e il male, ma piuttosto del fluire come onde nell'acqua". Proprio il tema dell'acqua è il tema conduttore del pensiero di Bruce Lee, essere acqua, fluire come l'acqua, essere morbidi e forti allo stesso tempo comporta una totale partecipazione di se nell'azione, nel combattimento e nella vita di tutti i giorni scardinando il pensiero cartesiano della divisione tra l'Io e il mondo.

M. Edoardo Antolini

18 giugno 2014

ESSERE COME LA GIADA


In Cina, gli studiosi chiamano il fiore prugna, l'orchidea, il bambù, e il crisantemo "i quattro signori." Infatti, questi quattro signori hanno le loro caratteristiche uniche: il fiore della prugna sfida la neve e il gelo con la nobiltà e la fede; l'orchidea è simbolo di magnificenza e splendore con il suo profumo delicato; il bamboo rappresenta la persistenza, la cortesia e la modestia; e il crisantemo, un recluso puro e ribelle. Quindi hanno guadagnato l'alto titolo "signori". A livello di culutra cinese tradizionale la giada è utilizzata per descrivere le caratteristiche nobili di una persona. La giada è diverso dagli altri materiali. In origine, si tratta solo di una pietra tra le montagne che nessuno conosce. Senza un'attento taglio e la lucidatura, è inutile. Tuttavia, dopo essere stato scolpito con attenzione, emanerà brillantezza e attirerà l'attenzione del mondo. A differenza dei diamanti, oro e argento con la loro troppo abbagliante luminosità o come il cristallo trasparente come il vetro che manca di essenza, la giada è modesta e porta a ripensamenti significativi con il passare del tempo. Il temperamento della giada è come un signore erudito in isolamento, quindi è molto adatto per paragonare la giada ad un gentiluomo.
Nel mondo umano, un gentiluomo è paragonato alla giada e questo conferisce una connotazione più sublime il titolo di "gentiluomo". Nel libro antico Guan Zi Shui Di, è scritto: "Il motivo per cui la giada è prezioso perché ha nove tipi di virtù: la lucentezza brillante è la sua benevolenza; linea limpida è la sua saggezza; rigidità è la sua giustizia; rettitudine è la sua integrità; la chiarezza e la luminosità sono la sua purezza; essere interrotto senza essere scoraggiati è il suo coraggio; mostrando entrambi i meriti e demeriti è la sua onestà; la magnificenza e lo splendore permeati insieme senza reciproca violazione è la sua tolleranza; un suono chiaro e puro quando è utilizzato è il suo ordine; la sua durezza senza ferire le persone è la sua nobiltà. "Questo è il valore della giada e anche la virtù di un gentiluomo.
Confrontando il carattere di giada al virtù di un signore, la scuola confuciana conferisce la connotazione di virtù di giada e dà una spiegazione dettagliata. Si ritiene che le persone dovrebbero migliorare se stessi riflettendo e seguendo gli attributi di giada. "La scuola Taoista dice:" Il Saggio
indossa abiti semplici, ma porta la giada sotto il suo vestito ", che implica che le persone non perdono la loro natura innata.
La giada quindi è amata non per la sua bellezza esteriore, ma piuttosto il suo significato interno. Pertanto, portando una giada, la gente si ricorda di esercitare autocontrollo. Il Libro dei canti di Wei Feng dice: "Il signore raffinato è proprio come una giada ben tagliata, levigata e intagliata "Questo delinea anche che l'eleganza di un signore può essere raggiunta coltivando se stessi e sopportando un difficile processo di affinamento. Quindi, la molatura e la lucidatura della giada è simile alla coltivazione del carattere umano. Un signore è come grazioso come la lucentezza della giada, ma una giada ha anche un proprio principio e carattere. Pertanto, un signore è modesto e amabile, ma è anche cuore aperto e in posizione verticale. Prende l'interesse personale e il guadagno alla leggera e pensa prima agli altri e non si lascia prevaricare.
La brillantezza della giada è al suo interno, e il talento di un gentiluomo è non è rivelato e reso noto per tutto il tempo. Tuttavia, come una spada affilata estratta dal fodero nel momento del bisogno, questo talento non può essere trattenuto da nessuna forza quando è necessario. Le persone semplici e con un cuore aperto che si preoccupano di meno piccoli interessi personali e pensano prima agli altri si possono chiamare gentiluomini e si possono paragonare gli attributi della giada.
Un carattere nobile è la manifestazione del Tao e può portare genuino beneficio per il popolo. "Se giada rimane in una piscina profonda, l'acqua diventa incantata, se la giada rimane su una montagna, l'erba diventa fiorente."

