10 luglio 2023

MEIHUAQUAN E BAJIQUAN

 

Meihuaquan e Bajiquan

Gli stili nelle arti marziali cinesi sono modi di concepire e sviluppare il movimento in seno a regole e principi che ne caratterizzano l'esecuzione. Affrontare uno stile o più stili diversi nel proprio percorso di studi è possibile a patto che gli stili che si praticano non vadano a contrapporsi per tipologia e sviluppo dei movimenti.

Qui di seguito un breve racconto sulla mia personale esperienza nel Meihuaquan (stile che pratico, studio, approfondisco e insegno) e nel Bajiquan che ho avuto modo di conoscere grazie al maestro Alessandro Panighetti.

Nel mio percorso marziale iniziato come per molti praticanti di arti marziali con il kung fu Chang conosciuto anche come scuola Chang o Shaolin Classico della Cina del Nord, e che oggi in alcuni casi ha cambiato "etichetta" rinominandosi Mei Hua Chuan o Shaolin Mei Hua, lo studio ha interessato e toccato quelli che venivano definiti stili di base e stili avanzati. 

Tra gli stili di base veniva affrontato il Lien Pu Chuan e lo Shaolin Chuan (i 5 Shaolin) per poi passare agli stili avanzati imparando forme e sequenze di quello che viene chiamato Meihuaquan, Hung Chuan, Pa Chi Chuan (leggasi anche Bajiquan), Tanglangquan, Kung Li Chuan e altri stili di gradi più avanzati.

Dopo questa lunga esperienza nello Shaolin proseguendo le mie ricerche apprendo che quello che per anni mi è stato trasmesso come "Shaolin" altro non era che una reinterpretazione di una ramificazione del Meihuaquan. Tale reinterpretazione aveva, da quello che ho potuto notare, alcuni punti in comune con il karate Shotokan e non così tanti con il Meihuaquan che avrebbe dovuto essere il ceppo fondamentale di questo metodo inter-stile (Shaolin Classico della Cina del Nord).

Continuando la mia ricerca e confrontandomi con i maestri Luca Bizzi e Enrico Storti ho iniziato un percorso di formazione, ricerca e specializzazione proprio nello stile Meihuaquan, molto diverso nei suoi fondamentali e principi di movimento da quello denominato Shaolin Classico della Cina del Nord.

Durante il primo periodo in cui mi confrontavo con i maestri Bizzi e Storti ancora curioso e volendo cercare risposte ad altre domande su ciò che avevo praticato fino ad allora ho iniziato a fare ricerche anche su altri stili presenti sul programma dello Shaolin Classico della Cina del Nord. L'attenzione è caduta sullo stile Bajiquan o Pa Chi Chuan. Nel programma della scuola Chang questo stile è "rappresentato" da una singola forma o sequenza.

A tale proposito, facendo ricerche e documentandomi sullo stile ho avuto il piacere di incontrare il maestro Alessandro Panighetti nel 2016 alla seconda edizione del festival denominato Symposium organizzato da New Martial Hero Magazine. 

In quella occasione ho avuto modo di lavorare assieme ai maestri Bizzi e Panighetti su alcuni scambi di colpi ed è stato interessante notare similitudini e differenze nell'approcciare al contatto e nella metodologia di movimento. 

Terminata questa preziosa esperienza di crescita e confronto mancava ancora qualcosa per completare la mia ricerca e dare un senso alla pratica di pa chi chuan della scuola Chang. L'occasione arrivò nel 2018 quando partecipai con un paio di allievi a Fino Mornasco in provincia di Como al primo raduno italiano di praticanti di 八極拳 Bajiquan (Pa Chi Chuan) organizzato dal maestro Alessandro Panighetti della scuola Bajishenquanhui.

Un'esperienza veramente importante, un momento di confronto tra quello che presumevo di sapere e ciò che invece va saputo, conosciuto e praticato. La giornata di allenamento infatti è stata ricca di insegnamenti da parte del maestro Panighetti che ci ha fatto affrontare lo studio di alcuni fondamentali dello stile per poi passare allo studio di una parte di una forma o sequenza caratteristica del Bajiquan e concludere con tecniche di scambio di colpi. 
Le domande in merito a questo stile, alle sue origini e alle sue caratteristiche non sono mancate e le risposte del maestro Panighetti sono state dettagliate, precise e concrete.

Da qui due riflessioni importanti basate sulla mia esperienza personale;

la prima
per conoscere uno stile non basta conoscere una forma, tanto meno se questa forma è contenuta all'interno di un metodo inter-stile come lo Shaolin Classico della Cina del Nord dove le espressioni di movimento sono tutte uguali sia per la pratica degli stili di base che per quelli avanzati. 
Da questa prima riflessione ne ho dedotto che per conoscere uno stile bisogna praticare costantemente le basi, i fondamentali, i principi che ne regolano il movimento e saper esprimere le forze e le tecniche in modo coerente con le espressioni caratteristiche di riferimento. 
Uno stile poi per essere tale ha una storia, un lignaggio ben definito, dei riferimenti geografici, culturali e filosofici che ne vanno a completare la conoscenza.
Tutte queste nozioni, marziali e non marziali oltre che essere conosciute dai praticanti devono essere basate su fonti concrete, documentate e consultabili e non su fantasticherie o improbabili narrazioni scritte o orali che portano con se errori o falsi storici.

Con i maestri Bizzi, Storti per il Meihuaquan e con il maestro Panighetti per il Bajiquan ho potuto notare che lo studio e la pratica sono aderenti ai principi dei loro stili di riferimento e il percorso di studio del wushu tradizionale viene effettuato secondo i criteri sopra descritti.

la seconda riflessione è stata quella di sospendere la pratica del Pa Chi Chuan della scuola Chang così come tutto il programma dello Shaolin Classico della Cina del Nord, dedicarmi allo studio e all'approfondimento del Meihuaquan con i maestri Bizzi e Storti e facendo tesoro degli incontri avuti anche successivamente con il maestro Panighetti con il quale è sempre un piacere condividere momenti di confronto, allenamento e studio come in occasione del Symposium organizzato dal maestro Brighi.

Il consiglio che mi sento di dare, sempre in base alla mia esperienza, a chi vuole praticare un'arte marziale è di affidarsi a chi ha sviluppato un serio percorso di studio in un determinato stile e che abbia delle comprovate conoscenze e competenze in materia.