(fonte: G.Ming)

16 giugno 2014

UNO


Il Numero Yi (Uno) - simbolo della creazione dell'universo

Tra le decine di migliaia di complicatissimi caratteri cinesi, 一 (yī) è il più semplice, e viene insegnato anche ai bambini piccoli. La maggioranza dei cinesi usa più comunemente 一 come carattere per il numero uno. Al giorno d'oggi pochissimi sono consapevoli della profonda filosofia che è nascosta dietro a quello che è appunto il più semplice di tutti i caratteri. 一 in realtà rappresenta la comprensione della filosofia cinese sulla creazione dell'universo. Secondo la mitologia, prima della creazione del mondo, esisteva una massa senza forma ed inspiegabile. Questa massa esplose a formare parti separate, dalle quali emersero diversi tipi di materia. É la teoria taoista che spiega così la creazione del cosmo. I Taoisti sostengono infatti, che la vita si è generata dall'Uno, il quale è in eterna armonia, e appunto da questo ogni cosa è stata creata. Prima del femminile 陰 yīn e del maschile 陽 yáng, esisteva solo l'Uno come la potenza originale, l'Interezza, il Tao. Quando l'universo si divise in yin e yang, l'energia leggera 陰 yīn risalì verso l'alto, e l'energia pesante 陽 yáng discese verso il basso. Questa separazione è tuttora evidente in natura: ad esempio se guardiamo all'orizzonte, vediamo la netta separazione tra cielo e terra. Sulla base degli insegnamenti di Lao Zi (l'autore del libro classico Taoista Tao Te Ching), gli esseri umani non possono separarsi dal Tao, che è all'origine della vita. La conseguenza è che l'esistenza dell'essere umano che ignora questa verità verrebbe distrutta, annientata. Il Tao viene visto come la sorgente dell'universo, e questo significa che l'essere umano e la società devono cercare di tendere verso il Tao, per essere veri nella vita di ogni giorno e per fare ogni cosa in base alla verità. Solamente in questo l'essere umano ritornerà alla propria origine e finalmente diventerà un 真人 zhēnrén, un uomo vero.
(fonte: TET)

2 giugno 2014

IL TAOISMO, LA FILOSOFIA, LA FISICA, IL KUNG FU (parte 2)


Il grande interesse nel Kung Fu tradizionale e in tutto quello che lo circonda e lo compone mi ha portato ad approfondire anche aspetti che vanno oltre quello che erroneamente viene considerato e venduto come "sport". In questa seconda parte affronteremo in maniera sempre leggera ma più precisa alcuni dei legami tra il taoismo e la meccanica quantistica per porre un ulteriore tassello in quel ponte che va da occidente ad oriente e che lega in modo stupendo pensieri molto lontani tra loro.
Nei testi buddhisti e taoisti il mondo è concepito in termini di movimento, flusso e mutamento. Queste caratteristiche dinamiche delle filosofie orientali ne sono la componente fondamentale e portante. La visione dell'universo da parte dei filosofi e pensatori orientali, era intesa come una rete inestricabile fatta di interconnessioni dinamiche e mai statiche. Una rete cosmica viva, in perenne respiro, che cresce e mutua continuamente. La fisica moderna è giunta alla medesima conclusione e descrivere l'universo come una rete di relazioni intrinsecamente dinamica. Nella meccanica quantistica l'aspetto dinamico della materia lo vediamo manifestato nella natura ondulatoria delle particelle subatomiche. Un ulteriore passo verso il congiungimento di questi due mondi, la filosofia orientale e la scienza moderna si ha considerando anche la teoria della relatività nella quale l'inseparabilità dello spazio-tempo comporta che la materia non può essere separata dalla sua attività. Nel mondo del molto piccolo quindi le proprietà delle particelle subatomiche sono comprese in un contesto dinamico, di interazione e di trasformazione. Come già scritto nel precedente articolo, le particelle sono anche onde e il loro comportamento è di fatto molto singolare. E' interessante notare infatti come più si costringe una particella in uno spazio definito molto piccolo più questa "si agita" e si muove velocemente. Quindi ogni particella è intrinsecamente "agitata" e portata a muoversi, la materia, gli oggetti, basti pensare ad un pezzo di metallo se visto da molto vicino brulica di attività. La materia non è dunque mai inerte e ferma, le forme molecolari con cui si legano gli atomi sono sempre in movimento ed oscillano alle vibrazioni del loro ambiente.

Maestro Edoardo Antolini

"La quiete in quiete non è la vera quiete. Soltanto quando c'è quiete in movimento può apparire il ritmo spirituale che pervade cielo e terra." (da uno scritto taoista - T.K.T.)

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1 giugno 2014

STUDIARE IL KUNG FU - WUSHU

La scuola Tianlong Kung Fu Association di Perugia guidata dal Maestro Edoardo Antolini si impegna nello studio, nella pratica e nella diffusione del Kung Fu tradizionale metodo Chang Dsu Yao approfondendo in maniera molto seria ogni aspetto legato alle arti marziali tradizionali cinesi. Oggi riportiamo in questa pagina la traduzione di un articolo di una delle nostre fonti (T.E.T.) sullo studio della cultura cinese che deve andare di pari passo con la pratica del Kung Fu - Wushu. Per la nostra scuola le uniche cose che contano sono la pratica, l'allenamento e lo studio, perchè conoscere da dove veniamo ci da solide radici per essere ciò che siamo.
(Maestro Edoardo Antolini)


武 (wǔ) marziale, militare:

Il carattere cinese 武 (wǔ) è comunemente usato come aggettivo con il significato di “militare”, “combattivo” o “maziale” e significa anche bellicoso, così come coraggioso, valoroso, potente o formidabile. E’ usato anche come sostantivo con il significato di passo, orma o sentiero. 武 (wǔ) è formato dalla combinazione dei caratteri 止 (zhǐ) e 戈 (gē). 戈 (gē) è un’antica lancia o alabarda, mentre 止 (zhǐ) significa “fermare” e si riferisce anche a un piede. Una intepretazione di 武 (wǔ) è che originariamente si riferisse a un uomo a piedi che regge una lancia, tuttavia una definizione trovata nell’antico testo storico “Annali della Primavera e dell’Autunno” fa riferimento ai principi morali associati alle arti marziali, che sono centrali nella cultura tradizionale cinese. 止戈為武 (zhǐ gē wéi wǔ), letteramente “fermare la lancia costituisce le arti marziali,” esprime il concetto cinese che le genuine arti marziali hanno la capacità di fermare o prevenire il conflitto e la violenza. Questa frase in seguito ha assunto il significato che le vere arti marziali sono capaci di convincere l’altra parte ad arrendersi senza l’uso della forza. Le arti marziali cinesi non riguardano solo le tecniche fisiche e le strategie di combattimento e di auto-difesa, ma includono il nutrimento della salute, il benessere, la longevità e la capacità di auto-guarigione. Centrale a questo riguardo è la coltivazione della virtù e la manifestazione di nobili principi che sono onorati durante il combattimento. Il carattere 武 (wǔ) è usato in molte combinazioni con altri caratteri con riferimento alle arti marziali o alle azioni di guerra. Ad esempio 武術 (wǔ shù) o 武藝 (wǔ yì), arti marziali; 武士 (wǔ shì), guerriero; 武器 (wǔ qì), armi; 英武 (yīng wǔ), avere un portamento o un aspetto marziale; 武功 (wǔ gōng), conquista militare; 武俠 (wǔ xiá), un eroe delle arti marziali o la qualità di essere cavalleresco; e 武德 (wǔ dé), virtù marziale. Un concetto cinese tradizionale mette in relazione 武 (wǔ) e 文 (wén). Mentre 武 si riferisce agli affari militare e alle arti marziali, 文 si riferisce alle aspirazioni culturali e erudite. Questi due concetti complementari rappresentano la perfetta combinazione di abilità e qualità che un essere umano può avere. La frase 文武雙全 (wén wǔ shuāng quán) descrive qualcuno che è molto capace sia come studioso che come soldato - qualcuno che padronaggia sia la penna che la spada.

(fonte: t.e.t.)

The Chinese character 武 (wǔ) is commonly used as an adjective referring to “military,” “combative,” or “martial,” and also means being warlike or fierce, as well as brave, courageous, valiant, powerful, or formidable.
It is also used as a noun that refers to a footstep, footprint, or trail.
武 (wǔ) is formed by combining the characters 止 (zhǐ) and 戈 (gē). 戈 (gē) is an ancient Chinese halberd or spear, while 止 (zhǐ) means “to stop” and also refers to a foot.
While one interpretation of 武 (wǔ) is that it may have originally referred to a man on foot holding a spear, a definition found in the ancient Chinese historical text “Spring and Autumn Annals” speaks directly to the moral principles associated with martial arts that lie at the heart of traditional Chinese culture.
止戈為武 (zhǐ gē wéi wǔ), literally “stopping the spear constitutes martial arts,” expresses the Chinese concept that genuine martial arts have the ability to stop or prevent warfare or violence.
The phrase later also took on the meaning that true martial arts are capable of compelling the other side to surrender without the use of force.
Chinese martial arts are not only concerned with physical techniques and strategies in fighting, warfare, and self-defence, but also encompass the nurturing of health, fitness, longevity, and one’s capacity for self-healing. Central to these themes is the cultivation of virtue and the manifestation of noble principles that are honoured during combat.
The character 武 (wǔ) is used in many character combinations that refer to martial arts and military action.
Examples include 武術 (wǔ shù) or 武藝 (wǔ yì), martial arts; 武士 (wǔ shì), warrior or knight; 武器 (wǔ qì), weapons; 英武 (yīng wǔ), having a martial look or bearing; 武功 (wǔ gōng), military merit or achievement; 武俠 (wǔ xiá), a martial arts hero or the quality of being knightly or chivalrous; and 武德 (wǔ dé), martial virtue or a chivalrous spirit.
A traditional Chinese concept that is often referred to in relation to 武 (wǔ) is 文 (wén). While 武 refers to military affairs and martial arts, 文 relates to scholarly and cultural pursuits. These two complementary concepts represent the perfect combination of skills and qualities that a human being can have.

The phrase 文武雙全 (wén wǔ shuāng quán) describes someone who is highly capable both as a scholar and a soldier—one who has mastered both the pen and the sword.
Note: The “Spring and Autumn Annals,” or “Chunqui” (春秋), is one of the Five Classics of Confucianism and covers the history of the feudal state of Lu (魯), the home state of Confucius, between the 8th century and 5th century B.C. during the early part of the Eastern Zhou Dynasty (東周) (770–221 B.C.). This period was named the Spring and Autumn Period (770–476 B.C.) due to the prominence gained by the “Spring and Autumn Annals” in Chinese literature.